Babysitter per un giorno (parte 2)

631 72 14
                                    

I due semidei, i quali si erano addormentati uno accanto all'altro sul divano, vennero svegliati dai bambini che piangevano disperati. Will e Nico sobbalzarono, spaventati, e si precipitarono dai gemellini, prendendoli in braccio e cullandoli.

"Shh, va tutto bene" disse Will dolcemente, cullando il piccolo Luke fino a quando non smise di piangere. Nico cullò la piccola Diana fino a quando non si fu calmata e, infine, i due semidei pensarono che i due piccoli volessero giocare. Will tirò fuori alcuni giocattoli dalla borsa azzurra e li mise sul tappeto, mentre Nico posava i gemellini per terra in mezzo ai giocattoli. I piccoli giocarono a lungo insieme a Will, che si divertì un mondo, mentre Nico li osservava divertito.

Il figlio di Ade, vedendo il fidanzato così felice, immaginò che sarebbe stato felicissimo di avere un bambino e in effetti Nico lo vedeva bene in quel ruolo. Will ci sapeva veramente fare coi bambini e, in ospedale, andava spesso a fare il clown nel reparto pediatrico, tirando su di morale i bambini ricoverati. Il figlio di Ade era andato un paio di volte nel reparto pediatrico e aveva visto come quei bambini erano tristi ma, quando Will entrava nella stanza, i volti dei piccoli pazienti si illuminavano e il loro sorriso ritornava. Il figlio di Apollo aveva sempre amato i bambini e, grazie al suo carattere solare e giocoso, riusciva a farsi amare a sua volta da loro, anche se alcune volte era più infantile di loro, ma Nico se ne era innamorato anche per quello.

Nico aveva paura che, dopo le nozze, Will gli avrebbe chiesto di adottare un bambino. Non è che Nico odiasse i bambini, anzi gli piacevano, ma non se la sentiva di diventare padre, crescere un bambino loro. Ebbene sì il grande Nico di Angelo, il figlio di Ade, aveva paura di diventare padre. Aveva paura di non riuscire a dare abbastanza affetto al bambino, di essere un padre poco presente, di fare la parte del "genitore cattivo" e di solito quello più odiato dai bambini.

"Nico!" la voce di Will riscosse il figlio di Ade dai suoi pensieri. Nico sbatté le palpebre e vide Will che stringeva i bambini tra le braccia a debita distanza da lui. In un primo momento non riuscì a capirne il motivo ma, abbassando lo sguardo, notò delle ombre nere fuoriuscire da lui. Nico si affrettò a richiamare le ombre e, con un rapido gesto della mano, farle scomparire.

"Mi dispiace" mormorò mortificato il figlio di Ade, osservando Will e i piccoli. Il figlio di Apollo rimise a terra i gemellini e si sedette di fianco a Nico sul divano, stringendogli una mano tra le sue.

"C'è qualcosa che non va?" domandò Will, osservando preoccupato il figlio di Ade.

"No, sto bene, grazie" rispose Nico, evitando però lo sguardo di Will. Il figlio di Apollo lo osservò attentamente, non convinto da quella risposta, e fece voltare delicatamente il volto del figlio di Ade, posando una mano sulla guancia di Nico.

"Sai che puoi parlarmi di qualunque cosa, vero? Se c'è qualcosa che non va puoi dirmelo..."

Nico sorrise e posò una mano su quella di Will "Non preoccuparti Will, sto bene. Sul serio"

Will sorrise a sua volta e strinse il figlio di Ade un grosso abbraccio. Nessuno seppe per quanto rimasero abbracciati ma furono costretti a staccarsi quando sentirono un odore decisamente poco gradevole.

"Cos'è questa puzza?" domandò Nico, storcendo il naso. Will scosse le spalle e, insieme a Nico, si voltò ad osservare i due neonati che giocavano, capendo l'origine di quell'odore nauseabondo.

"Oh no, ti prego dimmi che non è ciò che penso che sia!" disse Nico tappandosi il naso.

"Ho paura di sì, invece" rispose Will, tappandosi a sua volta il naso, recuperando un paio di pannolini dalla borsa azzurra e prendendo Diana in braccio, dirigendosi verso il bagno. Nico prese in braccio Luke, tenendolo il più lontano possibile da sé, e raggiunse Will in bagno. Dopo un'ora Nico e Will uscirono dal bagno con una faccia verdognola tenendo in braccio i gemellini, mentre con una mano tenevano un pannolino sporco ciascuno.

"La cosa più disgustosa che abbia mai fatto in tutta la mia vita!" esclamò Nico, buttando via il pannolino, lasciando Luke a giocare sul tappeto, mentre correva in bagno a lavare le mani.

"Concordo" rispose Will, affiancando Nico in bagno e lavando anche lui le mani.

Quando finirono di lavarsi le mani erano ormai le quattro del pomeriggio e, a quanto diceva la lista di Annabeth, i piccoli dovevano fare la merenda e, verso le cinque dovevano fare il bagnetto. Nico e Will prepararono i biberon per i gemelli e li diedero ai bambini, che bevvero tutto, affamati. Dopo che ebbero fatto il ruttino i piccoli ritornarono a giocare fino a quando, mezz'ora dopo, Nico e Will non li portarono nuovamente in bagno per fargli fare il bagnetto. I due semidei decisero di lavare i bambini nel bagno della loro stanza, essendo più grande dell'altro. Nico riempì la vasca con molta schiuma e piccoli giocattoli di gomma e, insieme a Will, cominciò a lavare i bambini. Luke e Diana si divertirono un mondo a sguazzare nella vasca da bagno, schizzandosi a vicenda e schizzando anche Nico e Will. Dopo un quarto d'ora i piccoli uscirono dalla vasca e i due semidei li asciugarono per bene, mettendoli poi sul letto per vestirli.

"Ecco fatto, piccola" sorrise Will alla piccola Diana, che aveva appena finito di vestire "Senti Nico, tu finisci di vestire Luke, io vado a risistemare la sala, Annabeth arriverà tra poco"

Nico annuì e Will andò in sala e raccolse tutti i giochini sparpagliati sul tappeto, risistemò la borsa azzurra e il passeggino. Quando Will ebbe finito erano le sei meno cinque e decise di andare a vedere se Nico era riuscito a finire di vestire Luke. Quando Will arrivò nella loro camera da letto sorrise, pensando che una scena più dolce di quella non ci potesse essere.

Alle sei in punto il campanello suonò e Will andò ad aprire, sorridendo ad Annabeth.

"Ciao Annabeth. Prego, entra pure" disse Will, facendosi da parte per farla entrare.

"Ciao Will. Allora, com'è andata con le piccole pesti?" domandò sorridendo la figlia di Atena.

"Beh, ce la siamo cavata...anche se né io né Nico cambieremo più un pannolino in tutta la nostra vita" rispose Will, rabbrividendo al pensiero.

Annabeth rise "Sì, posso capire. A proposito dov'è Nico?"

"Vieni con me, ma fa piano" disse Will, conducendo Annabeth nella sua camera da letto. La figlia di Atena sorrise, portandosi una mano alla bocca.

Sul letto matrimoniale Nico si era addormentato, stremato dalle fatiche del pomeriggio, con i due gemellini che dormivano tranquilli, uno a sinistra e uno a destra, con la testolina appoggiata sul petto del figlio di Ade con il pollice in bocca, mentre Nico li stringeva tra le braccia con fare protettivo. Sì, quella era la scena più dolce che Will avesse mai visto.



N.A.


ciao a tutti! ecco un nuovo capitolo, spero he vi piaccia.

volevo avvisarvi, come ho già scritto nell'altra mia storia, che a causa di uno stage di tre settimane non so se riuscirò ad aggiornare ma prometto di farmi perdonare non appena finisce con dei capitoli extra. promesso!

volevo inoltre ringraziarvi per le 2.5k di visualizzazioni e per le stelline e i commenti. Grazie di cuore a tutti quelli che leggono la mia storia!!!!

vostra,

Poseidon1999


L'amore troverà la via (solangelo) SOSPESAWhere stories live. Discover now