Prologo

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Noi siamo ovunque, ma nessuno ci vede.
Siamo miliardi, siamo furbi, scaltri, siamo guerrieri, macchinatori.

Non possiamo dire menzogne, eppure troviamo sempre il modo di ingannare; non possiamo concedere la felicità, ma nonostante ciò regaliamo una proiezione di essa.
Siamo esseri dalla bellezza oggettivamente perfetta, ma questa é una peculiarità che ci rende solo ben accetti.

Siamo fate.

I nostri veleni sono i peggiori sul mercato, le nostre armi le più temibili, le nostre menti infallibili. Viviamo da calcolatori, poiché siamo condannati a voler distruggere soprattutto ciò che amiamo.

Pensate sia bello essere uno di noi?
Cadete in errore.
I mezzani, o comunemente chiamati umani, nella loro tradizione ci dipingono come esseri splendidi, pacifici, alati, incredibilmente magnanimi.
Certo, siamo belli e alati, ma non concediamo mai nulla senza ricevere niente in cambio; e certamente non siamo pacifici, solo furbi: ci asteniamo dalle stragi così da avere solo vantaggi, e solo in casi estremi ci alleiamo con chi ha maggior probabilità di vittoria.
Ecco cosa siamo.
Crudeli.
Letali.
Infedeli.

Eppure, nonostante tutto ciò, soffriamo. Diamo innumerevoli feste, viviamo nel lusso e ci godiamo la nostra eternità, ma ciascuno di noi é solo.

Solo, nei secoli dei secoli.

Godiamo della sofferenza altrui, la fiducia é una cosa a noi sconosciuta, condividere non é un vocabolo presente nella nostra quotidianità.

Una leggenda narra di Lucem, colei che cambierà e colmerà i nostri animi, che ci guiderà verso la gloria spirituale ancor prima che materiale, che completerà Aspen II, facendo giungere costui ed il suo popolo alla tanto agognata felicità.

Ed eccomi qui. Sono io Aspen II di Sahmra, futuro re del popolo fatato, comandante di innumerevoli legioni, possidente di infinite distese di terra.

Ed eccomi ancora, sono io il semplice Aspen. Sono un uomo vuoto, cattivo.
Ho provato a comprare la mia felicità innumerevoli volte, ma sono ancora solo, in attesa della mia Lucem.

Le mie guardie la cercano da secoli, in qualsiasi dimensione, ma oramai penso sia una semplice leggenda, una fiaba.

Nessuna Lucem esiste.

Ho passato così tanto tempo ad illudere gli altri che non mi sorprenderei se, questo, fosse un atroce scherzo del destino.
"Il principe é stato illuso", e forse questo é solo un incubo.

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Salve a tutti! Ho deciso di riprendere una storia nata da un concorso e di renderla un vero e proprio racconto!
Cosa ne pensate?
Attendo una risposta per sapere se iniziare o meno!
Ovviamente la storia verrà stravolta!
Appena e SE avrò un riscontro positivo, inizierò a postare il I capitolo!
Un bacion!

Naïve!

Lucem - The Prince  ~  Libro I (#Wattys2016)Where stories live. Discover now