Tredici

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La mattina dopo Dahyun si era svegliata molto presto e, stufa di rigirarsi di continuo nel letto, aveva scelto di andare a fare colazione. Le piaceva il silenzio mattutino, anche se a conti fatti era così durante tutte le ore della giornata.

Si era quasi bloccata sul posto nel vedere una sedia occupata tra quelle poste attorno al tavolo, però non se l'era sentita di ignorare sua sorella maggiore "buongiorno"

Nayeon aveva smesso di spalmare la marmellata sulla sua fetta di pane, più sorpresa di quanto avrebbe dovuto essere "buongiorno a te"

Quelle erano state le uniche parole che si erano rivolte e la più giovane aveva avuto l'accortezza di sedersi il più lontano possibile da lei: non provava ribrezzo nei suoi confronti, voleva soltanto evitare di infastidirla.

A seguire era arrivata Momo con la sua solita espressione scocciata. Lei non aveva salutato, si era limitata a fare un cenno in direzione della sua sorellina, poi si era piazzata davanti ai fornelli per cucinare qualcosa.

"Già che ci sei puoi preparare un uovo in più? Rischio di fare tardi" Chaeyoung stava imprecando contro i suoi capelli "nel frattempo vorrei cercare di salvare il salvabile"

"Va bene, ma non lamentarti se ci metto troppo sale" si era assicurata di prendere tutto l'occorrente.

Mina, più assonnata che mai, aveva guardato la spettinata di turno "basta fare così per metterli bene" si era limitata ad accarezzarle l'intera lunghezza per far sì che le ciocche mosse sembrassero più voluminose "ti stanno davvero bene, hai preso la decisione giusta a tagliarli un pochino"

"Immagino di doverti ringraziare, hai fatto un miracolo senza utilizzare nulla" si stava guardando dallo schermo del cellulare, sentendosi soddisfatta del suo aspetto "vorrei mettere anche le lenti a contatto azzurre"

"Ti starebbero bene, hai una forma degli occhi molta bella" Dahyun era già a metà della sua colazione.

La più grande tra loro aveva sospirato in un finto divertimento "adesso mi ignorate e giocate alla famigliola felice?"

Gli occhi di tre di loro si erano posati immediatamente sulla schiena di colei che stava trafficando ai fornelli, la quale era rigida come una statua.

Momo detestava il fatto di non essere stata presente durante la discussione e non ci aveva riflettuto abbastanza prima di voltarsi per guardarla con rabbia "almeno noi ci stiamo provando, a differenza tua che sai soltanto disprezzarci"

"Vuoi litigare anche tu? Accomodati, sai quanto me ne importa"

"Io non sono gentile come le nostre sorelle e non ci metto niente a farti assaggiare il muro, stronza" aveva sbattuto la spatola sul ripiano della cucina, incurante di aver sporcato "ti meriti molto peggio di uno schiaffo e di essere ignorata"

"Mo, lasciala stare. Non ne vale la pena" Mina era andata da lei per prenderle la mano. Era chiaro a tutte che il contatto fisico fosse un suo modo per dare conforto.

Stranamente la sua gemella non si era ritratta, accettando quella stretta leggera "non possiamo sprofondare tutte per colpa sua e del suo pessimo carattere"

Nayeon la stava fissando con astio "a conti fatti sei tu quella che tratta male tutte quante, te lo sei dimenticato? Ricordo benissimo quando hai buttato i tuoi avanzi pur di non darli a Mina, per non parlare di tutte le volte che hai fatto piangere Dahyun"

"Non ho detto che io sia una santa, ma che adesso sei tu a comportarti di merda"

"Immagino che delle scuse non basterebbero" aveva abbassato lo sguardo sulle sue stesse mani tremanti, sentendosi esausta.

I Got YouWhere stories live. Discover now