fratelli

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Aurora's POV

Il giorno dopo la distruzione dell'infermeria, i miei fratelli e i figli di Efesto e qualche volontario, si stavano dando da fare per risistemare tutto.

Io avevo aiutato fino a poche ore fa.

Appena ero uscita, mi ero subito diretta al laghetto. Mi ero tolta le scarpe e avevo lasciato che i miei piedi sfiorassero l'acqua.

Fissavo il vuoto, immersa in ricordi che nemmeno io ricordavo.

Mi ero sciolta i capelli (scusa Luca) e avevo messo i fiori a galleggiare sulla superficie.

Guardai il mio riflesso nel laghetto.

Il riflesso di una bambina sorridente apparve. Mi allungai per bagnarmi i piedi, ma avevo le gambe troppo corte.

Andrea mi afferrò e mi rimise seduta.

- Rischi di cadere

- Non sono così stupida

- Non importa. Non devi farti male - disse severo. Faceva sempre così. Anche nei momenti più imbarazzanti.

La scena cambiò

Stavo chiacchierando con una figlia di Demetra, chiedendole quale fosse il fiore più colorato che conosceva.

Quando sentimmo delle urla.

Seguimmo il suono e rimasi scioccata.

Andrea era in piedi, con i pugni stretti e con espressione arrabbiata. A terra c'era un figlio di Ermes. Ci avevo parlato qualche volta. Inclusa la volta in cui mi aveva afferrata per la vita prima che cadessi a terra.

Non mi ricordavo il suo nome...

- Loris!! - sentii la mia amica gridare.

Ah eccolo.

Loris provò a parlare, ma Andrea gli tirò un pugno, talmente forte da sentire uno strano scricchiolio.

Corsi in avanti e, sapendo di essere troppo leggera e piccola per mettermi in mezzo, saltai, agrappandomi con braccia e gambe al suo braccio.

Sembravo una piccola scimmia.

Andrea si fermò e tentò di liberarsi di me.

- Andry fermati!! Smettila!! Non fargli male!! Basta!! - urlai.

Lui si fermò, così lo mollai, rimettendomi in piedi.

Lui mi guardò, scuro in volto.

- L'ho visto che ti prendeva per la vita! È più grande di te ed è un verme! È quel che si merita!

- Ma lui non-

- Hai solo 10 anni Lizzy!! Lui ne ha 13!! È un disgustoso verme approfittatore! - urlò mio fratello.

Lo guardai a testa alta - Mi so difendere da sola -.

Lui mi guardò in cagnesco, sospirò, mi baciò la testa e se ne andò.

Pensare che, adesso, avrei dato qualsiasi cosa per vedere Andrea picchiare Loris. Pur di riaverlo.

Fissai il laghetto.

Chissà cosa avrebbe detto riguardo ad Antonio. E ai miei amici. Era sempre chiuso e allontanava tutti nell'ultimo periodo.

Sentii dei passi dietro di me e mi voltai.

Luca. Sempre lui. Sempre lì per me.

Sorrisi come meglio potevo, ma capii che lui sapeva a cosa pensavo.

- da quanto sei qui? - chiese lui, sedendosi accanto a me.

- Non lo so. Un po'. Sono venuta qui alle 9

- ....sono le 15

- Oh. Beh...non me n'ero accorta -.

Rimasi mi in silenzio per un po'.

- Stai...pensando a lui vero? - chiese Luca

Feci una risata triste - Già. Penso a tutti i momenti passati al campo. Mi chiedo perché se ne sia andato. Se sta bene.

- . . .

- Sai...oggi lui compie 20 anni....

- Davvero?....sono già....

- ....passati 3 anni. Si... -.

Quando sentii la mano di Luca sulla mia guancia, lo guardai. E solo allora mi resi conto che stavo piangendo.

Abbracciai il mio migliore amico e rimasi in silenzio.

Una domanda mi frullava in testa.

Lui dov'era?

Andrea's POV

Camminavo nella mia cabina. Avanti e indietro, su e giù, destra e sinistra.

Sentii la porta aprirsi e alzai lo sguardo.

- Tanti auguri amico - disse una voce che riconoscevo bene.

- Luke. Che vuoi?

- Come? È così che ringrazi un amico per il regalo? - chiese lui alzando le braccia.

Lo guardai di sbieco.

- Non sono nel Mood oggi

- Oh andiamo! È il tuo compleanno, e come regalo puoi offrire enormi servigi al nostro capo

- Non me ne frega un accidente. Io voglio solo finire questa faccenda - dissi.

Luke si avvicinò e con voce fredda disse

- Hai scelto tu di unirti a noi. Hai chiaramente detto "meritiamo di più di così. Voglio vendetta". Ora non puoi tirarti indietro

- Si Ma-

- Su questa nave non esistono "ma" Makri. O sei con noi, o muori. Ti è abbastanza chiaro come concetto? -.

Rimasi in silenzio, fissandolo torvo.

Si è vero. Quando sono salito sulla Principessa Andromeda, volevo vendetta, volevo riscatto, volevo una vita migliore. Ma non per me. Per Aurora.

Pensavo di risolvere le cose in qualche mese al massimo. Ma mi ero sbagliato.

Ora io ero un inviato speciale.

Scendevo dalla nave secondo ordine del capo, e perlustravo e creavo problemi dove serviva disorganizzazione.

Ma mi ero stancato.

- Devo ricordarti che abbiamo spie al campo? Se non collabori, sai già a chi punteremo -.

Bloccai la mia camminata.

Mi voltai a guardarlo, gli occhi fiammeggianti.

- Non osare torcere un solo capello a mia sorella - dissi con i pugni stretti.

- Questo non dipende da me. Ma da te. Quindi forza, a meno che tu non voglia assistere in diretta ad un bel rogo -.

Strinsi i pugni, ma seguii Luke sul ponte della nave.

Dovevo riscattarmi. Stavo facendo la cosa giusto. Andava tutto bene.

Mi voltai a guardare la costa.

Ma lei stava bene?

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Tan tan taaaaaaaaan!!

Nuovo punto di vista! Che ve ne pare?

Spero vi sia piaciuto. Byeeee

Cassie_Wayland

Progetto The Poisoned CampWhere stories live. Discover now