Capitolo 18

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13 Febbraio.

Josh's Pov

"Passami la birra" tendo la mano verso Alan che me la porge.

"Io non ci capisco niente!" esclama Drake.

Siamo nella stanza di Alan da ormai tutto il pomeriggio mentre proviamo a studiare qualcosa ma non c'e' verso.

Ci abbiamo messo mezz'ora solo per trovare i libri,non credevo di averne cosi tanti.

"Ma da quando in qua siamo iscritti a questo corso?" chiede Alan.

"Ah perche' quello e' un corso?" indica l'orario scolastico Drake "Io pensavo fosse un'ora buca e sono sempre andato in pausa"

Mi sbatto una mano sulla fronte e ricado sul letto esausto.

Sei all'ultimo anno dovresti darti una svegliata!

Diciamo che ci sono parecchie cose che mi hanno distratto ultimamente che dici?

"Non possiamo semplicemente chiamare Jennifer e farci aiutare?" domanda Drake.

"Credo stia dormendo,sono state settimane movimentate"

Alan e Drake annuiscono e tornano sui libri facendo finta di capirci qualcosa. Credo che il libro di Drake sia addiritura al contrario.

Mi passo una mano sul viso e mi rialzo mettendomi seduto. Il tempo non e' dei migliori oggi ma d'altronde e' un po di tempo che non fa che piovere fisso.

Il tempo non e' stato per niente d'aiuto,anzi,e' stato solo uno dei tanti fattori che ha contribuito a peggiorare queste settimane. Solamente da qualche giorno si riesce a respirare un'aria migliore.

Diciamo che le cose sono andate migliorando,ma non poteva essere altrimenti,visto che sono iniziate nel peggiore dei modi.

La sera in cui siamo usciti dall'ospedale e' stato l'apice dello sconforto. Credevo che ormai avevo capito tutto ma a quanto pare mi sbagliavo.

Non riuscivo a crederci quando ho scoperto che sia mio padre che mia madre erano gia' a conoscenza di tutto il mio passato. Ero sconvolto e persino Jennifer e' rimasta a bocca aperta per quasi tre minuti il giorno dopo.

Quando sono tornato a casa le parole di Clark e Leo rimbombavano nella mia testa sempre piu' ad alta voce. Non avevo forze,ero stanco e al limite della sopportazione,ma dovevo assolutamente parlare con i miei genitori prima che iniziasse il processo.

Stavo quasi per farlo prima che mio padre mandasse Chloe e Meredith di sopra e ordinando a me di rimanere di sotto.

Mia madre non riusciva nemmeno a guardarmi negli occhi mentre mio padre sembrava agitato in un modo in cui non lo avevo mai visto.

Credevo che stessero per urlare,per chiedermi spiegazioni ma in realta' il discorso e' cominciato con: "Avremmo dovuto parlarne tempo fa non ora..."

Alla fine ho scoperto che Steven diceva la verita' e che mio padre aveva davvero fatto una soffiata su di loro.

"Eravamo cosi preoccupati per te Josh" mi disse mia madre sull'orlo delle lacrime.

Alla fine un giorno mio padre mi seguii e aveva scoperto dove andavo e cosa facevo. Aveva deciso di chiamare subito ma la polizia ma poi mia madre lo convinse ad aspettare un po',che provassi ad uscirne,perche' senno' ci sarei stato di mezzo anche io. Mio padre mi ha detto che non ha aspettato troppo tempo per fare la soffiata perche' vedeva una sorta di miglioramento in me,ero molto piu' spesso a casa e parlavo di piu',percio' ha deciso di agire.

Dalla sua dichiarazione ho potuto dedurre che il tutto fosse successo proprio nel periodo che avevo deciso di uscire dal brutto giro di Steven e gli altri.

Baci scoperti #Wattys2016Where stories live. Discover now