Chapter two

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Una volta tornato a casa era in parte sollevato, non era andata tanto male come si aspettava. Passò il resto del pomeriggio a fare i pochi compiti assegnati mentre aspettava il ritorno della madre dal doppio turno in ospedale. Quella sera sarebbe tornata alle undici e avrebbe quindi potuto evitare più facilmente qualsiasi dialogo, si sarebbe potuto fingere addormentato e avrebbe guadagnato almeno un po' di ore prima del prossimo discorso con la madre. Odiava nasconderle le cose in quel modo, specialmente dato che era l'unica che lo aveva supportato nel suo periodo peggiore, era stata la prima persona con cui avesse mai fatto coming out, ma c'erano alcune cose che non riusciva a confessare nemmeno a lei.

Quella notte non dormì più di tanto, e al mattino la cosa si notava abbastanza. Avrebbe preferito nascondere le occhiaie con un po' di trucco, ma aveva paura che qualcuno lo potesse notare, quindi lasciò semplicemente perdere. Arrivò in classe presto rispetto ai suoi compagni di classe e, prima che se ne potesse accorgere, si era già appisolato sul banco. Sentì la porta sbattere e si svegliò di soprassalto, era Katsuki che, senza dire una parola, gli poggiò un sacchetto sul banco. Ancora mezzo addormentato, ma molto incuriosito lo aprì, c'era un biglietto, scritto con l'ormai familiare scrittura frettolosa di Katsuki:

"Hai un aspetto più di merda del solito, mangia qualcosa di decente. Sennò ti farà più male del dovuto quando ti batterò alle simulazioni, nerd di merda"

Guardò cosa ci fosse sotto il biglietto, era un bento stracolmo di cibo. Izuku non sapeva proprio cosa pensare, Katsuki non era mai stato così gentile con lui. Il minimo che potesse fare era ringraziarlo. Il suo numero ce lo aveva ancora.

"Grazie"

Era una sola parola, ma Katsuki lo conosceva da quando erano appena nati, non c'erano bisogno di altre parole, era come se si leggessero la mente, almeno la maggior parte delle volte. Infatti all'altro non servì nemmeno rispondere o mettere mi piace al messaggio, aveva visualizzato, e tanto era sufficiente. Per il resto la giornata andò abbastanza decentemente, almeno fino all'ora di pranzo, quando ricevette una chiamata da sua madre. Si allontanò dalla mensa per poter rispondere senza tutto quel rumore di sottofondo, aveva trovato un corridoio abbastanza deserto per avere un po' di privacy.

- Ma', che succede? Tutto bene?- era un evento raro che lei lo chiamasse, quindi si stava leggermente preoccupando.

- Non proprio... ho appena ricevuto una chiamata da Hisashi...- non era possibile, non poteva seriamente star succedendo.

- Aspetta. Ma non doveva uscire tra quattro anni?! Ti ha chiamato dalla prigione?- Izuku in realtà sapeva che le probabilità che quell'uomo avesse corrotto o minacciato qualcuno alle alte sfere pur di uscire erano altissime, anzi, Izuku era stupito che non fosse successo prima.

- Tesoro, lo so che sei agitato, e lo sono anch'io. Sto facendo di tutto per richiedere un ordine restrittivo... ma non so come andranno le cose, tra la buona condotta e tutti i soldi che si ritrova non dubito che riesca a passarla liscia.- Izuku sentiva il battito accelerare, se pensava a tutti gli sforzi che avevano fatto per liberarsi di quell'uomo...- Ascolta, ce la faremo, io e te insieme, okay?- Izuku era sull'orlo delle lacrime, ma doveva rimanere forte per entrambi, anche se solo in apparenza. Sua madre non si doveva preoccupare più del dovuto.

La campanella lo colse un po' alla sprovvista. Riattaccò dicendo che aveva lezione, con la speranza che nel frattempo andasse tutto bene. Poi si diresse verso la classe, con il cuore che gli batteva all'impazzata in un misto di rabbia e paura. Si sedette al suo posto, mentre aspettava l'arrivo del resto dei suoi compagni di classe. Fosse per lui sarebbe già tornato a casa in un lampo, sapeva che i suoi genitori avevano divorziato, ma aveva comunque paura che suo padre potesse andare a casa loro. Senza un ordine restrittivo non potevano fare niente. Nessuno avrebbe potuto aiutarli. Nessuno avrebbe voluto aiutarli.

Until the end - Trans!AUWhere stories live. Discover now