Uno

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Stare in famiglia, nelle rappresentazioni cinematografiche o in qualsiasi altra cosa atta a stimolare l'immaginazione di chi guarda e legge, faceva parte dei piaceri della vita di ogni persona.

Chi non ne aveva mai avuta una doveva convivere col forte desiderio di crearla da sé il prima possibile, al contrario chi era riuscito a trovare completezza sin dall'infanzia sembrava essere immune a quel desiderio.

I casi erano molti e fin troppo complessi da analizzare e fu proprio a causa di ciò che Dahyun, una ragazzina di soli diciotto anni, si era ritrovata a sbuffare davanti allo schermo del cellulare "ciò che accade in questa casa non si avvicina neanche lontanamente ai requisiti delle famiglie perfette"

Un bussare leggero alla porta l'aveva fatta sobbalzare, infatti sua madre non aveva atteso il permesso per entrare "tesoro, è arrivato il momento di andare"

Non c'erano state altre parole da parte sua e la giovane si era alzata tristemente dal letto, ben consapevole che quella serata sarebbe finita tra le peggiori di tutta la sua vita.

I suoi genitori erano benestanti e capitava spesso di vederli da qualche parte, soprattutto a degli eventi importanti, ma quella era la prima volta che la coppia aveva richiesto alle figlie di presenziare assieme a loro.

Una volta raggiunto il piano inferiore notò immediatamente la presenza della più tranquilla delle sue sorelle, la quale era l'unica che le mostrava un minimo di umanità.

Mina, avendo sentito di essere osservata, si era voltata a guardarla "ti sta bene quel completo"

"Anche tu sei molto bella vestita elegante" stava sorridendo e si era messa a fare dei piccoli saltelli non appena le si era fermata accanto "confesso di essere un po' nervosa"

"È normale esserlo quando si partecipa al primo incontro importante della propria vita, ma vedrai che ti sentirai presto più tranquilla. Fidati di me" aveva messo via il cellulare con un movimento elegante.

Dei passi pesanti avevano attirato l'attenzione sulla meno aggraziata della famiglia: Momo. Sembrava quasi arrabbiata e ciò era stato abbastanza per far intendere che non le andasse di partecipare a quella cena.

Non aveva aperto bocca nonostante fosse in compagnia della sua gemella e della più giovane tra le sue sorelle, restando ad aspettare a debita distanza da loro.

A raggiungerle soltanto un minuto dopo era stata Nayeon, ovvero la maggiore, la quale stava sfoggiando un nuovo taglio e colore di capelli. Li aveva tagliati sopra le spalle ed erano tinti di un rosso non troppo vistoso.

Era bellissima e Dahyun non ci aveva pensato due volte a farglielo notare "sembri ancora più matura, hai addirittura indossato un completo. Promossa a pieni voti"

"Ti ringrazio, anche voi siete molto eleganti" si stava guardando intorno, contando nella sua mente "dov'è Chaeyoung?"

"Sono qui" col suo arrivo il piccolo gruppo era al completo "ognuna va con la sua auto suppongo"

"No, andremo tutti insieme" il signor Im si stava rigirando una chiave tra le dita "c'è un motivo se ho comprato una macchina da sette posti ed è giusto sfruttarla al meglio" stava sorridendo radioso.

Anche sua moglie sembrava essere particolarmente entusiasta "siete contente, piccine? Finalmente possiamo goderci la reciproca compagnia"

Momo si era passata una mano nei capelli neri come il carbone, notando con sconforto che li aveva della stessa lunghezza di sua sorella maggiore "una vera gioia"

L'ironia nella sua voce era stata la spinta necessaria per Chaeyoung a far vedere la ciocca bionda che aveva fatto tingere quella mattina "che ve ne pare? Ci sono troppe teste nere e volevo distinguermi un pochino"

I Got YouOù les histoires vivent. Découvrez maintenant