Babysitter per un giorno (parte 1)

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Erano passati dieci mesi dalla proposta di matrimonio di Will a Nico e il figlio di Ade non riusciva ancora a credere che Will gli avesse veramente chiesto di sposarlo. Certe volte pensava che era un sogno, un bellissimo sogno, dal quale non avrebbe mai voluto svegliarsi. Nico si ritrovava spesso a sorridere quando ripensava a Will inginocchiato di fronte a lui, a tutto quello che aveva fatto per far sì che il figlio di Ade non potesse mai dimenticare la sua proposta e Nico doveva ammettere che era riuscito perfettamente nel suo intento.

Nico si voltò su un fianco e osservò il figlio di Apollo dormire, amava svegliarsi pochi minuti prima del fidanzato per poterlo osservare mentre dormiva e sapeva per certo che Will faceva lo stesso quando lui dormiva. I capelli biondi di Will erano sparsi sul cuscino, dando l'impressione che avesse un'aureola dorata sulla testa, leggere lentiggini punteggiavano le guance abbronzate del fidanzato. Will aveva l'abitudine di dormire a torso nudo, anche Nico, e il figlio di Ade si soffermava sempre a osservare i pettorali del fidanzato e i suoi addominali scolpiti. Nico si avvicinò di più a Will e appoggiò la testa sul petto caldo e accogliente del figlio di Apollo, respirando a fondo il profumo della sua pelle, un fresco profumo di arancia e limone, del quale Nico non se ne sarebbe mai saziato.

"Buongiorno" mormorò Will, con voce roca, sorridendo a Nico.

"Buongiorno dormiglione" rispose Nico, sorridendogli a sua volta.

"Che ore sono?" domandò Will, cingendo con un braccio la vita di Nico e tirandolo più vicino a sé.

"Le nove e mezzo" rispose il figlio di Ade, accoccolandosi meglio vicino al corpo caldo di Will, chiudendo gli occhi. Rimasero in quella posizione per interminabili minuti, godendosi la reciproca compagnia, fino a quando il telefono di Will non suonò.

"Pronto?" rispose Will, prendendo il telefono dal comodino. "Ciao...sì tutto bene grazie, voi? Sono contento...no perché? Capisco, ma non c'è nessun'altro disponibile? No...no...ok va bene, passa per le undici e mezza... Va bene ti aspettiamo, anche se a qualcuno non farà piacere... Ciao a dopo"

Will chiuse la chiamata e ripose il telefono sul comodino, per poi passarsi una mano sugli occhi e sospirare.

"Chi era?" domandò Nico, curioso.

"Annabeth" rispose Will, senza levare la mano dagli occhi.

"E cosa voleva?"

"Ecco...passerà da noi verso le undici e mezza per..." mormorò Will, evitando lo sguardo indagatore di Nico.

"Per...?" lo incoraggiò il figlio di Ade, impaziente.

"Per fare da babysitter ai gemelli" disse Will tutto d'un fiato, mentre Nico lo osservava a bocca aperta.

"COSA?" esplose il figlio di Ade osservando il fidanzato, sperando di aver sentito male.

"Non guardarmi così Nico. Non hai capito male, dovremmo badare a Luke e Diana" disse Will, scostando il figlio di Ade dal suo petto per poi alzarsi e dirigersi verso il bagno. Nico si ributtò sui cuscini, pensando che quella sarebbe stata una lunga giornata.

Alle undici e venti i due semidei si erano vestiti, avevano riordinato la casa e stavano aspettando l'arrivo della figlia di Atena e dei gemellini. Luke e Diana erano di due gemelli di un mese di Annabeth e Percy. Will li conosceva particolarmente bene dato che era stato lui ad assistere al parto della figlia di Atena, anche se era rimasto non era rimasto shockato come al primo parto che aveva affrontato, ovvero quello del figlio del coach Hedge durante la guerra contro Gea. Will rabbrividì al pensiero e nuovi brividi sopraggiunsero quando gli venne in mente che anche Hazel, Piper e Calipso erano in dolce attesa: la prima di un mese, la seconda di quattro mentre la terza di due mesi. Il figlio di Apollo pregò ogni singolo dio dell'Olimpo che le tre donne non chiedessero a lui di far nascere i loro figli.

Il suono del campanello riscosse il figlio di Apollo dai suoi pensieri ed andò ad aprire la porta, facendo entrare Annabeth con un passeggino doppio e una voluminosa borsa azzurra a tracolla. In quegli anni la figlia di Atena era diventata una bellissima donna, alta, i lunghi capelli biondi raccolti in un'alta coda e gli occhi grigi tempestosi avevano assunto una particolare tonalità argentea.

"Nico, Will che bello rivedervi!" disse Annabeth abbracciando i due semidei.

"Anche noi siamo felici di rivederti" rispose Will rispondendo all'abbraccio, sorridendo all'amica "E questi devono essere Luke e Diana" disse rivolgendosi ai due neonati nel passeggino.

Will e Nico si avvicinarono al passeggino e osservarono i due bambini: Luke, con indosso una tutina azzurra, aveva i capelli neri di Percy e gli occhi grigi e intelligenti di Annabeth, Diana, con indosso una tutina rosa, aveva i capelli biondi della figlia di Atena mentre i stupefacenti occhi verde-mare del figlio di Poseidone. I gemellini osservarono Nico e Will con interesse, scrutandoli da cima a fondo, da bravi discendenti di una figlia di Atena. La piccola Diana osservava Nico con particolare interesse e tese le braccine per farsi prendere in braccio da lui. Il figlio di Ade la prese in braccio, maneggiandola come se fosse una statuetta di cristallo, e la piccola gli prese nelle manine paffute alcune ciocche di capelli, cominciando a tirarle per gioco, ridendo felice.

"Ahi!" esclamò Nico, cercando di tenere la testa il più lontano possibile dalle manine di Diana. Will rise e prese in braccio Luke, che si muoveva agitato vedendo la sorella tra le braccia del fidanzato.

"Le piaci Nico. Hai una nuova ammiratrice" sorrise Annabeth, osservando la figlia.

"Ne sono felice, ma se non mi tira i capelli mi fa un favore!" disse Nico, facendo una smorfia di dolore ad una nuova tirata di capelli da parte della neonata.

"Fino a quando dobbiamo curarli?" disse Will, cercando di non ridere.

"Verrò a riprenderli per le sei. Nella borsa ci sono alcune cose che potrebbero servirvi e una lista delle cose che dovete fare. Cercate di rispettare tutti i punti, mi raccomando" disse Annabeth, tirando fuori dalla borsa azzurra un foglio e porgendolo a Will.

"D'accordo. C'è qualcos'altro che dobbiamo sapere?" domandò il figlio di Apollo.

"No, non credo... beh state attenti perché stanno cominciando a scoprire i loro poteri, specialmente quelli di Percy" rispose Annabeth.

"I poteri di Percy? vuoi dire che sanno controllare l'acqua?" disse Nico, stupito.

"Sì, state attenti. Penso che sia veramente tutto. Ci vediamo alle sei" rispose la figlia di Atena, salutando i gemelli e uscendo di casa.

"Il primo punto della lista è la pappa" disse Will, leggendo il foglio che gli aveva dato Annabeth "C'è scritto che nella borsa ci sono degli omogeneizzati per i piccoli"

Will fugò nella borsa azzurra e tirò fuori un paio di omogeneizzati e andò in cucina, seguito da Nico. Il figlio di Apollo lavò le manine di Luke, recuperò un paio di cucchiai, si sedette a tavola, facendo sedere il neonato sulle sue ginocchia. Nico lavò le manine di Diana ma, prima che avesse il tempo di chiudere il rubinetto, la bambina batté le mani e uno schizzo d'acqua bagnò il figlio di Ade, mentre la neonata rideva felice.

"Non dire niente" sibilò Nico a Will mentre si asciugava la faccia e si sedette di fronte al fidanzato, che si stava sforzando di non ridere. Dare da mangiare ai gemelli non si rivelò un'impresa particolarmente facile visto che le due piccole pesti, dopo i primi bocconi, cominciarono a spargere l'omogeneizzato da tutte le parti, imbrattando mezza cucina e i due poveri semidei. Alla fine Nico e Will rinunciarono a dare da mangiare ai piccoli e, dopo aver fatto fare loro il ruttino, li misero nel passeggino per il pisolino. Dopo che i gemellini si furono addormentati i due semidei ripulirono tutta la cucina, mangiarono qualcosa e si fecero entrambi una doccia per ripulirsi dall'omogeneizzato che le due pesti gli avevano tirato addosso.

"Sono distrutto" disse Nico, sedendosi sul divano e chiudendo gli occhi.

"Se sei stanco ora come ti sentirai a fine giornata?" domandò Will, sedendosi accanto al figlio di Ade.

"Non lo voglio sapere, ma sarà una lunghissima giornata e questo è solo l'inizio" mormorò Nico mentre Will rideva, accoccolandosi vicino al figlio di Ade per godersi quelle poche ore di riposo prima che i gemelli si sveglino.


L'amore troverà la via (solangelo) SOSPESAWhere stories live. Discover now