"Lo voglio" (parte 2)

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Will finii di farsi il noto alla cravatta e si osservò allo specchio con sguardo critico, cercando di trovare qualche piccola imperfezione nel completo blu notte che indossava, ma non ne trovò alcuna, così sorrise soddisfatto.

"Sei bellissimo, Will" disse Zoey, la sorella di Will, mentre gli sistemava il colletto della camicia.

Zoey adesso era una splendida ragazza di diciotto anni, i lunghi capelli castano chiaro le scendevano fin quasi alla vita in morbide onde mentre gli occhi, verde prato, erano messi in evidenza da dalla matita nera che le contornava gli occhi. Indossava un semplice vestito azzurro cielo lungo fino alle ginocchia e un decoltè dello stesso colore.

"Zoey ha ragione. Stai molto bene, fratellone" disse a sua volta James, il gemello di Zoey.

Anche James era diventato uno splendido diciottenne, alto e muscoloso, con i capelli castano chiaro tagliati corti e dagli occhi verdi scintillanti. Quel giorno indossava un classico smoking nero con la camicia bianca e la cravatta nera. Sarebbe stato il testimone di Will.

"Grazie ragazzi" sorrise il figlio di Apollo ai gemelli, mentre si sistemava i capelli con le mani.

In quegli anni, i suoi capelli, erano diventati più lunghi e gli arrivavano quasi alle spalle. Avrebbe dovuto tagliarli, ma inventava tutte le volte una scusa per non andare dal parrucchiere, nonostante le innumerevoli insistenze di sua madre.

"Agitato?" gli chiese Zoey, mentre gli metteva i gemelli ai polsini della camicia.

"Un po' sì" rispose Will, facendo un piccolo sorriso alla sorella.

"Vedrai che andrà tutto bene" gli disse James, sedendosi sul divano e osservando l'ora "Allora, hai ancora dieci minuti da uomo libero. Vuoi dire o fare qualcosa?"

"Sì, andare da Nico per accertarmi che non si presenti in canottiera" rispose Will. Se conosceva un minimo il fidanzato sapeva che avrebbe tanto voluto fare a meno dello smoking, indossando abiti più leggeri. Will sperò che Hazel riuscisse a fagli cambiare idea.

"Mi spiace, non si può fare. Gli sposi non si devono vedere prima della cerimonia. Porta male" rispose Zoey, con fare professionale.

Bussarono alla porta.

"Vado io" disse James, andando ad aprire la porta. Nella stanza entrarono Arya e Mike.

"Will" lo chiamò Arya.

"Mamma, papà, che ci fate qui? Pensavo che foste già in spiaggia" disse Will, osservandoli stranito.

"Volevamo fare un saluto allo sposo prima del matrimonio" rispose con semplicità Arya, abbracciando il figlio insieme al marito.

"Grazie. Avete visto Nico per caso?" domandò il figlio di Apollo, sciogliendosi dall'abbraccio.

"Sì, lo abbiamo intravisto. Penso che quella tua amica, figlia di Afrodite, lo abbia truccato e diciamo che non ne è stato molto contento" disse Mike, pensieroso "Dopo che ha finito di truccarlo, Nico si è alzato e si è trovato di fronte Ade. Penso che suo padre abbia visto tutta la scena, visto che rideva insieme ai tuoi amici. Nico invece sembrava avesse voglia di uccidere qualcuno"

Will scoppiò a ridere, cercando di immaginare la scena in cui Nico veniva immobilizzato da Piper e poi veniva truccato. Avrebbe voluto vedere la scena!

"Nico odia essere truccato. Penso che si vendicherà su Piper molto presto" disse Will, cercando di smettere di ridere "E Apollo? Lo avete visto?"

"No, non lo abbiamo ancora visto" disse Arya "sono sicura che arriverà a momenti"

"Lo spero" borbottò Will, guardando l'ora. Mancavano cinque minuti all'inizio della cerimonia.

Improvvisamente bussarono di nuovo alla porta e, quando James aprì, si trovarono di fronte Apollo...in versione diciassettenne.

"Padre, ditemi che state scherzando!" sbottò Will, fulminando il dio del sole.

"Che c'è? Non ti piace il vestito?" domandò Apollo, confuso, osservando lo smoking nero con bordature dorate.

"No, non è per il vestito" disse Will, cercando di rimanere calmo mentre gli altri cercavano di trattenere le risate.

"E allora per cosa?" domandò nuovamente il dio, non capendo il motivo per cui il figlio si fosse arrabbiato così tanto.

"E me lo chiedete anche?! Avete le sembianze di un ragazzo di diciassette anni! Non potete accompagnarmi all'altare con quell'aspetto, non sembrate mio padre ma mio fratello" disse Will, indicando lo specchio così che il padre potesse vedersi. Apollo si avvicinò allo specchio e si osservò.

"Ops, che sbadato! Me ne ero dimenticato! Scusami, ma non preoccuparti. Sistemerò tutto" disse il dio, battendosi una mano sulla fronte. Con uno schiocco di dita Apollo divenne un uomo sulla quarantina, con capelli biondi tagliati corti, occhi azzurri e un sorriso smagliante.

"Va meglio così?"

"Decisamente. Andiamo manca poco" borbottò Will, avviandosi alla porta mentre gli altri ridevano al vedere la sua faccia.

Sarebbe stata una lunga giornata, ed era solo l'inizio.

L'amore troverà la via (solangelo) SOSPESAWhere stories live. Discover now