𝟐𝟑 - 𝐋'𝐈𝐑𝐀 𝐃𝐈 𝐌𝐄𝐖

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Pov's Lil Jolie

"E non sai proprio il perché, magari, possa essere arrabbiata con te?" chiede Gaia mentre mi accarezza dolcemente i capelli.

Sono buttata a pancia in giù sul letto con la testa che preme contro il cuscino.

Il trio dei tre moschettieri mi ha seguita in camera, dopo la colazione, capendo subito che qualcosa non va.

Io e Sarah ci siamo totalmente ignorate dall'inizio della mattinata.

Lei non mi ha cercata ed io non ho cercato lei, non dopo ciò che è successo stanotte.

I tre sono rimasti abbastanza 'stupiti' da tutto ciò e hanno taciuto per tutta la durata del tempo.

Sarah era intenta a ridere e scherzare per qualsiasi cosa con Petit, Marisol, Holden e Mida, ignorandomi del tutto.

Non mi ha rivolto nemmeno mezzo sguardo, zero.

Indifferenza più totale.

Ho capito sin da subito che il problema sono io, esclusivamente io.

Non ho ancora capito il perché però, cazzo!

Cristo, fanculo.

Una volta conclusa la colazione e messo tutto apposto, pensavo che si, magari sarebbe venuta da me e mi avrebbe spiegato il perché mi stesse evitando.

Ma no, non lo ha fatto.

È andata in camera sua solo per recuperare la giacca, l'iqos e le terea, poi ha fatto ritorno in cucina e non mi ha degnata di uno sguardo.

Troppo impegnata a ridere alle battute di Holden.

Cristo che nervoso!

Lo prenderei molto volentieri a calci in culo.

Idiota!

È uscita fuori a fumare, continuando ad ignorarmi, seguita da Joseph, Christian, Marisol, Lucia e Ayle.

Ho guardato tutta la scena in religioso silenzio e non ho fatto assolutamente niente per farmi notare.

Volevo evitare di scatenare la sua ira funesta anche di prima mattina, davanti a tutti gli altri.

Ciò che è successo stanotte mi è bastato e avanzato.

Fanculo.

Mi sono alzata dalla sedia e, senza rivolgere parola a nessuno, mi sono incamminata verso la mia camera, capendo subito di essere seguita da qualcuno, avendo sentito i passi dietro di me.

Una volta entrata in camera, i tre moschettieri, hanno iniziato col quarto grado, cercando di capire il perché ci siamo ignorate così o il perché Sarah ha fatto finta che io non esista.

Vorrei saperlo anch'io, sinceramente.

"NO!" rispondo alla domanda di Gaia, urlando e continuando a tenere la testa spiaccicata contro il cuscino, il suono della mia voce risulta ovattato per ciò, ma poco importa.

Mew si avvicina al mio letto e si siede su di esso, allunga un braccio e mi passa una mano sulla schiena, in segno di supporto.

"Dai Ange, vedrai che tra poco verrà qui e ti chiederà scusa, spiegandoti il perché si sia comportata così..." cerca di dire Valentina per smorzare la tensione.

Matthew sbuffa.

"Okay, ha esagerato a dirti ciò che ha detto, non è stato affatto carino come ti ha trattata. Soprattutto è stata una grandissima immatura a rivolgerti questo trattamento durante la colazione. Ignorarti così, senza alcun motivo, non è bello. Non sei il suo giocattolino Angela, non può trattarti così come se niente fosse e senza darti mezza spiegazione!" esclama il biondo visibilmente spazientito.

𝐃𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢 𝐭𝐮𝐨𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐛𝐥𝐮 - 𝐒𝐚𝐣𝐨𝐥𝐢𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora