𝐗𝐈𝐈 - 𝐒𝐮𝐬𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐝 𝐁𝐞𝐭𝐰𝐞𝐞𝐧 𝐅𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝𝐬𝐡𝐢𝐩 𝐀𝐧𝐝 𝐃𝐞𝐬𝐢𝐫𝐞

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Let It Go - The Neighbourhood
"When it's said and done, let it go"

Con il proseguire dei giorni, i dialoghi tra me e Aiden divennero sempre più intricati, spesso intrecciati con sfumature imbarazzanti

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Con il proseguire dei giorni, i dialoghi tra me e Aiden divennero sempre più intricati, spesso intrecciati con sfumature imbarazzanti. Una sera, io e lui ci ritrovammo davanti. Io stavo tornando a casa dopo essere stata ad un club di lettura mentre lui penso che stava ritornando dalle prove con la sua band e, la tensione tra noi era palpabile.

Aiden, con un sorriso malizioso, scagliò una frecciatina provocatoria all'improvviso: «Hai mai pensato a come sarebbe se ci baciassimo sotto queste stelle?»

La mia reazione fu istantanea, il viso colorato di rosso mentre cercavo maldestramente di nascondere l'imbarazzo. «Cosa? Non dire sciocchezze,» risposi, cercando di sminuire la tensione crescente.

«Chissà, potrebbe essere una sorpresa interessante,» ribatté Aiden con un tono giocoso, il suo sguardo sottolineando la complicità imbarazzante tra noi. Una risata nervosa fu la nostra risposta comune a quella proposta audace, ma sotto quella risata, l'imbarazzo rimase impregnato nell'aria. Era come se le stelle stesse avessero assistito a un momento in cui il confine tra amicizia e qualcosa di più diventava più sfumato.

Le nostre conversazioni imbarazzanti continuarono a essere un intricato gioco di battute suggestive. Aiden, sempre più audace, piazzava commenti che mi facevano arrossire e sorridere allo stesso tempo. Era un equilibrio fragilmente mantenuto tra l'ilarità e la tensione sottostante.

Un giorno, come gli altri, mentre attraverso un mercato insieme a mia madre, vidi Aiden in mezzo alla folla e lui notò anche me poco dopo. «Mamma, sto andando a fare un giro da sola. Non mi aspettare, chiamami quando hai finito, okay?» Dissi a mia madre. «Certo tesoro, vai pure» lei sorrise e poi andai incontro ad Aiden.

Afferrò un mazzo di fiori da una bancarella di fiori con un sorriso malizioso. «Per te,» disse, consegnandomeli con un'aria di sfida.
«Che cosa dovrei fare con questi fiori?» Chiesi, cercando di mantenere la mia risposta vaga.

«Magari potresti metterli in un vaso,»suggerì, ridendo della mia esitazione. I dialoghi imbarazzanti si susseguirono, creando uno spettacolo di comicità e tensione sotto la superficie delle nostre parole. Ogni battuta diventava un gioco, una danza di intenzioni nascoste che arricchiva la trama complessa della nostra connessione.

Tuttavia, nonostante l'imbarazzo, sentivo che quei dialoghi stavano contribuendo a una nuova comprensione tra noi. Era come se attraverso l'umore e la provocazione, stavamo cercando di svelare ciò che si celava dietro la superficie. Restava da vedere se questa ricerca avrebbe portato a una svolta nella nostra storia, o se avremmo continuato a danzare nell'incertezza imbarazzante della nostra connessione in crescita.

In un pomeriggio assolato, stavo passeggiando lungo il fiume ed improvvisamente rividi Aiden, era di nuovo davanti a me e ci stavamo guardando. Ancora nessuna parola. Ma cosa voleva da me? Con uno sguardo strano , tirò fuori una scatola di cartone. «Cosa c'è?» Chiesi, guardando la scatola con curiosità.

«Un piccolo esperimento,» disse, aprendola per rivelare un paio di palloncini d'acqua. «Che ne dici di una battaglia sotto il sole?» Risi nervosamente, consapevole che quella battaglia di palloncini avrebbe solo amplificato l'imbarazzo in una forma più giocosa.

«Palloncini d'acqua? Sei serio? Vuoi giocare a fare il bambino?» Risi e poi lui rispose: «giocare a fare il bambino insieme a te.» Non sapevo che dire, ma iniziammo a giocare come due cretini, però nel mio cuore in quel momento, tra risate e scherzi, c'era una consapevolezza crescente che il nostro rapporto stava evolvendo in modi imprevedibili.

E così, tra dialoghi imbarazzanti e gesti audaci, continuavamo a danzare sul filo sottile che separava l'amicizia da qualcosa di più profondo. Restava da vedere se quel filo si sarebbe spezzato o avrebbe resistito alle tensioni di una connessione in continua evoluzione.

Un pomeriggio, decidemmo di uscire insieme o almeno lui lo decise, io accettai e basta. Mi ero promessa di rimanere a casa tutto il pomeriggio a studiare? Si. L'ho fatto? No. Ho accettato un uscita dal ragazzo più bello che io abbia mai conosciuto? Ovviamente si.

Potevo mai essere così stupida?

Aiden si fermò improvvisamente e mi lanciò uno sguardo audace. «Hai mai ballato sotto le stelle?» Chiese, con una proposta che portava con sé una promessa di qualcosa di più. Scossi la testa per dire di no, ma lui fece qualcosa di inaspettato.

«Vuoi ballare con me, adesso?» La sua audacia mi colse di sorpresa, ma accettai la sua proposta, sentendo il cuore accelerare mentre ci avvicinavamo a uno spazio aperto, sotto il cielo dipinto di stelle. Il suono di una melodia lontana si fonde con il fruscio delle foglie, creando l'atmosfera perfetta per il nostro improvvisato ballo.

Col suo telefono mise una canzone - "Fallen Star" dei The Neighbourhood. Posò il telefono a terra.

Aiden mi prese delicatamente per mano, e iniziammo a muoverci con leggerezza, i nostri sguardi che si intrecciavano in una danza di emozioni pure. Era come se ogni passo fosse un atto provocatorio, invitandomi a lasciarmi andare alle sensazioni del momento.

Dopo quel ballo improvvisato, iniziai a sentire freddo, così Aiden notando il mio tremolio dal freddo si tolse la sua giacca poggiandomela sulle spalle, continuando a tessere il gioco di provocazioni. Le sue parole erano cariche di doppio senso, e la tensione tra noi cresceva con ogni confidenza sussurrata.

Le nostre giornate insieme divennero una sequenza di sfide velate, una sorta di flirt giocoso che oscillava tra la dolcezza e la provocazione. Aiden sembrava divertirsi a testare i confini della nostra connessione, e io, sebbene imbarazzata, non potevo negare che quel gioco aggiungesse un nuovo livello di eccitazione alla nostra storia in evoluzione.

Tuttavia, sotto la superficie giocosa, cominciai a interrogarmi sulla vera natura di queste provocazioni. Erano semplici giochi, o c'era qualcosa di più profondo che Aiden cercava di comunicare?

La nostra amicizia si era trasformata in una danza complicata di emozioni e provocazioni, restava solo da vedere se il nostro legame poteva resistere alle sfide che stavamo mettendo alla prova.

La nostra amicizia si era trasformata in una danza complicata di emozioni e provocazioni, restava solo da vedere se il nostro legame poteva resistere alle sfide che stavamo mettendo alla prova

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