casini

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Aurora's POV

Allora. Allora. ALLORA. Riassumiamo.

Dopo che avevo scoperto il veleno sull'albero di Thalia, Chirone era stato licenziato ingiustamente.

Al suo posto era arrivato Tantalo, un'idiota che viene dagli inferi.

Da quanto mi aveva spiegato Luca, dopo il mio turno in infermeria, Eric e Sol avevano litigato.

Sol era scappata piangendo ma Luca e Giada erano riusciti a sollevarle il morale.

Sol e Luca avevano imprigionato la Giadivia in una rete, e presto mi sarei ritrovata a curare anche lui.

Eric invece era all'arena a distruggere manichini.

Che vita crudele.

Lo salutai e andai verso il padiglione.

Mi sedetti insieme ai miei fratelli. Alcuni chiacchieravano tranquilli. Altri lanciavano occhiate a Tantalo.

Lo guardai. Stava rincorrendo con la mano un hamburger, che se la dava a gambe. Dioniso accanto a lui, lo guardava divertito.

Finito il pranzo, decisi di andarmi a riposare un po'.

Mi buttai sul mio letto provvisorio, finché non avremmo ricostruito i letti distrutti.

Mi addormentai in poco tempo.

Camminavo in una strana radura. Non era quella del campo, ne ero sicura. Era tutto scuro. Ero sola.

Sentii dei rumori e dei ringhi. Seguii il suono e la scena che vidi mi lasciò sconvolta.

Il mio patrigno era steso a terra, una creatura lo stava.... mangiando.

(Chiedo scusa a chi sta/ha/deve mangiare. Perdonatemi)

Mia madre non era molto distante. Lei era ricoperta di sangue e tremava distesa a terra, mentre una creatura la annusava.

Poi i miei genitori scomparvero. Un'altra figura si avvicinò.

Sentii una stretta al petto. Mio fratello.

- Te ne pentirai sorellina! Verrò a cercarti! Ti pentirai di avermi abbandonato! È tutta colpa tua! Avrò la mia vendetta stanne certa! E non è un sogno! Arriverò! -.

Vidi i miei amici chiedermi aiuto. Erano tutti feriti gravemente. Luca mi guardava deluso e Antonio arrabbiato.

Feci qualche passo indietro.

[Flashback]

Correvo per il campo. Mio fratello mi correva dietro. Quando mi prese scoppiammo a ridere.

Mi sollevò come un sacco di patate e mi trascinò nella mia cabina.

- Andrà tutto bene. Ti voglio bene sorellina. Ora devo andare

- Comunque ti ho battuto. Mi hai preso solo perché ho rallentato! - dissi felice.

Lui sorrise. Poi mi accarezzò la testa.

- Buonanotte sorellina. Saluta le stelle per me -.

[Fine Flashback]

Mi svegliai di soprassalto.

Mi misi a sedere, prendendomi la testa tra le mani. Cercai di calmare il respiro.

Mi alzai e uscii.

Stavo camminando verso l'arena. Volevo rilassarmi.

Progetto The Poisoned CampWhere stories live. Discover now