Capitolo 14

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Sguardo freddo. Postura dritta. Presa dalsa e mascella ferma. E' cosi che deve essere ed e' cosi che mi sto mostrando in questo momento.

La realta'?

Mano nascosta che trema. Labbra secche. Testa pesante e respiro irregolare.

Non venivo qui da cosi tanto tempo e se devo essere del tutto sincera,non avevo intenzione di venirci.

La strada degli artisti era l'unica tappa che avevo in mente per Josh ma poi stamattina ho cambiato idea. Ieri notte ho provato qualcosa che va oltre cio' che pensavo ma il mio pensiero quando ci siamo addormentati? Il mattino seguente non lo trovo nel mio letto.

Nei primi tempo,sentivo spesso Drake dire frasi del tipo: 'Dovresti ricordarti i loro nomi dopo averle fatte venire' oppure 'Prima o poi ti slogherai una caviglia a forza di scappare il giorno seguente'.

Per cui,anche se stare racchiusa nel suo braccio rassicurante mi faceva stare bene,non ero davvero convinta.

La mia diffidenza purtroppo non e' cosi cambiata ma stamattina mi sono dovuta ricredere. Josh era ancora li. Nel mio letto. Con un braccio avvolto su di me.

Una parte di me diceva che era ovvio che sarebbe rimasto,che le cose ora sono diverse.

L'altra parte invece era sorpresa perche' nella mia vita in pochi rimanevano.

Ora sono qui,davanti al portone della mia vecchia casa,in questo vecchio e malridotto giardino.

"Rimango" sento dire da Josh.

Finche' lui rimane io non scappo. Ormai non scappo piu'. Se c'e' una cosa che ho imparato nella mia vita e' che i problemi corrono velocissimo e se scappi da loro,ti raggiungeranno sempre.

"Andiamo" dico sicura.

Metto la chiave nella toppa arruginita e ci metto un po prima di aprirla. Vorrei trattenere il respiro ed andare in apnea ma Josh capirebbe quanto io sia impaurita e confusa.

Mettiamo un piede dentro e una raffica violenta di ricordi mi travolge. E' cosi diversa ma anche cosi uguale.

La disposizione degli oggetti e' la stessa ma l'atmosfera? Cosi diversa.

Josh tossisce e toglie la mano dalla mia per portarla davanti alla bocca.

"Si lo so e' impolverato"

"Impolverato e' dire poco" tossisce.

"Ho detto che non ha venduto la casa mica che aveva assunto qualcuno per mantenerla"

"E io che mi aspettavo un tappetto rosso che mi accoglieva all'entrata" cerca di sdrammatizzare.

Comincio a camminare e ad ogni passo mi sembra di affondare sempre di piu'. Il divano blu ad L ora e' molto piu' sbiadito,come tutto il resto delle cose. Non c'e' piu' quell'odore invitante che si cospargeva per tutta la casa o i colori vivavi che la contornavano.

Mi siedo sul divano e una polverina si alza attorno a me,facendomi starnutire. Josh si guarda attorno attento,come se volesse percepire ogni minimo particolare. E' attento,cauto e osserva persino gli angoli dei muri.

"Io non volevo uccidermi" rivelo.

"C-cosa?"

L'ho vista la sua faccia sconvolta prima. C'era quasi terrore nei suoi occhi ma mi ha fraintesa davvero.

"Io quel giorno non volevo uccidermi davvero. Semplicemente non avevo ancora realizzato"

"Non avevi realizzato che tua madre era morta?" si siede accanto a me.

Baci scoperti #Wattys2016Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum