2.

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Arrivata a casa chiamai Ginevra e le raccontai tutto e lei mi disse che si era messa con Marcus, mi dicono che i ragazzi vanno di fretta. Ero molto contenta per lei. Dopo pranzo mi chiamo' Carlos dicendomi che mi doveva parlare, così andai a casa sua. Ero molto preoccupata però capii che non era niente di grave quando lo vidi sorridermi.
Carlos: ciao, dobbiamo parlare.
Io: ok, ma e' qualcosa di grave?
Carlos: no,no tranquilla. Io ti piaccio?
Io: emm, non lo so, ci conosciamo da due giorni.
Carlos: ah ok,
Disse abbassando lo sguardo.
Io: non volevo ci rimanessi male, preferisco conoscerti meglio.
Dissi mettendogli un dito sotto al mento per farmi guardare negli occhi.
Carlos: tranquilla va tutto bene, solo che non sono abituata a prendere palo dalle ragazze.
Io: c'è sempre una prima volta.
Dissi alzandomi e dandogli un leggero bacio a stampo lasciandolo quasi sorpreso. Arrivata a casa vidi James in lacrime così pensai che la nonna ci aveva lasciati, ma non era per quello.
Mamma: tesoro siediti, dobbiamo parlare.
Io: mamma che succede? Mi stai facendo preoccupare.
M e P: dobbiamo trasferirci a Miami a fine mese.
Io: cosa?
Papà: mi hanno offerto un lavoro che non posso rifiutare.
Io: certo perché il lavoro viene prima della tua famiglia vero? Sei solo un egoista.
Papà: Jennifer aspetta.
Mamma: valle a parlare.
Senti la mamma dire mentre correvo via in lacrime in camera mia. Dopo una decina di minuti entro' papà in camera.
Papà: Jennifer lo sai che la vostra felicità per me è tutto, voi siete il mio tutto. Siete la cosa più bella che ho. Vi amo con tutto me stesso e se solo qualcuno vi facesse del male io non me lo perdonerei mai. Magari a Miami possiamo crearci una nuova vita e poi non staremo lì per molto.
Senza pensarci due volte lo abbracciai piangendo.
Papà: mi dispiace tanto Jen.
Io: non dire niente papà.
Lui mi lascio un bacio sulla testa e continuo' ad abbracciarmi.
Rimanemmo così per parecchio tempo, finché non si alzò dandomi un'ultimo bacio sulla fronte.
Decisi di chiamare Ginevra e le chiesi di incontrarci al parco.
Presi la borsa, il telefono e uscì di casa. Arrivata al parco vidi Ginevra in lontananza andai da lei.
Ginevra: va tutto bene?
Disse vedendomi e io le andai incontro e l'abbracciai come mai avevo fatto.
Ginevra: ei Jenny cosa e' successo?
Io: ci dobbiamo trasferire a Miami a fine mese!
Ginevra: cosa? Scherzi?
Io: no ginni sono disperata!
Ginevra: dai non piangere abbiamo ancora 2 settimane per divertirci!
Io: non piangere? Sto per lasciare tutte le cose che amo, sto per lasciare TE!
La vidi che si stava trattenendo dal piangere. Lei è sempre stata forte, forse la persona più forte che conosco.
Ginevra: non devi preoccuparti io ci sarò sempre anche se andassi a vivere dall'altra parte del mondo, io sarò sempre vicino a te.
Disse lasciando andare qualche lacrima.
Io: mi mancherai troppo G.
Ginevra: anche tu J. Ma pensiamo a divertirci ora.
Io: hai ragione. Ora vado da Carlos e glielo dico. Ciao.
Ginevra: Ciao.
Andai a casa di Carlos e vedendomi piangere mi abbracciò subito.
Carlos: ei che succede?
Chiese mentre lo abbracciavo.
Io: mi devo trasferire a Miami a fine mese per il lavoro di mio padre.
Lui rimase a bocca aperta. Non riuscivo a guardarlo negli occhi, non riuscivo.
Carlos: oh... proprio ora che ci stavamo conoscendo meglio.
Io: non dirlo a me, sto malissimo. Però godiamoci queste ultime 2 settimane al meglio.
Ci sdraiammo sul letto e guardammo un film. Durante il film mi girai per guardarlo e vidi che anche lui mi stava guardando. Provo' a baciarmi e glielo lasciai fare.
Fu il mio primo vero bacio.
Sentivo la sua lingua che cercava la mia quasi disperatamente. Lasciai il via libera e cominciammo a baciarci.
Lui si mise su un fianco appoggiandosi con il gomito e tendendo l'altra mano sulla mia guancia. Avrei voluto che quel momento non finisse mai, io lui e nessun'altro. Quando ci staccammo lui mi guardò sorridendo, amavo il suo sorriso, i suoi occhi, le sue labbra, amavo tutto di lui...oh mio dio mi sono innamorata di questo ragazzo?
Io: perché le cose belle succedono sempre nel momento meno opportuno? Tra qualche settimana io dovrò partire e tu resterai qui e...
Carlos: stai tranquilla piccola, io ti penserò sempre e ogni volta ti scriverò.
Aveva detto piccola?
Ok sto letteralmente impazzendo.
Io: ridillo.
Carlos: che cosa? Piccola?
Chiese sorridendo.
Io: si.
Carlos: perché tu sei la mia piccola, vero?
Non dissi niente e lo baciai.
Io: mi mancherai troppo.
Carlos: anche tu.
Poco dopo mi addormentai e mi risvegliai con la testa sul petto di Carlos. Dopo poco tornai a casa e appena aprì la porta vidi mio fratello seduto sul divano che si baciava con una ragazza feci due colpetti di tosse per attirare l'attenzione è subito James si girò.
James: oh ciao Jenny andiamo in cucina, dobbiamo parlare.
Io: davvero?
Chiesi ironica.
James: perché ti sei fidanzata e non me l'hai detto?
Io: perché sei iperprotettivo e avresti...mi sono fidanzata? Comunque chi è quella ragazza?
James: ah si lei è Serena, la mia ragazza.
Andai su in camera e dopo 40 minuti circa qualcuno busso' alla porta... era Ginevra.
Io: ciao.
Ginevra: ciao, mi stavo chiedendo cosa avresti fatto per il tuo compleanno.
Io: sai che me ne ero dimenticata?
Ginevra: haha.
Io: pensavo di organizzare una super festa!
Ginevra: allora andiamo a comprare gli addobbi!
Io: ok, va bene però dobbiamo portare anche Katrin perché mamma e papà non ci sono e James e' uscito.
Ginevra: ok, non ho problemi.
Io: se vuoi possiamo portare anche Daniel (fratello Ginevra).
Ginevra: si magari così lascio riposare un po' mia madre!
Io: dai andiamo.
Mi preparai  e scesi giù dove Katrin giocava con le bambole.
Io: ei Katrin ti va di andare con Daniel e Ginevra ha comprare delle cose per la mia festa?
Katrin: siiii, dov'e'  Daniel?
Io: e' a casa sua, adesso ci prepariamo e lo andiamo a prendere! Vai a prendere le tue scarpine.
Corse in camera sua e prese le scarpe poi venne da me e mi fece cenno di metter gliele, gliele misi e uscimmo.

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