𝟐𝟔 - 𝐒𝐎𝐅𝐈𝐀

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Pov's Sarah

Apro gli occhi e i ricordi di questa notte mi tornano alla mente come un treno che mi colpisce a tutta velocità.

Sorrido al ricordo di me ed Angela mentre guardiamo la luna.

Avvampo poi ricordando ciò che è successo e che stava per succedere lì fuori, su quella maledetta panchina.

Mi stropiccio gli occhi e mi alzo dal letto, indosso le ciabatte e mi appresto a raggiungere la cucina.

L'odore di pancake si disperde nell'aria ed il mio stomaco brontola impaziente di abbuffarsene.

Appena entro in cucina noto tutti gli sguardi su di me, uno in particolare attira la mia attenzione.

Mi rivolge un sorriso tenue e dolce che prontamente ricambio, arrossendo un po'.

I ricordi di stanotte sono ancora belli nitidi nella mia testa.

Diciamo in tutto il mio corpo.

"Ben svegliata dormigliona!" esclama Sofia avvicinandosi e stringendomi in un abbraccio che, prontamente, ricambio.

Questa ragazza è una botte di energia, mi fa divertire e sorridere, la adoro!

Appena si stacca dall'abbraccio il suo viso cambia espressione.

Da sorridente diventa serio tutto una volta e apre la bocca sorpresa.

La guardo confusa, cercando di capire che cosa abbia e- il mio sguardo si posa su Angela, mi guarda preoccupata facendomi un piccolo cenno.

Non capisco che cos- CAZZO!

Il succhiotto che Angela mi ha fatto stanotte è ben visibile e per niente piccolo!

CAZZO!

Con una manco cerco di coprirmi quella parte di collo marchiata e con l'altra prendo Sofia per un braccio e la trascino via dalla cucina con me.

Raggiungo velocemente, forse troppo velocemente, il bagno della nostra camera e ci chiudo dentro.

"MA. CHE. CAZZO!" grida Sofia sconvolta "ORA TU MI SPIEGHI TUTTO SIGNORINA!" urla più forte stavolta.

Le tappo la bocca preoccupata, molto preoccupata, pregandola di fare silenzio.

Non voglio che nessuno ci senta, cazzo!

Okay, da dove parto?

Dio, Angela fanculo!

È DI NUOVO COLPA TUA!

"Scusa..." dice Sofia riprendendosi e calmandosi.

"Cristo, Angela ci è andata giù pesante eh!" esclama divertita, mentre alza il mio mento e sposta i capelli dal collo per vedere meglio e da più vicino quel segno.

"Si, lo s-EHI, chi ti ha detto che è stata Angela?!" le domando sorpresa e abbastanza turbata, Sofia assume uno sguardo da 'ma mi credi fessa?' e scuote la testa con fare da 'io so sempre tutto'.

"Non dirlo a nessuno, ti prego..." le chiedo pregandola, lei sorride dolcemente e mi tira in un abbraccio "devi stare tranquilla con me Saretta, l'importante è che tu stia bene e che lei ti tratti bene!" esclama accarezzandomi il viso e sorridendo.

"Grazie Sofi. E comunque si, mi fa stare bene, forse troppo bene e questa cosa mi spaventa..." le rispondo sospirando.

"E perché ti spaventa?" mi domanda mentre recupera il mio fondotinta da un cassetto posto sotto il lavandino e inizia ad applicarlo sul mio collo per coprire al meglio ciò che Angela mi ha lasciato.

Sospiro prendendo un po' di coraggio e confesso ciò che da giorni, settimane o forse anche mesi, mi logora dentro.

"Perché mi sto innamorando di lei, giorno dopo giorno ed ho paura di rovinare tutto. Ho paura che per lei non sia lo stesso Sofi..." ammetto con le lacrime che minacciano di uscire.

"Sarah..." sussurra Sofia, poggia il correttore sul lavandino una volta finito, e mi abbraccia forte.

"Anche Angela prova qualcosa per te, si vede Sarah, è palese" provo ad interromperla e a ribattere ma, impercettibilmente coglie al volo cosa voglio fare e non mi dà modo di controbattere.

"EH NO, NON TI AZZARDARE A DIRE CHE NON È COSÌ!" esclama un altro po' gridando, rimango zitta e l'ascolto.

"Cazzo Sarah si vede, è palese! Ti sbava dietro ed anche un cieco lo capirebbe!"

Continua "Dove ci sei tu, c'è anche lei. Ti sposti? Lei ti segue e viceversa. Non stai bene? È sempre la prima a capirlo, preoccuparsi e a venire da te per cercare di tirarti su il morale.
Dormite insieme, mangiate insieme, un altro po' andate anche al cesso insieme!" esclama e apro la bocca scioccata dopo quest'ultima affermazione, da Sofia non mi sarei mai aspettata questo tipo di linguaggio.

"SOFIA, MA TU NON ERI QUELLA SANTA?" le domando, quasi urlando, sorpresa "Si Saretta, ma quando ci vuole ci vuole!" risponde ridendo e subito dopo finisce il suo discorso.

"E poi, una persona che non prova niente per te di certo non ti abbraccia così e soprattutto non ti lascia certi segni" allude al succhiotto sul collo.

"Apri gli occhi Sarah e buttati, non rimanere col rimpianto di come sarebbe potuta andare se l'avessi fatto ma non l'hai fatto. Si vive solo una volta, inizia a farlo da ora!" esclama prima di aprire la porta e di uscire dal bagno.

Rimango lì da sola a pensare tra me e me alle parole che mi ha appena detto, o meglio, sbattuto in faccia Sofia e forse, dico forse, ha ragione.

Cazzo Angela, ora tocca a me farti impazzire.

𝐃𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢 𝐭𝐮𝐨𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐛𝐥𝐮 - 𝐒𝐚𝐣𝐨𝐥𝐢𝐞Where stories live. Discover now