3 Ottobre

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Casa Crouch, 3 ottobre 1981

Barty era rientrato a casa di malavoglia.

Era come se, ogni volta che Rabastan lo invitava a ritornare a casa, lui finisse per allontanarsi dal Signore Oscuro e da quel cerchio ristretto. Lontano dal suo Padrone e da Rabastan, tornava a sentirsi smarrito come un ragazzino a cui nessuno prestava attenzione. Non era più Barty, il temibile Mangiamorte, il sadico omicida, il soldato perfetto - così l'aveva definito il Signore Oscuro, perfetto! - ma tornava ad essere Barty, il figlio di Bartemius Crouch, il neosposo in luna di miele, colui che era responsabile di un matrimonio di cui non sapeva più bene cosa farsene. Ambiva alla libertà e non credeva che si sarebbe rivelato vero quello che Bellatrix gli aveva detto, che anche la libertà ha il suo prezzo da pagare.

Sentì un rumore provenire dallo studio. Si avvicinò lentamente alla porta socchiusa e vi sbirciò all'interno. Era assai improbabile che ci fossero degli intrusi, considerato il livello elevato degli incantesimi difensivi, ma di quei tempi non si poteva mai dire. Cosa avrebbe trovato? Auror? Stupidi malintenzionati?

Sorrise amaramente nel vedere che i rumori erano provocati da Alexandra che stava cercando qualcosa tra gli scaffali. Si soffermò un attimo ad osservare la figura esile di sua moglie e si sentì in colpa verso di lei. Stava diventando come suo padre, completamente assorbito dalla guerra. Troppo impegnato per mettere al mondo una creatura destinata ad essere amata solo dalla madre.

No, lui non avrebbe ripetuto gli stessi errori.

"Perché non usi un incantesimo di Appello?"

Alexandra sobbalzò nel sentirlo e gli sorrise. "Oh, sei tu, ero sovrappensiero! Stavo ricontrollando i libri di pozioni. Abbiamo un libro in cui le Arti Oscure sono utilizzate per migliorare l'effetto delle pozioni?"

Barty sollevò le sopracciglia per la sorpresa. La mente corse a elencare i libri che aveva accumulato nel corso degli anni. "No, non credo che abbiamo un libro simile, sarebbe molto interessante. Com'è andata da Yaxley?"

Alexandra era rimasta con il libro che stava cercando stretto al petto, sorpresa dal suo interessamento. "Oh, molto bene! C'era lord Nott in cerca di sostegno per la sua candidatura e, a proposito, Lizzie ed Ezra si sposeranno a Yule!" La voce si era incrinata leggermente nell'annunciare le nozze della sua amica.

Barty non poteva far finta che non ci fosse alcun problema, aveva avuto bisogno di qualche giorno per mettere in fila le idee e per essere certo di non avere ripensamenti. Soprattutto, non voleva ferire Alexandra, le voleva bene, nonostante tutto.

"La solita noia, quindi..."

"L'avresti trovato noioso, sì," convenne.

Si conoscevano troppo bene. Barty riusciva a intravedere il dolore dietro la compostezza di quel contegno. Il modo in cui non si separava dal libro, la rigidità della postura, il sorriso cortese ma non felice e quegli occhi marroni che trasudavano una delusione che solleticava i suoi sensi di colpa. "Puoi fare una pausa? Ti va di sederti di là, in soggiorno?"

Alexandra annuì, ancora più sorpresa. "Sì, certo. Vuoi un tè?"

"Sarebbe perfetto."

Sapeva che non era prendendo il tè con lei che le cose si sarebbero sistemate. Sorrise nel vedere il modo in cui lei lasciò il libro sul tavolino della sala, lisciò la veste e gli fece strada verso il soggiorno.

"Alex," esordì sedendosi sul divano, proprio accanto a lei. "Mi dispiace per questa situazione. Non credere che non veda quanto soffri." Alexandra si asciugò una lacrima mentre con la bacchetta faceva comparire il servizio da tè. "Saresti... sei una moglie deliziosa."

Rise and FallWhere stories live. Discover now