Chapter ten

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Una volta arrivato nel dormitorio si rinchiuse in camera propria. All'ora di cena qualcuno lo venne a chiamare, ma non se la sentiva proprio di vedere i suoi compagni di classe, e onestamente non aveva nemmeno tanta fame.

- Non ho fame, scusate.- non passò nemmeno mezzo minuto da quando aveva finito quella frase che qualcuno bussò alla porta talmente forte che sembrava stesse provando a distruggerla.

- Izuku! Esci subito fuori da questa stanza!- Izuku non rispose, non aveva voglia di un confronto con Katsuki in quel momento- Izuku! Esci o entro io!- Izuku si rassegnò, non ci teneva proprio a vedere la porta di camera propria sfondata. Aprì la porta. Katsuki aveva in mano una busta. Gliela porse, dentro c'era davvero tanto cibo- Non me ne vado finché non hai finito di mangiare.

- Izuku sorrise e lo fece entrare, si mise alla scrivania per mangiare, mentre Katsuki si sdraiò sul letto. Ci fu qualche minuto di silenzio, almeno fino a che Katsuki non gli chiese se avesse una qualche idea di come potesse essersi sparsa la voce.

- Il giorno che abbiamo litigato... mi sono dichiarato a Todoroki... e gliel'ho detto. Non credo sia stato lui, forse ci aveva sentito qualcuno...- un secondo di esitazione- e avevi ragione... mi ha detto che non vuole una relazione con uno come me e che non si sentirebbe a suo agio a stare con una donna dato che è gay.

- Che stronzo. La prossima volta che lo vedo lo ammazzo.

- Non farlo, per favore.- disse sorridendo Izuku.

- Stai bene? Dopo tutto quello che è successo quest'anno...

- Sto bene.- anche se in realtà poteva sentire gli occhi inumidirsi.

- Vieni qui.- gli disse dolcemente Katsuki tendendogli una mano, Izuku si avvicinò a lui lentamente e, una volta che gli ebbe preso la mano, Katsuki lo tirò a sé in un forte abbraccio, facendolo sedere a cavalcioni sulle proprie gambe- Scusa se ti ho evitato... e se sono stato stronzo quella notte, ma non volevo che tu soffrissi così, ti voglio troppo bene e non voglio vederti in queste condizioni.- Izuku nel frattempo aveva iniziato a piangere silenziosamente.

- Non importa- provò a dire tra le lacrime- ti voglio bene anche io, Kacchan.

Rimasero abbracciati per un bel po' in quel silenzio piacevole, entrambi beandosi l'uno della presenza dell'altro, poi Izuku finì di mangiare e passarono il resto della serata a parlare e si addormentarono l'uno tra le braccia dell'altro.

Until the end - Trans!AUHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin