io ucciderò Sofia, è deciso

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Aurora's POV

Quando vidi Luca cadere a terra con un profondo taglio nella gamba, entrai nel panico.

Lo presi per le spalle e mi feci aiutare a portarlo in infermeria.

Gli ricucii la ferita e gli diedi un po' di ambrosia e nettare.

Il tempo passava e di questo passo Ashley avrebbe creato un solco nel pavimento dell'infermeria.

Quando finalmente si svegliò, Ashley gli saltò al collo.

Sorrisi, ma poi notai qualcosa di strano.

Ashley cominciò a piangere e io le corsi incontro.

- Ash che succede? - chiesi.

Lei mi guardò e disse - L-Luca non ricorda n-niente -.

La guardai sotto shock. Guardai Luca, e in effetti mi guardava molto confuso.

Sembrava non avermi mai visto prima.

Sentii un vuoto all'altezza del petto.

Tutto quello che avevamo passato, tutti i bei e brutti momenti in cui ci eravamo sostenuti, tutti i ricordi che avevamo creato insieme da quando avevamo poco meno di 5 anni....

Non poteva essere sparito tutto così.

Ero talmente scioccata che non mi resi conto che Ashley ci stava presentando.

Dopo un po' le dissi di andarsi a riposare, e cacciai tutti fuori dall'infermeria.

- Quindi....tu sei la mia migliore amica? -.

La faccia confusa e innocente di Luca era dolcissima, e mi venne male al petto al pensiero che non si ricordasse nulla.

- S-si...abbiamo passato tanto bei momenti insieme....

- Ah...peccato non poterli ricordare....

- N-non ricordi p-proprio nulla? -.

Lui scosse la testa e sentii le lacrime premere per uscire. Ma mi trattenni.

- Sai - dissi alzandomi in piedi - sono anche una dottoressa. Quindi che ne dici se ora diamo un'occhiata alla tua ferita?

- Certo - disse - come me la sono fatta? -.

"Difendendo le persone che ami" pensai con un groppo in gola.

Sorrisi e gli scompigliai i capelli.

La ferita si stava rimarginando, c'era ancora un segno evidente.

Gli bendai la gamba, tentando di non incrociare i suoi occhi.

Una volta terminato, alzai lo sguardo, incontrando quegli occhi tanto familiari quanto distanti.

- Ora puoi andare. Non sforzarti troppo -.

Fece per uscire ma lo fermai.

- Luca - dissi titubante - per favore....prima di credere a chiunque ti dica qualcosa....vieni a chiedere a me, ok? -.

Lo vidi annuire sorridente.

Lo lasciai uscire, ma con lui uscì anche tutta la mia compostezza.

Mi abbandonai su una sedia e nascosi la faccia nelle gambe.

Rimasi in quella posizione per quelli che mi parvero anni, ma non piansi.

Sentii una mano sulla spalla.

- Antonio? - chiesi senza alzare lo sguardo.

Sentii un bacio sulla tempia.

Trattenendo i singhiozzi, gli saltai tra le braccia.

Progetto The Poisoned CampDove le storie prendono vita. Scoprilo ora