Capitolo 10

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L'acqua scorre veloce sul mio corpo,quasi a farmi male,ma non importa. Rimango sotto il getto cercando di rilassare ogni singolo muscolo teso senza riuscirci. Forse dovrei uscire,sono ormai venti minuti che sono qui e Josh mi sta aspettando in camera mia.

Non ho la minima idea di quanto tempo siamo rimasti seduti in silenzio. La mia mano tra i suoi capelli e il suo corpo tremante inginocchiato a me.

Anche quando i nostri respiri e il suo tremolio si sono calmati,abbiamo continuato a rimanere in quella posizione.

Si era creata una sorta di pace,se cosi si puo' definire,nell'aria. Dopo tanto tempo ho sentito di poter riabbassare la guardia,la protezione e il senso di tranquillita'.

Forse e' poco coerente data la situazione ma il poter rivedere lo sguardo cosi intenso di Josh su di me,le sue labbra sulle mie e il suo tocco sulle guancie mi ha fatto risentire viva.

Via i lividi,via quegli uomini o quel vicolo. Via mia madre,via l'angoscia o il trattenere le lacrime.

Via tutto perche' Josh era venuto da me e mi guardava come se fossi l'unica cosa che volesse.

Chiudo gli occhi mentre passo il bagno schiuma sulle spalle e ricordo il suo tocco tremante su di me. Cercava di lavare via i miei lividi senza riuscirci ma in un certo senso l'ha fatto.

Ci sono due categorie di lividi secondo me: quelli che riesci a vedere e quelli nascosti.

I lividi che riesci a vedere sono le chiazze nere che marchiano il tuo corpo. A volte possono sembrare una condanna perche' ti ricordano avvenimenti brutti della tua vita e vederli sul proprio corpo e' una tortura. Ma col tempo quei lividi se ne vanno.

Poi ci sono i lividi nascosti. Quelli sono la vera condanna,i peggiori,perche' non li puoi vedere ma solo ricordare. Ed e' peggio.

I brutti ricordi sono la tortura umana piu' angosciante del mondo. Sempre li incisi nella tua mente,non ti lasciano mai. Non puoi nasconderli o curarli,riafforiranno sempre e comunque,che tu lo voglia o meno.

Per questo dico che Josh forse ha fatto piu' di quello che crede. Perche' il calore che ha trasmetto al mio corpo ha per un attimo bruciato quei ricordi che non se ne volevano andare.

Non c'erano parole,solo un'immenso silenzio che parlava da se. Parole silenziose che urlavano i sentimenti piu' profondi.

Aumento la potenza dell'acqua ma i lividi rimangono e il tocco del getto non e' lontamente simile a quello di Josh.

Chiudo il tutto ed esco fuori per asciugare i capelli e il corpo.

Quando Josh ha rialzato il capo mi sono alzata per rimettermi la mia maglia sotto il suo sguardo attento.

"Ho bisogno di una doccia" gli dissi.

"Ti aspetto in camera tua" mi rispose.

"Vai pure a casa. Devi essere stanco"

"Quale parte del: 'non ti lascio piu' non hai capito?"

Non ti lascio piu' Jennifer lo giuro.

Una promessa cosi piena di importanza e aspettative. Ci vuole coraggio per poter dire una cosa del genere ma la sua promessa sembrava cosi vera.

In un certo senso,anche se non ci parlavamo o litigavamo,mi e' sempre stato accanto. Ma dopo questa promessa e' diverso,deve esserlo,non accetto piu' via vai dalla mia vita.

C'e' sempre stato perche' andiamo nella stessa scuola,i nostri genitori lavorano insieme e i miei amici sono i suoi.

Ma questa volta deve esserci in un'altro modo. Deve esserci nella mia vita. Deve essere un mio punto di riferimento e non una figura vagante.

Baci scoperti #Wattys2016Where stories live. Discover now