preoccupazione

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Aurora's POV

Quando mi svegliai, vidi Will sistemare la sacca della flebo.

- Buongiorno - dissi sbadigliando.

- Buongiorno anche a te sorellina -.

Mi misi a sedere, appoggiando la schiena sui cuscini.

- Allora, come va?

- Dovrei chiederlo io a te - rispose Will

- Oh andiamo - mi lamentai - sono viva! Questo non basta?

- Non direi. Allora, come ti senti? -.

Borbottai qualcosa poi risposi

- Sto be-

- Sinceramente - mi rimproverò.

Sbuffai - Mi fa male lo stomaco. E mi gira un po' la testa. Per il resto bene -.

Will mi scoprì lo stomaco e mi tolse le bende. Passò una mano sopra al taglio e rabbrividii.

- Dimmi se ti fa male -.

Premette un po' sull'addome. Lì non sentivo molto. Premette un po' sotto l'ombelico. Niente ancora.

Premette a 7 cm dal taglio.

Gemetti e mi contorsi leggermente.

Respirai pesantemente. Miseriaccia.

Will sospirò. Prese una borraccia di nettare e me lo spalmò accanto alla ferita. Poi prese un unguento.

Sgranai gli occhi, riconoscendo il medicinale. Con fatica e dolore, mi tirai lontano dalle mani di Will.

- Oh no. Tu non mi metterai quella roba sulla ferita. Non esiste.

- Aurora...

- No. Will non è così grave! Ti prego tutto ma non quello.

- Aurora, siediti. Sarò veloce -.

Non ero del tutto convinta, ma mi ridistesi. Quando Will cominciò a spalmare l'unguento, sentii la mia pelle bruciare.

Quando finalmente terminò, fasciò di nuovo la ferita e se ne andò.

Presi un libro che Luca mi aveva gentilmente portato.

Cominciai a leggerlo.

Era molto interessante.

Qualcuno mi sfilò il libro di mano e lo rimise sul comodino.

- Will!! Ero in un punto critico de-

- Devi riposare. Forza, a nanna -.

Protestai, ma lui non ammetteva repliche.

Sbuffai ma mi distesi.

Incredibilmente mi addormentai, per la prima volta da settimane senza incubi.

Ad un certo punto mi svegliai, sentendo voci concitate.

Mi rigirai nel lettino, ma poi sentii una fitta allo stomaco. Sbuffai e mi misi a sedere.

Più in là c'erano Giada e Olivia che litigavano. O almeno, Giada si vedeva che era sconvolta/arrabbiata. Olivia piangeva e balbettava.

Quando Giada se ne andò, tentai di mettermi a sedere.

Con qualche colpo di tosse di troppo, ma ci riuscii. Mi voltai verso Olivia, che fissava il punto in cui prima Giada era seduta.

- Ehi - dissi piano.

Olivia si voltò a guardarmi.

Posso dirvi che riuscivo chiaramente a vedere il muro che si stava alzando tra di noi.

- Che ci fai qui?

- Oh nulla di che. Una vecchia ferita. Ma perché dovrebbe interessarti -.

Normalmente mi sarei offesa, ma sapevo che la colpa era del suo muro protettivo e del litigio appena avvenuto.

- Perché primo sono la tua dottoressa. Secondo sono tua amica e ci tengo

- Ma non eri la dottoressa di Giada? -.

Quando pronunciò il suo nome, potevo sentire un filo di tristezza.

- Io sono la dottoressa di tutti - risposi.

Mi guardai intorno assicurandomi che non ci fosse Will.

Mi attaccai al bastone della flebo e mi alzai in piedi. Ero instabile sulle gambe, ma feci comunque qualche passo avanti.

Arrivai al lettino di Olivia e mi sedetti accanto a lei.

- Olivia. So che sei qui per qualcosa che riguarda quella - dissi indicando il suo fianco - e quello che è appena successo non migliora la situazione. Ne parliamo che dici? -.

Lei rimase in silenzio a fissare il pavimento. Ci stava ragionando su.

Dopo un po' di silenzio disse - Beh, Lee ha detto che la ferita è avvelenata. Vogliono togliere tutto il veleno una volta per tutte. Ma-

- Ho capito. Tu ti senti "bene" ma Will ti rinchiude in infermeria come una carcerata -.

Lei accennò un piccolo sorriso che sparì poco dopo. Sospirai.

- Senti, so che sei il tipo di persona che i problemi se li tiene tutti dentro. Ma te e Giada siete una grande squadra. Se non ti senti bene, devi dirle cosa succede

- Ma-

- So che non vuoi far preoccupare nessuno - dissi - beh, da questo punto di vista sono un po' come te. E guarda dove sono ora - dissi indicando il pigiama e la flebo.

Lei rimase in silenzio per un po'.

- È che odio la vostra espressione quando mi faccio male. E mi trattate come se non sapessi badare a me stessa. Per questo non lo dico a nessuno. E poi...mi fa male quando vedo Giada preoccupata per me-.

Le appoggiai una mano sulla spalla.

- Posso capire come ti senti. Ma noi ci preoccuperemo sempre per te. Siamo i tuoi amici, è naturale. Più ci tieni ad una persona, più commetti pazzie per proteggerla. Non ti ricorda qualcuno? -.

Mi guardai intorno, assicurandomi che non ci fosse Will.

- Vai - dissi.

- Cosa? - chiese confusa.

- Vai da lei. Parlate. Sbrigati prima che torni Will -.

Lei mi guardò sorpresa.

Forse stare in coma mi aveva cambiato.

Olivia si alzò e corse velocemente verso la porta. La guardai correre per il campo.

Speravo che non si sentisse male.

Per due semplici motivi:
1- sarebbe stata tutta colpa mia
2- Giada mi avrebbe uccisa a mani nude

Sospirai e tornai al mio lettino, che più ci passavo il tempo, più cominciava a sembrarmi la mia bara.

Mi distesi e chiusi gli occhi.

Mi addormentai, pensando alla Giadivia.

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Buongiorno!!

Dopo questo, speriamo che la Giadivia risolva. Spero vi piaccia.

Byeeee

Cassie_Wayland

Progetto The Poisoned CampWhere stories live. Discover now