Chapter four

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Izuku non aveva parole. Quello era troppo. Poteva sbagliare i suoi pronomi ed il suo nome di proposito. Poteva avergli fatto del male fisico e psicologico ripetutamente.

Ma non doveva azzardarsi a toccare sua madre, e, come se ciò non bastasse, ora pretendeva che andasse a vivere da lui chissà dove.

No.

- Io voglio rimanere qui. Con la mamma. E con i miei amici.- fece a malapena in tempo a finire la frase che gli arrivò uno schiaffo in volto, talmente forte che per poco non perse l'equilibrio.

- Non ho chiesto la tua opinione, Izumi. È una nostra decisione. E tu la devi rispettare come devi rispettare me e tua madre- un anno prima sarebbe stato spaventato, ma ora aveva un quirk e poteva difendere sé stesso ed Inko. Non aveva paura. Anzi, tutt'altro, la rabbia repressa che era in lui da anni stava prendendo il sopravvento.

- Rispetto?! Dopo tutto quello che ci hai fatto?! Tu non rispetti nemmeno la mia identità! Non sono più Izumi, e lo sai!- un altro schiaffo, stavolta più veloce e forte, talmente tanto che stavolta cadde a terra.

- Ancora con quella cavolata? Pensavo che fossi cresciuta, invece hai sempre le stesse ideologie infantili. La prima cosa che faremo sarà iscriverti ad una buona clinica per farti guarire.- Izuku impallidì. Tutti sapevano cosa succedeva in quelle cliniche, e sicuramente lo sapeva anche suo padre. Insomma, era risaputo che in quelle cliniche si attuava quella che era stata soprannominata "terapia dello stupro".

- Non puoi obbligarmi!- Izuku si rialzò in piedi furibondo- E non puoi restare qui! Tu e la mamma avete divorziato! Vattene!

Gli arrivò subito un pugno sullo stomaco, e poi tanti altri. Cadde a terra. Sentì calci ovunque, uno anche in volto. Gli si annebbiò la vista. Voleva contrattaccare, ma ogni volta che stava per farlo si bloccava. E se poi fosse finito nei guai per aver usato il quirk? E se non riuscisse a controllarlo bene?

Per un instante non sentì più arrivare pugni, ma Hisashi si fermò solo per avvertire Inko: "Prova a metterti in mezzo e ti ammazzo". Solo quando sembrò completamente soddisfatto si fermò.

- Spero che tu abbia imparato la lezione. Hai una settimana per raccogliere la tua roba e poi verrai a vivere con me.- per qualche secondo ci fu il completo silenzio, poi Hisashi si avviò in silenzio verso la porta e se ne andò, come se nulla fosse.

Una volta che la porta si richiuse dietro di lui fu come ripiombare nella realtà, Inko corse subito a prendere il kit del pronto soccorso mentre fuori si sentiva il rombo della macchina di Hisashi che sfrecciava via da quella strada. L'adrenalina stava iniziando a scemare nel corpo di Izuku ed il dolore iniziava a farsi sentire.

Almeno Hisashi si era concentrato su di lui e non sulla madre, stava pensando Izuku mentre guardava Inko che esaminava e curava le sue ferite.

- Izu, sei messo davvero male. Ti devo portare subito in ospedale.- ora era ancora più preoccupata. Non esitarono un secondo e si recarono immediatamente al pronto soccorso.

Until the end - Trans!AUOn viuen les histories. Descobreix ara