Chapter six

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Il giorno dopo Izuku stava già molto meglio ed i dottori decisero, un po' pressati dalle sue suppliche, di dimetterlo, anche se gli imposero di non muoversi più di tanto se non necessario. Sia Izuku che la madre erano davvero felici, così tornarono a casa, dove ad aspettarli c'erano Katsuki (che non sembrava essere lì esattamente per propria volontà) e Mitsuki, che a quanto pare avevano sentito da alcune voci che Izuku era finito in ospedale. Mentre Mitsuki ed Inko si misero in cucina a parlare un po', Izuku si era rintanato in camera propria, lasciando Katuki a sé stesso che, non sapendo esattamente come comportarsi, dopo un po' entrò esitante in camera di Izuku. Nessuno dei due sapeva proprio cosa dire o fare, e Katsuki finì per sedersi al fianco di Izuku, sdraiato sul letto.

Anche se alla fine decise di almeno provare a parlare con lui.

- Come stai? Insomma, dopo tutto quello che è successo...- era diventato difficile anche solo parlare con lui. Era passato fin troppo tempo dall'ultima conversazione civile che avevano avuto.

- Non sei obbligato a parlarmi... se lo fai solo per pietà o perché mi compatisci preferirei che non dicessi niente piuttosto.- a Katsuki si spezzò qualcosa dentro, era la prima volta che Izuku gli parlava così, e non per le parole in sé, no. Il fatto era che erano prive di ogni emozione. Come quelle di un condannato a morte che ha appena accettato il proprio destino. Katsuki non sapeva cosa fare, quindi reagì nell'unico modo che conoscesse.

- Che cazzo dici? Io ero davvero preoccupato per te! Piuttosto perché non hai mai detto niente in tutto questo tempo?!- si accorse troppo tardi che forse aveva esagerato con il tono.

- Scusa... è che non volevo farti pensare che fossi più debole di quanto pensassi...

Un imbarazzante silenzio cadde sui due. Per qualche istante nessuno disse niente.

- Comunque grazie per non aver detto agli altri di me.- con quella frase Katsuki realizzò una cosa: il ragazzo di fronte a lui era stato talmente tanto distrutto dalla vita da arrivare al punto di ringraziarlo perché non gli aveva praticamente distrutto l'intera reputazione scolastica.

- So che sono stato uno stronzo abissale negli ultimi due anni, ma quella è una cosa che non farei mai a nessuno. Più che altro ero geloso di te.- Izuku lo guardò come per dire "Ma sei serio?"- Non potrei mai avere il tuo coraggio di fare coming out. Nemmeno mia mamma sa che sono bi.

Izuku non disse niente, non c'era bisogno di dire niente. Ma lo abbracciò, era qualcosa di cui avevano bisogno entrambi. Dopo si sdraiarono vicini, per poi passare il resto della serata a rivangare i ricordi dei vecchi tempi.

Until the end - Trans!AUWhere stories live. Discover now