Chapter five

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Appena gli infermieri videro lo stato in cui era il suo corpo chiesero alla madre di uscire per rimanere da soli con Izuku.

- Ragazzo, chi ti ha fatto tutti questi lividi?- Izuku non potè e nemmeno volle più mentire.

- Mio padre... lui e mamma hanno divorziato anni fa... ma lui è uscito di prigione e vuole portarmi con sé... io ho paura che se vado con lui non ce la farò...- si era ritrovato a piangere improvvisamente, non riusciva più a trattenere le lacrime, e sperava che forse se avesse confessato tutto questa volta avrebbero portato suo padre in prigione sul serio, magari senza mai più farlo uscire.

Mentre gli facevano le analisi e medicavano le ferite Izuku notò, al di là della parete trasparente, l'arrivo di due poliziotti e l'avvocato di sua madre, che entrò con lei nella stanza una volta che gli infermieri ebbero finito con lui.

- Ciao, Izuku.- lo salutò l'avvocato, e il ragazzo ricambiò il saluto- Tua madre mi ha detto che avete intenzione di denunciare tuo padre- Izuku annuì- devo solo avvertirvi che sarà difficile farlo tornare in prigione, dato che la volta scorsa è stato condannato solo con un ragionevole dubbio. In un secondo processo serviranno delle vere e proprie prove per vincere.- Izuku non ci poteva credere. Quell'uomo l'avrebbe scampata di nuovo!

- A tal proposito, avvocato...- disse estraendo una piccola videocamera- credo di avere esattamente ciò che fa al caso nostro.- avviò play su un video, mostrando la scena avvenuta nemmeno un'ora prima, e per giunta la qualità era abbastanza alta da non lasciare fraintendimenti o obiezioni su quel che stava accadendo. L'avvocato rimase stupito un attimo, anche se dentro di sé era felicissimo, avevano praticamente la vittoria in pugno!

- Perfetto! Per ora lasciate fare a me, richiederò un ordine restrittivo. E vi prego di mandarmi quel video appena possibile per farlo ammettere come prova.- disse, per poi uscire, lasciando a madre e figlio un po' di privacy. Fu in quel momento che Izuku capì che era arrivata l'ora. Avrebbe dovuto parlarne con sua madre.

- Izuku, c'è una cosa di cui ti volevo parlare.- Izuku sapeva di che cosa volesse parlare, e non era pronto, non era pronto a parlare del peso che si portava dietro dopo anni ed anni di abusi- Dimmi la verità. Che ti succede la notte?- Izuku prese un bel respiro, sapeva che ne avrebbe dovuto parlare un giorno, e a quanto pareva quel giorno era arrivato.

- Quasi tutte le notti... se non tutte, mi capita di fare incubi riguardo a quello che è successo con Hisashi dopo il coming out...- si rifiutava di chiamare quel rifiuto umano "padre"- e quando mi sveglio mi ritrovo a piangere senza potermi controllare... qualche volta mi è venuto anche da vomitare...- il silenzio cadde tra i due.

- Izuku... perché non me ne hai mai parlato?- Izuku distolse lo sguardo, non sapeva nemmeno lui il perché. Forse non voleva sentirsi debole, forse non voleva affidarsi a qualcun altro per risolvere un problema del genere. Fu proprio in quel momento che entrarono i dottori con i risultati delle analisi: una spalla dislocata, naso rotto e un braccio lussato, ma per fortuna grazie alla medicina di ultima generazione fu possibile limitare la prognosi a pochi giorni. A quel punto Izuku chiese alla madre di lasciarlo un po' da solo, con la scusa che avevano entrambi bisogno di riposare, e che sarebbe stato meglio anche per lei se fosse tornata a casa a riposarsi. Inko non se la sentiva di discutere, e sapeva che il figlio aveva ragione, quindi prese tutte le sue cose e se ne tornò all'abitazione.

Until the end - Trans!AUWhere stories live. Discover now