𝐕𝐈𝐈𝐈 - 𝐇𝐚𝐫𝐦𝐨𝐧𝐲 𝐨𝐟 𝐒𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭𝐬

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Compass - The Neighbourhood
"I've got something to confess"

Il tepore della serata si svelò nelle strade di Londra mentre Althea e io camminavamo insieme, avvolti nell'eco delle note che ancora risuonavano nei nostri cuori

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Il tepore della serata si svelò nelle strade di Londra mentre Althea e io camminavamo insieme, avvolti nell'eco delle note che ancora risuonavano nei nostri cuori. Con la luna che faceva capolino tra le nuvole, il nostro passo lento si intrecciava con la magia della notte.

Althea, con il suo sguardo luminoso, mi accompagnò fino a casa. Lungo la strada, il silenzio tra di noi parlava di una connessione speciale, come se la musica avesse aperto una porta verso nuovi capitoli delle loro vite.

Rientrata a casa, varcai la soglia familiare con il cuore ancora palpitante per l'esperienza straordinaria vissuta quella sera. La casa, un rifugio familiare, sembrava accogliermi con un calore familiare. I ricordi di serate in famiglia, le risate e il profumo di casa riempirono l'aria.

Mia madre, una donna premurosa dal sorriso gentile, mi notò rientrare. «Lucille, come è andata la serata?» Chiese con curiosità sincera.

Con un sorriso radiante, le dissi ogni dettaglio dell'esibizione, degli applausi e di come la musica avesse tessuto nuovi fili nel tessuto della vita di tutte le persone. Mia madre ascoltò con occhi luminosi, felice per la mia gioia. Mio padre, un uomo di poche parole ma dai gesti affettuosi, si unì alla conversazione. «La musica ha un modo speciale di connettere le persone,» disse, sorridendo con comprensione.

Dopo aver raccontato la serata, mi ritirai nella mia stanza, il luogo dove i miei pensieri prendevano forma e i sogni si intrecciavano con la realtà. Sedetti sulla sedia accanto alla finestra, guardando fuori nel buio della notte. Ripercorsi mentalmente gli avvenimenti, sentendo ancora il palpito della musica nelle mie vene. La connessione con Althea, la serata al "Melody Haeven" e la magia della performance di quella band rimasero come luci scintillanti nella mia memoria.

Ero figlia unica, e la mia famiglia, sebbene piccola, era il pilastro su cui mi reggevo. I miei genitori, con il loro amore discreto, mi sostenevano nelle mie passioni. Tuttavia, con il cuore pieno di emozioni, mi sentivo spesso come una nota solitaria che cercava di armonizzarsi con il resto del mondo.

Nella quiete della mia stanza, aprii il mio cuore come mai prima d'ora. Attraverso le pagine di un diario intimo, trasformai i pensieri in parole, dipingendo il mio mondo con sfumature di tanti colori.

Mentre scrivevo, sentivo il calore familiare avvolgermi. I miei genitori, rispettosi della mia intimità, mi permisero di esprimere liberamente i miei pensieri attraverso l'arte. Il legame che avevamo creato nel corso degli anni si rafforzò, sostenendomi nel percorso di crescita e scoperta di me stessa.

Chiusi il diario e andai a stendermi nel mio letto.

Prima di abbandonarmi al sonno, preso il suo telefono e cercai il contatto di Althea. Un sorriso spontaneo mi illuminò il viso mentre digitavo il messaggio.

Bᴇʏᴏɴᴅ Tʜᴇ Nᴜᴀɴᴄᴇs Where stories live. Discover now