Chapter three

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- Midoriya.- non si era nemmeno accorto che quella era la terza volta che il professor Aizawa lo aveva richiamato, tanto era assorto nei propri pensieri. Tanto meno si era accorto che la sua gamba aveva iniziato a tremare incontrollabilmente, proprio come succedeva in quei giorni- Hai sentito ciò che ho appena detto?- proprio nel momento in cui Izuku mormorava un "no" imbarazzato, il professore si accorse che qualcosa non andava. Si avvicinò lentamente al suo banco, per poi abbassarsi alla sua stessa altezza, per qualche istante non disse niente, Izuku sentiva le lacrime agli occhi- Hai bisogno di uscire?- non sapeva come avesse fatto a capirlo. Annuì, per poi farsi scortare dal professore fino in corridoio, era così sotto stress che sentì le proprie gambe cedergli una volta fuori dalla classe, le lacrime gli scendevano lungo le guance senza che lui riuscisse a fermarle, il respiro stava diventando pian piano sempre più affannoso, mentre allo stesso tempo i suoi battiti cardiaci erano in aumento. Il professore gli stava chiedendo qualcosa, ma Izuku non riusciva a sentire niente, era tutto ovattato e gli fischiavano le orecchie. Si racchiuse in posizione fetale e serrò gli occhi, piano piano riuscì a regolarizzare il respiro, anche se le lacrime sembravano non voler smettere. Una volta fuori pericolo si permise di rilassarsi.

- Va tutto bene, Midoriya? Ne vuoi parlare?- chiese il professore a quel punto, preoccupato.

- No, va tutto bene...- sapevano entrambi che fosse una bugia, ma Izuku non ce la faceva proprio a parlarne con qualcuno. Il professore sospirò, capendo che non sarebbe riuscito a farlo parlare.

- Okay,- disse mentre si sentiva vagamente alcuni suoni molesti provenire dall'aula- io torno in classe, quando te la senti torna pure. Se c'è qualcosa che non va chiamami subito.- Izuku annuì senza dire una parola e, dopo poco più di un quarto d'ora, tornò in classe, con tutti che lo guardavano incuriositi e preoccupati. Anche se nessuno ebbe il coraggio di dirgli niente.

- Hey Midoriya-kun!- lo chiamò allegra Ochaco all'uscita da scuola richiamando la sua attenzione- Che ne dici se tu, io e Iida-kun usciamo insieme questo pomeriggio?

- Ehm... scusa tanto, ma ho... delle faccende da fare a casa... roba urgente... forse la prossima volta...- e, senza nemmeno aspettare una risposta, si precipitò verso casa propria. Sentiva l'atmosfera pesante ancora prima di varcare l'uscio. Prese un bel respiro prima di affrontare l'uomo che sfortunatamente era suo padre.

Trovò i propri genitori ad aspettarlo in salotto. Mai c'era stato così tanto silenzio in casa Midoriya.

- Buongiorno Izumi! È da tanto che non ci vediamo, no?- Izuku si trattenne dal correggerlo. Anche adesso che aveva un aspetto chiaramente maschile non la smetteva di usare il suo deadname. Mormorò un assenso in risposta, non che al padre importasse, a Hisashi Midoriya non è mai importato niente del figlio e della moglie tanto meno delle loro opinioni- Allora, Izumi, io e tua madre abbiamo parlato e preso una decisione.- era la prima volta da quando era entrato che guardò per bene sua madre, lo sguardo sofferente e il segno di uno schiaffo su una delle guancie fecero capire a Izuku che l'unico che aveva preso quella decisione lì era stato l'uomo di fronte a lui- Tra una settimana verrai a vivere da me. Non sei contenta?

Until the end - Trans!AUWhere stories live. Discover now