"Lo voglio" (parte 1)

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Era un'afosa giornata di maggio, precisamente il 16 maggio, quando Nico e Will avevano deciso di sposarsi. Come Percy ed Annabeth, avevano deciso di sposarsi sulla spiaggia. Tutto era pronto, Chirone avrebbe celebrato il matrimonio, tutti i semidei stavano preparando le ultime cose prima della cerimonia ed erano tutti su di giri per l'imminente matrimonio. Il cielo era di uno splendido azzurro "non ti scordar di me" senza nuvole e il sole sembrava più luminoso che mai. Un delicato ed inebriante profumo di orchidea e giglio aleggiava sul campo, proveniente da alcune composizioni floreali di Calipso, simili a quella che aveva preparato per la proposta di matrimonio di Will a Nico.

Insomma tutto era semplicemente perfetto, tutto e tutti erano pronti per il lieto evento che di lì a poco si sarebbe compiuto...beh, tutti tranne uno.

"Nico per l'amor di Zeus, stai fermo!" lo sgridò Hazel che cercava, per la quinta volta di fargli il nodo della cravatta.

"Non ci riesco, è più forte di me" disse Nico, esasperato, mentre faceva girare intorno al dito l'anello d'argento col teschio, cercando di placare l'ansia che lo attanagliava.

"Fatto, siano ringraziati gli dei!" sbuffò Hazel riuscendo finalmente ad annodare la cravatta al collo del fratello e risistemandogli il colletto della camicia.

"Grazie Haz" rispose Nico osservando la sorella.

Lei gli sorrise e gli diede un piccolo buffetto sulla guancia "Non c'è di che fratellone"

Nico sorrise leggermente e si sistemò i gemelli d'argento della camicia. Quel giorno il figlio di Ade era impeccabile: indossava un completo nero, una camicia nera gli fasciava il petto muscoloso e come ultimo la cravatta nera che Hazel era riuscita ad annodagli al collo. Will aveva cercato in tutti i modi di far indossare a Nico uno smoking di colore differente dal nero, magari bianco, ma il figlio di Ade, affiancato dalla figlia di Plutone, si era categoricamente rifiutato e a Will non era rimasto che accettare la decisione del fidanzato.

"Nico, tranquillo. Andrà tutto bene" disse Hazel, cercando di tranquillizzare il fratello. La figlia di Plutone recuperò la giacca nera del fratello e lo aiutò ad indossarla.

"Non ce la faccio. Ho paura di fare una figuraccia e sono maledettamente scomodo e impacciato con questo vestito addosso" borbottò Nico, abbottonandosi la giacca "Non è che posso mettere i jeans e una canotta? Con questo caldo farebbero comodo!"

"Assolutamente no! Ti immagini la faccia di Will se ti vedesse arrivare in jeans e canotta? Come minimo gli verrebbe un infarto!" scoppiò a ridere Hazel, contagiando anche Nico "E poi stai benissimo con questo completo nero"

Nico non disse nulla ma si guardò allo specchio e dovette constatare che sua sorella aveva ragione, stava davvero bene, ma non si sentiva a suo agio con addosso quei vestiti. Non vedeva l'ora di poterli togliere, dato che con quel caldo soffocante non erano esattamente i vestiti adatti da indossare.

"Anche tu sei molto bella Hazel" disse il figlio di Ade dopo qualche minuto. Hazel indossava un grazioso abito verde prato senza spalline e sulle spalle un leggero foulard del medesimo colore. La collana di diamante che Ade gli aveva dato al suo matrimonio scintillava sul suo collo.

"Ti ringrazio" rispose Hazel, finendo di sistemagli un fazzoletto nero nel taschino della giacca.

Bussarono alla porta.

Nico aggrottò la fronte e andò ad aprire la porta e pochi secondi dopo fu stretto in un abbraccio spacca-costole, sentendosi sollevare di una decina di centimetri.

"Jason...mettimi giù...non respiro..." disse Nico, stretto tra le braccia del figlio di Giove. Jason rimise a terra Nico, che boccheggiò per riprendere fiato.

"Jason! Così gli rovini l'abito!" lo rimproverò Hazel, andando a lisciare le pieghe sul vestito del fratello.

"Scusa Haz" disse Jason, entrando insieme a Piper, Annabeth, Percy "volevo solo salutare lo sposo e strapazzarlo un po' visto che non mi ha scelto come suo testimone" concluse Jason, mettendo un finto broncio.

"Scusa amico, volevo sceglierti ma Hazel mi ha costr... cioè chiesto gentilmente se poteva essere lei il mio testimone" disse Nico, correggendosi a metà frase a causa di un'occhiata furente da parte della sorella.

"Nico, per gli dei, ha delle occhiaie da far paura!" esclamò Piper osservando il volto del figlio di Ade con aria critica.

"Sì in effetti non ho dormito molto" rispose evasivo Nico, cercando di allontanarsi il più possibile dalla figlia di Afrodite.

"Non preoccuparti, ci penso io. Fortunatamente abbiamo ancora un po' di tempo prima dell'inizio del matrimonio" rispose Piper, frugando nella borsetta alla ricerca del fard "siediti Nico"

"Cosa?! Scordatelo che io mi faccia truccare!" protestò Nico incrociando le braccia al petto.

"Ragazzi" disse Piper rivolta a Jason, Annabeth, Percy e Hazel "tenetelo fermo"

In men che non si dica i quattro semidei fecero sedere Nico sul divano e gli bloccarono qualunque tentativo di fuga, mentre Piper gli applicava il fard sul viso.

"Ecco fatto! Splendido!" disse Piper felice, mentre i quattro semidei smisero di placcare Nico. Il figlio di Ade la fulminò con gli occhi.

"Ti sei divertita?"

"Non sai quanto" rispose Piper con un sorriso ancora più ampio, mentre gli altri ridacchiavano.

"Finitela di ridere! E voi due" Nico si rivolse a Percy e Jason "grazie per avermi difeso!" concluse tirando uno scappellotto sia al figlio di Poseidone che al figlio di Giove, i quali non smisero di ridacchiare.

Qualcuno si schiarì la voce e quando tutti si voltarono Nico desiderò sprofondare.

"Padre! Che ci fate qui?" domandò Nico incredulo.

"Beh, mi sembra ovvio. Devo accompagnarti all'altare" rispose il dio con calma, con un leggero sorriso che gli increspava le labbra.

"Ti prego dimmi che non hai visto tutta la scena" disse Nico, con tono implorante.

"Invece l'ho vista e devo fare i complimenti ai tuoi amici, sono stati veramente bravi" disse Ade con un sorriso più ampio. Nico strinse i pugni e si trattenne dal rispondere a tono.

"Penso che sia ora di andare. La cerimonia comincerà a momenti" disse nuovamente il dio.

"Lo penso anch'io. Meglio andare o non mi ritengo responsabile di ciò che potrei fare a questi qui" borbottò Nico, uscendo dalla stanza, seguito dai suoi amici e da suo padre che scoppiarono in una sonora risata.


L'amore troverà la via (solangelo) SOSPESAWhere stories live. Discover now