Il matrimonio

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I ragazzi erano talmente felici che corsero ad abbracciare i rispettivi genitori, prendendoli letteralmente alla sprovvista. 

"Papà" chiese Percy "senti io e Annabeth ne abbiamo parlato e vorremmo che tu celebrassi il nostro matrimonio, se per te va bene." Il dio guardò i presenti e accettò con un sorriso, sentendosi lusingato. Un'ora dopo fu tutto pronto. Avevano deciso di celebrare il matrimonio sulla spiaggia: Dionisio aveva fatto apparire delle sedie e un altare contornato di rose bianche (sotto minaccia di Atena e Poseidone), Chirone aveva avvisato le arpie della cucina di preparare il pranzo, anche se non ne furono contente, i ragazzi di Apollo fecero comparire degli strumenti musicali e suonarono la marcia nuziale. Percy e Poseidone avevano preso posto all'altare con Jason, il testimone di Percy, aspettando l'arrivo della sposa. Quando si sentì la marcia nuziale tutti i presenti si voltarono per vedere l'entrata di Annabeth, accompagnata dal padre all'altare, con Piper al seguito come sua testimone; arrivata all'altare sorrise a Percy e si inchinò al dio del mare. Poseidone le rispose con un inchino del capo, poi batté il suo tridente a terra e tutti si ammutolirono.

 "Benvenuti! Siamo oggi qui riuniti per celebrare l'unione di Annabeth Chase, figlia di Atena e mio figlio, Perseus Jackson. Se qualcuno dei presenti è contrario all'unione di questi due giovani parli ora o taccia per sempre!" Le parole del dio furono seguite da un lungo silenzio, in cui tutti si guardavano, chiedendosi se qualcuno avrebbe obiettato. Visto che nessuno disse nulla Poseidone riprese. 

"Questo è un giorno speciale perché oggi le vostre famiglie diventeranno una sola" Detto questo batté il tridente a terra e dal mare affluirono due anelli che si posarono sulla mano di Poseidone: erano due fedi in oro bianco con scritti in greco antico e i nomi degli sposi. Prese la fede con scritto "Perseus" e la pose al figlio. Percy la prese, si voltò verso Annabeth.

 "Io, Perseus Jackson, figlio di Poseidone, do a te, Annabeth Chase, questo anello simbolo della mia fedeltà e del mio amore nei tuoi confronti. Giuro di rimanerti fedele in salute e in malattia, in ricchezza e povertà finché morte non ci separi" Detto questo mise la fede al dito di Annabeth; la ragazza prese l'altro anello e disse

 "Io, Annabeth Chase, figlia di Atena, do a te, Perseus Jackson, questo anello simbolo della mia fedeltà e del mio amore nei tuoi confronti. Giuro di rimanerti fedele in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non ci separi" Detto questo mise l'anello a Percy e si voltarono verso Poseidone. 

"In qualità di dio del mare vi nomino marito e moglie! Puoi baciare la sposa!" Detto questo la folla proruppe in un fragoroso applauso; le ragazze e le madri degli sposi si asciugarono gli occhi e sorrisero felici e tutti si alzarono per congratularsi con gli sposi. Alcuni minuti dopo si spostarono al padiglione della mensa per il pranzo: quel giorno Chirone aveva dato il permesso ai ragazzi di sedersi sui tavoli che volevano, ma solo per quella volta. Al tavolo principale erano sedute le famiglie con Dionisio, Atena e Poseidone con Chirone in piedi accanto al tavolo, vicino a Paul, che non la smetteva di fare domande al vecchio centauro, e i due sposi in centro; gli altri ragazzi si erano sistemati nei vari tavoli e i ragazzi di Apollo alternavano la musica al mangiare tra una portata e l'altra. Ad ogni intervallo tutti si alzavano a ballare nel prato sulle note dei ragazzi di Apollo che si alternavano da lente e delicate a veloci e movimentate. Ai balli partecipavano anche Atena con il signor Chase e Poseidone con Sally. Percy e Annabeth ballavano ad ogni canzone al centro della pista con gli occhi – grigi e verdi – che scintillavano di felicità e si sentivano i padroni di quella fantastica festa.

L'amore troverà la via (solangelo) SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora