fiori

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Aurora's POV

Prima del messaggio di Zeus e bla bla bla

Stavo pulendo un po' l'infermeria. Ero da sola. Non c'era nessuno.

Lee era in giro, Will riposava. I feriti stavano tutti abbastanza bene da uscire.

Mi guardai intorno e sorrisi malefica.

Corsi verso un vecchio mobile che non usava nessuno. Controllai un'ultima volta che non ci fosse nessuno e aprii lo sportello.

Frugai tra le varie cose, finché non trovai quello che cercavo.

Tirai fuori una vecchia radio.

La accesi e misi un po' di musica.

Mi legai i capelli in una specie di coda disordinata, presi uno straccio e via.

[Foto a inizio capitolo]

Cominciai a spolverare, muovendomi un po' a ritmo di musica.

Poi partì la canzone Legends never die

Cominciai a muovermi a ritmo di musica.

Braccia, gambe, bacino.

Cominciai a canticchiare, alzando sempre di più la voce.

Mi stavo divertendo molto.

Ma giustamente poteva essere così? No.

Vidi arrivare Cometa di corsa e mi coprii la bocca con la mano.

Se Luca mi avesse sentito cantare me lo avrebbe rinfacciato a vita.

Poi però non vidi scendere nessuno. Il cagnolone aveva visibilmente il fiatone.

Spensi la musica e uscii, andandogli incontro.

Quando guardai bene, vidi Luca svenuto sulla schiena di Cometa.

Trattenni un gridolini e lo trasportai fino ad un lettino.

Aveva un taglio sulla spalla.

Osservai attentamente la ferita. Era chiaro che fosse stata una freccia. Ma aveva qualcosa di particolare.

Vidi una mini scheggia sulla maglia. La osservai bene. Era un legno particolarmente liscio....

Mi irrigidii quando mi resi conto del motivo per cui mi sembrava tanto familiare.

La freccia che lo aveva colpito proveniva dal mio arco.

Gli curai il taglio. Poi mi occupavo anche di Cometa. Sospirai, quando vidi che ci aveva già pensato Luca.

Misi un po' di ambrosia e un composto sulla ferita di Cometa, per alleviare il dolore.

Quando Luca si svegliò gli chiesi cosa fosse successo.

Lui sospirò e mi spiegò tutto.

- Vaffanculo. Ora mi ha rotto -.

Mi alzai dalla sedia e marciai fuori dall'infermeria.

Luca mi inseguì e mi fermò.

Indicò la collina. Vidi Giada, Olivia, Antonio e combriccola.

Risalimmo la collina.

Fulminai Tantalo con lo sguardo.

Ma qualcun altro mi prese alla lettera.

Un fulmine cadde a pochi passi da Olivia.

Feci un passo indietro per lo spavento e finii addosso ad Antonio.

Lui mi sorresse.

Con un po' di difficoltà lessi il messaggio per terra. Quando ci riuscii, festeggiai insieme agli altri.

Progetto The Poisoned CampDonde viven las historias. Descúbrelo ahora