Stanco

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Vorresti solo stare un pò da solo.

Comprensibile, dopo tutto.

Per questo ti offri volontario per andare a prendere i posti nell'aula di Incantesimi mentre i due piccioncini finiscono di mangiare.

Entri, la stanza è deserta.

Meglio così, in fondo.

Ti siedi, e aspetti. Ancora mezz'ora all'inizio della lezione.

Sei solo.

Ancora per poco, però.

Senti dei passi avvicinarsi a te.

Probabilmente solo qualcuno che vuole delucidazioni sulla tua amicizia con Malfoy.

Anzi, Draco.

Farsi gli affari loro mai, eh?

-Harry-

Ovviamente.

Ti volti, per incontrare lo sguardo di Seamus puntato su di te.

Grandioso, non c'è che dire.

-Mi hai chiamato, Finnegan?-

Non sai il motivo di questa ostilità che traspare dalla tua voce, ma Seamus di rado è stato dalla tua parte, quindi ti viene difficile usare un tono cordiale con lui.

-Harry. Cos'è questa storia della tua presunta amicizia con un Mangiamorte?-

-Esattamente quello che sembra, ovvero affari miei-

Ti metti subito sulla difensiva, è istintivo.

-Beh, allora la Gazzetta del Profeta non aveva poi tutti i torti. Sei fuori di testa-

-LASCIALO IN PACE!-

Ti volti.

Neville sostava sulla soglia, fissando con rabbia Seamus.

Quel ragazzo, da sempre preso in giro, aveva acquistato un certo rispetto da quando la spada di Grifondoro si era lui presentata. Difatti Seamus, dopo un'ultima occhiata carica di disprezzo rivolta a te, se ne va in silenzio.

-Grazie, Neville-

Il ragazzo sorrise.

-Ma ti pare! Per te questo ed altro-

-Non ce l'hai con me come gli altri?-

-Mi fido di te, sa fai una cosa avrai di certo un motivo valido-

E qui ti senti fortunato.

Fortunato perché, nonostante molti ti disprezzano, altri ti sostengono.

E la loro è l'unica opinione della quale ti importi.

************************************

Pranzi nelle cucine, come al tuo solito.
Non hai più rimesso piede nella Sala Grande durante i pasti.

Sarebbe solo peggio.

Del resto, qui non sei mica solo.
È pieno di elfi domestici.

Fra i tanti, individui quello dell'altra volta. Non lo vedevi da un pò di tempo, in effetti.

Il suo padrone gli avrà affidato qualche compito, immagini.

Anche lui ti nota, e viene verso di te.

Fa per dirti qualcosa, ma ci ripensa e resta un silenzio.

Non dai troppo peso alla cosa.
Se vuole parlarti, lo farà.

Mangi gustandoti il cibo, per la prima volta dopo tanto tempo.

Le lezioni trascorrono lente, senza avvenimenti degni di nota.

Non appena finiscono, ti dirigi verso il solito albero, sapendo che lo avresti di sicuro trovato lì.

************************************

Lo vedi arrivare.

E ne sei felice.

In fondo, lo stavi aspettando.

Si siede accanto a te, senza dire una parola.

Sembra quasi che i vostri ruoli si siano invertiti.

Restate ad osservare il cielo limpido finché le parole non escono prepotentemente dalla tua bocca, in attesa di essere ascoltate.

-Sono stanco-

Lui ti guarda con un'espressione lievemente confusa.

-Stanco di cosa?-

Bella domanda.
Che merita una bella risposta.

-Sono stanco di essere osservato, stanco che giudichino ogni mia azione. Stanco di essere un punto di riferimento per tutti. Stanco di essere forte per gli altri, mentre in realtà sono tutt'altro. Ecco-

In effetti, è proprio così.

Vorresti solo essere te stesso.

Non vuoi essere considerato il Salvatore del mondo magico, no.

Tu sei solo un ragazzo.

Ed è questo che vorresti essere.

Non un eroe, ma una persona normale.

Sei Harry, e non "Potter".

Peccato che gli altri non la pensino così.

************************************

Lo capisci.

Eccome se lo capisci.

Harry è un essere umano, e merita di essere trattato come tale.

Ti fa tenerezza.

Per anni hai fantasticato su una vostra possibile amicizia.

E ora lui è qui, accanto a te, a sfogarsi.

E ad attendere una risposta.

Che tu prontamente dai.

-Lo so-.

Due parole che sono più importanti di mille altri discorsi.

Perché in casi come questo non servono belle parole di consolazione.

No.

Certe volte, tutto ciò di cui abbiamo bisogno è essere capiti.

Tu lo sai bene.

Vorresti farlo stare meglio, in qualche modo.

E ti viene un'idea.

Una stupida idea, ma che potrebbe anche funzionare.

Come si suol dire, 'tentar non nuoce', no?

E allora decidi di assecondare quella vocina che ti sprona a farlo.

Potrebbe essere inutile.

Come potrebbe anche risolvere tutto.

Decidi.

Lo farai.

Sicuro?

Si, ne sei sicuro.

Ce la puoi fare.

E ce la fai.

Ti avvicini a lui.

E lo abbracci.

















I ragazzi che non hanno avuto scelta ~another Drarry fanfic~ Where stories live. Discover now