9 Ottobre

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Poco dopo la mezzanotte, Rodolphus era comparso davanti l'ingresso di casa Crouch, aveva evocato un mazzo di rose rosse e stava impaziente sulla porta, come chi non è più abituato a compiere simili gesti. Deglutì nel momento esatto in cui la serratura scattò e sull'uscio comparve Alexandra con indosso una bellissima vestaglia di seta color cipria. Sembrava sorpresa di vederlo.

"Un omaggio per la lady più bella del mondo magico," le disse con la voce che gli tremava. Alexandra sorrise, aveva le guance rosse per l'imbarazzo e, al tempo stesso, una luce maliziosa negli occhi. La strega allungò una mano verso di lui e, invece di ricevere il mazzo di rose rosse, afferrò il lembo del suo mantello e lo tirò verso di lei. Rodolphus non si fece pregare, entrò in casa e la strinse a sé. "Mi sono liberato non appena ho visto che Barty era andato a trovare Rab," le sussurrò nell'orecchio.

"Sei stato molto gentile," gli disse mentre inspirava il profumo del bouquet.

"Ti ho detto che ho intenzione di corteggiarti." Le rose si sistemarono con grazia dentro un vaso, riempito di acqua con un movimento leggero della bacchetta di Alexandra. Rodolphus si liberò del mantello e le strinse i fianchi. La seta sottile della vestaglia faceva sentire lo strato sottostante, altrettanto sottile, della camicia da notte.

"Sembravi molto affiatato con Bellatrix stasera..."

Dentro di sé, quell'osservazione che lasciava trapelare la gelosia lo fece fremere di lusinga. La strinse ancora di più a sé, si chinò per inspirare il suo profumo. Sapeva di borotalco. "Sono sicuro che ha qualcosa in mente..."

"Magari è gelosa..."

Rodolphus scosse la testa. "No, se fosse gelosa, sarebbe esplosa. Non è da Bellatrix fare gli occhi dolci. Nemmeno capisco come possa credere di incantarmi con questa recita... In ogni caso, io voglio te." Concluse la frase prendendola in braccio e portandola al piano di sopra. "Oramai conosco la strada." Alexandra scoppiò a ridere e si strinse alle sue spalle mentre salivano le scale.

Era strano, ma in qualche modo Rodolphus stava iniziando a sentirsi a casa da Alexandra. Erano passate poche notti, dopotutto, ma l'idea di andare a dormire da lei, di risvegliarsi all'alba con il suo corpo caldo accanto, gli rendeva ancora più insopportabile la prospettiva di rimanere da solo in Cornovaglia.

La portò direttamente sul letto, chinandosi su di lei a baciarla, slacciandole la cintura della vestaglia e scoprendo una camicia da notte sensuale e romantica con il corpetto in pizzo che lasciava intravedere l'aureola dei capezzoli. "Salazar, Alex, sei un incanto..." le sussurrò prima di farle scivolare la manica lungo la spalla e scoprirle il seno. "Speravo che venissi, anche se mi dicevo che forse non avresti potuto, che Bellatrix ti avrebbe trattenuto..."

Rodolphus si allontanò leggermente per osservarla meglio con i boccoli spettinati e il sorriso che riservava solo a lui. Si liberò velocemente dei suoi abiti, inutili intralci che lo separavano dalla sua Alex, le sollevò il lembo della camicia da notte e la sfilò. Vederla completamente nuda, era decisamente meglio. "Non avrei rinunciato a questo per nulla al mondo," le disse.

Entrò dentro di lei con l'urgenza di chi aveva dovuto contenersi per tutta la sera, mentre osservava da lontano il modo perfetto con cui accoglieva gli ospiti, li intratteneva e dirigeva la casa. Rodolphus la voleva, sentiva di non esser mai stato tanto sicuro nella sua vita di qualcosa come del fatto che quella fanciulla fosse la compagna perfetta per lui.

In quel momento, la osservava gemere sotto di lui, lei gli regalava brividi ogni volta che gli accarezzava la nuca e gli sussurrava di volerlo. La cosa che preferiva di tutte le volte in cui facevano l'amore, era osservarla raggiungere l'orgasmo, sentire intorno a sé i brividi di lei, il modo in cui il suo corpo si contraeva, il sorriso che gli rivolgeva e il modo in cui continuava a guardarlo. Era uno spettacolo così bello che Rodolphus perdeva ogni controllo e finiva per seguirla poco dopo.

Rise and FallWhere stories live. Discover now