Capitolo XVII

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" Ritorno A Casa
&
La Prescelta "

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Alexander strattonò per un braccio Kate, che cercò di liberarsi dalla forte stretta senza però riuscirci. Sul viso del giovane si aprì uno strano sorriso quando, uscito dalla struttura, vide in lontananza sei figure, tre umane e tre in versione animale.
Posizionò Kate davanti a sé e le passò un braccio intorno al collo, facendola agitare.
-Stai buona, non vorrei che ti facessi male.- le sussurrò delicatamente ad un orecchio, ricevendo un profondo ringhio da uno dei nuovi arrivati che lo fece scoppiare a ridere di gusto.
-Oh ma guarda guarda chi è tornato a farci visita. Salve Morgan, Beta del branco delle Terre dell'Est.- esclamò Il Leone, sorridendo come un bambino la sera di Natale.
-Certo che non sei proprio cambiato, ma d'altronde cosa ci si può aspettare da uno come te?- James fece un passo avanti, lanciandogli uno sguardo sfrontato.
-Ouch. Sempre la lingua tagliente vero, giovane Evans?- Alexander strinse la sua prese su Kate, che spalancò gli occhi spaventata.
-Lasciala andare, non è lei che vuoi.- gridò Amanda, avanzando verso di lui anche se suo fratello la bloccò per un braccio.
-Mia dolce Amanda, certo che sei tu quella che voglio, purtroppo però l'unico modo per averti davanti a me è attraverso dei sotterfugi che spesso feriscono le persone a cui vuoi bene.- la guardò intensamente, avvicinandosi lentamente al viso di Kate, che si irrigidì. Quando lui passò il naso nell'incavo del suo collo, la ragazza chiuse gli occhi, stringendo più che poté le palpebre.
-Non ti senti mai in colpa? Pensandoci, la causa della sofferenza dei tuoi cari sei tu. Non è forse vero Kate?- chiese dolcemente Alex, ghignando.
Il lupo che in forma umana era Luke, si avvicinò alla mora e le diede un piccolo colpetto con il muso per attirare la sua attenzione. Amy guardò la bestia e poté sentire il suo amore avvolgerla come un caldo abbraccio, e ciò servì a non farla crollare.
-Senti un po', figlio di puttana. Inizio veramente a rompermi i coglioni.- affermò con rabbia Zack, mostrandogli i denti che stavano iniziando a mutare in zanne. La più giovane si avvicinò al Beta e gli poggiò una mano sulla spalla, inondandolo con il suo potere.
-Calmati, ti sta solo provocando.- spiegò lei, lanciando uno sguardo assassino verso King, che continuava a ghignare nella loro direzione.
-Che brava, vedo che hai scoperto le tue abilità e che hai già imparato ad usarle. Davvero, davvero molto brava.- affermò Alexander, facendole un occhiolino. -Purtroppo però non penso che ti serviranno, in questo momento.- concluse, alzando il braccio libero.
Amanda assunse la posizione di difesa, così che fecero anche James e Zack, e si guardarono intorno notando così una decina di lupi che li circondava.
-Adesso.- ordinò King, dando inizio al caos.
Pur essendo in meno rispetto al nemico, Amy ed il suo gruppo se la cavarono alla grande. Durante il combattimento però, la piccola degli Evans notò Alexander me tre portava via una Kate in lacrime. Lanciò un'occhiata a Luke e facendogli un cenno, corse verso la loro direzione.
Li seguì fino ad una specie di radura.
-Fermati! Lasciala andare!- gridò la mora, facendo voltare i due ragazzi.
Alex sorrise e spinse da una parte Kate, che ormai senza forze non riuscì a tirarsi su.
-Finalmente siamo io e te, mia dolce Amy.- la sua voce fece rabbrividire la giovane, che fece finta di nulla e che si preparò ad attaccare.
-Che cosa vuoi da me? Perché io?-
-Oh carissima, perché non tu?- le sorrise, avanzando lentamente verso di lei. La calma dei suoi gesti la misero ancora di più in allerta, tanto da usare i suoi poteri per analizzare le sue emozioni.
-Pensi che sia così stupido da non rendermi conto che stai usando i tuoi poteri si di me?-
Amanda lo osservò finché a dividerlo non furono che pochi e semplici metri.
"Devo stare attenta, se anche vede un nervo scoperto lo sfrutterà à suo piacimento." Pensò la mora, studiando i suoi movimenti.
-Da quanto tempo?- mormorò il ragazzo, facendo scontrare i loro sguardi. Alex continuò ad avvicinarsi, fino a quando non fu di fronte ad Amy. Allungò una mano e la posò su una sua guancia, ma la più piccola si allontanò velocemente.
-Non mi devi toccare. Mi fai schifo.- affermò con sicurezza, dando un colpo alla sua mano e allontanandosi di un passo da lui.
King la guardò con rabbia e la prese per un braccio, girandola verso di sé facendola scontrare con il suo petto.
-Non farmi incazzare.-
-E tu lasciami.- rispose lei a tono.
-Vedo che hai imparato a rispondere, ma non so quanto ti convenga farlo con me, piccola.-

The Daughter Of The AlphaTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang