Diciannove

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Il giorno della sua nascita era da sempre il più importante per Dahyun: in quelle ventiquattro ore dedicate alla sua esistenza ogni problema familiare veniva messo da parte, lasciando spazio agli atteggiamenti che ogni membro degli Im non era solito mostrare.

Per i primi diciassette compleanni era stato così, ma quel giorno il suo telefono si era illuminato poche volte per segnalare l'arrivo dei messaggi da parte dei suoi genitori, di alcuni compagni di scuola e di Tzuyu.

Delle sue sorelle neanche l'ombra, inoltre era completamente sola in quella casa fattasi improvvisamente gigante "immagino di dover fare colazione da sola. Ogni giorno è la fotocopia di quello precedente"

Si era trascinata in cucina per prendere il latte coi cereali, poi si era messa seduta a guardare dei video durante il pasto. Tutto ciò fino a quando il telefono non si era messo a suonare.

"Tanti auguri sorellina, ho aspettato a fare la videochiamata perché non volevo svegliarti" Chaeyoung aveva il viso molto più rilassato rispetto a quando se n'era andata "sei da sola?"

"Grazie per avermi chiamata" con quella premura era riuscita a strapparle un sorriso sincero "mamma e papà sono fuori per lavoro e le nostre sorelle non sono ancora tornate. Ieri sera sono uscite a fare baldoria e sono rimaste a dormire dalla loro fidanzate"

"E quando avrebbero intenzione di farlo? È un giorno speciale e che merita di essere celebrato come ogni anno" si stava raccogliendo i capelli in una piccola treccia "anche se dubito riusciranno a comprare una torta migliore di quelle che ordinavo io"

La più giovane aveva smesso di mangiare per la sorpresa "eri tu a commissionare le torte?"

La sua soddisfazione era evidente "sono pur sempre una perfezionista, una caratteristica che le altre tre svitate possono solo sognare di avere" si era voltata per qualche secondo, parlando in giapponese con un tono molto pacato.

Dahyun aveva capito tutto senza alcuno sforzo e sembrava una bambina curiosa "chi c'è con te?"

"È una mia compagna di corso all'università, ti va di conoscerla?"

"Non vorrei farti fare una brutta figura" il suo sguardo si era automaticamente allontanato dallo schermo.

"Haru, vieni qui" le riusciva benissimo cambiare lingua a piacimento "ti presento la mia sorellina. Oggi compie diciotto anni in via ufficiale, ma è già da un po' che le abbiamo affibbiato questa età"

La ragazza in questione si era posizionata timidamente davanti al cellulare, sorridendo cordiale e facendole gli auguri con le mani giunte "piacere di conoscerti, mi chiamo Haru"

"Il piacere è tutto mio. Mi piacciono i tuoi capelli"

"Ho usato uno shampoo colorato, se ti piace il colore posso consigliarti la mia marca di prodotti preferita" si era illuminata di gioia grazie a quel complimento e la timidezza era scomparsa. Tuttavia era comunque rimasta una presenza molto piacevole.

Chaeyoung non aveva mai accennato a volersi spostare nonostante la sua amica le stesse letteralmente appiccicata, almeno fino a quando non era suonata una sveglia "adesso dobbiamo andare a lezione, tu fammi sapere che tipo di festa hanno organizzato le altre"

Interrompere la videochiamata era stato doloroso per la festeggiata, la quale aveva poggiato la fronte sul tavolo per lasciarsi andare ad un pianto trattenuto "non c'è proprio un cavolo da celebrare, a loro non importa più niente di me"

La fame era scomparsa e non si era curata di togliere la tazza ancora piena di latte dalla tavola; la fretta di andare a distrarsi con i videogiochi era stata fin troppa.

Più le ore passavano, più lo sconforto di Dahyun aumentava a dismisura. Voleva sapere dove fossero gli altri membri della sua famiglia e si era resa conto troppo tardi di aver telefonato alla meno indicata.

I Got YouWhere stories live. Discover now