Discorsi

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Sei strapieno, madama Rosmerta è una cuoca eccellente. Siete seduti a chiacchierare, quando dai un'occhiata all'orologio.

- Tra un quarto d'ora cominciano le lezioni, dobbiamo muoverci!-

E via di corsa verso il castello.

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- Di cosa stai parlando? -

Sei preoccupato, che si sia già sparsa la voce?

- Ooh, il padrone lo sa benissimo di cosa io sta parlando. Di lui. -

-Cosa sai di me, elfo? E come hai fatto a scoprirlo? Rispondimi!-

-Sa, padron Draco, noi elfi sente tutto e vede tutto, nessuno fa mai caso a noi-

Allora c'era qualcuno che stava parlando di te! Ma chi?

-Chi stava parlando e cosa diceva?-

-Il mio padrone ne parlava, ma ha ordinato di non riferire a nessuno cosa aveva detto-.

-Il tuo padrone? Un insegnante cioè?-

Grande, ora persino gli insegnanti ridevano di te. Di bene in meglio.

-No, no, signore, il mio padrone è uno studente, fa il settimo anno-

Sarà uno di quegli studenti ricchi e di buona famiglia che può permettersi un elfo domestico personale, i soliti loro privilegi!

-Immagino che tu non possa dirmi chi è, giusto?-

-No, padron Draco, io non può, lui ha detto di non dirlo e io non dice. Lui non vuole che lo giudichino per il fatto di avere un elfo-

Sospiri. Lo immaginavi.

-Come ti chiami? Almeno questo puoi dirlo?-

-Si, questo si. Io è Kreacher, signore-.

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Impegnato com'eri a correre nei corridoi con i tuoi amici per arrivare in tempo in classe, ti rendi conto di aver dimenticato il libro di incantesimi.

Ovvio. Quando sei in ritardo dimentichi sempre qualcosa, mi pare ovvio.

Quindi dici loro di andare a prendere i posti, dando loro la tua borsa, mentre tu corri al dormitorio. Fai lo slalom tra i ragazzi che vengono nella tua direzione, maledicendoti per non averci pensato prima.

Arrivato nella tua stanza esausto e senza fiato, afferri il libro dal pavimento e riprendi a correre verso l'aula.

Come prevedibile, vai a sbattere contro una figura che stava salendo le scale che portano alla torre.

-E fà più attenzione!-, esclami, per poi alzare lo sguardo e vedere contro chi avevi sbattuto.

La persona meno opportuna.

Ginny.

Cerchi di scappare, ma lei ti sbarra la strada.

-Ehm, sono in ritardo, devo andare-

-Tu non vai da nessuna parte senza prima aver parlato-

-Io non ho niente da dire-

-Io si, invece. Eccome se ne ho di cose da dire-.

Ti guardi intorno alla ricerca di una scappatoia. Non puoi tornare indietro, la signora Grassa ti chiederebbe la parola d'ordine, e perderesti troppo tempo. In avanti nemmeno, a meno di non Schiantare Ginny. Ma Ron non la prenderebbe tanto bene. La scopa è in camera. Non sei un animagus. Il mantello è nella borsa che hai dato a Ron.

Non hai vie di fuga.

Hai paura, stai sudando.

Calmo, tranquillo. Cosa può mai accadere?

Solo il finimondo più totale.

Non è il caso di abbatterti così.

Senti cosa ha da dirti, al limite la Schianti e via. Coraggio, sei o no un Grifondoro?

-Che c'è?-

Lei scoppia di botto, le lacrime agli occhi.

-Io non ti riconosco più, Harry! Che ne è stato del ragazzo che conoscevo? Sei l'ombra di te stesso, silenzioso, cupo, triste. Difendi i mangiamorte, scappi appena mi vedi! Io non ce la faccio più! Non sei più il ragazzo di cui mi ero innamorata. Che cosa ne hai fatto del vecchio Harry?!? Io.. io...-

Resta in silenzio un attimo, e tu ne approfitti.

-Ok, posso andare ora? Sai, la lezione... Vitious è così preciso...-

Forse non dovevi dirlo, no.
Se prima era arrabbiata, ora è una furia umana.

-Ok? OK?!? Non hai nient'altro da dire? Ma chi ti credi di essere, eh, caro "Prescelto"? Hai una vaga idea di come mi senta io? No, tu hai sempre giocato col mio cuore, fin dal mio primo anno. Io ti detesto con tutto il mio cuore, Harry Potter!-

E prima che tu possa ribattere, scappa via piangendo.

Non l'avevi mai vista piangere.

Era una delle cose che apprezzavi di lei.

Ma ora, ora non ti importa più.

Tanto, tutti pensano che tu sia strano, una in più non fa differenza.

Questo è quello che continui a ripeterti mentre ti avvii per i corridoi, un'espressione sconvolta in viso.

Perché le sue parole ti hanno dato da pensare.

È vero, Ginny ha ragione, ultimamente sembri l'ombra di te stesso, e fai cose che neanche tu riesci a spiegarti.

Cosa ti prende?

Perché ti senti così?

Che succede?

I ragazzi che non hanno avuto scelta ~another Drarry fanfic~ Where stories live. Discover now