La Terra dei Saggi

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Lucem scese nuovamente di gran corsa la scalinata - era divenuta una spiacevole abitudine -, pregando di trovare Lohana sana e salva, anche se ne era fondamentalmente certa visto che quella donna era difficile da abbattere.

Al suo arrivo, ciò su cui i suoi occhi si posarono la tranquillizzarono: Xelyn teneva delle bende umide sulle ferite di Lohana, intento a curarla, così come lei gli aveva ordinato.
I due parlavano sottovoce e si sorridevano a vicenda, e la scena le parve così tranquilla che quasi non volle spezzarla, ma dovette.

- "Devo parlarti. In privato." - disse guardandola.

Il volto di Lohana si oscurò per un momento, ma fu così fugace che solo Lucem se ne accorse; difatti Xelyn sfoggiava ancora un sorriso sornione.
La donna si alzò con grande agilità, facendo cenno a Lucem di seguirla.

- "Aspen sta bene?"

- "No. È proprio di questo che volevo parlarti. Ho bisogno dell'aiuto dei Saggi, e tu dovrai aiutarmi se vuoi che questo Regno abbia un futuro."

Lohana si fermò ad un passo dal portone che conduceva nella Zona d'Autunno.
La guardava intensamente, ponderando probabilmente vantaggi e svantaggi di quella richiesta.

- "Si, avrei dovuto immaginare la tua impazienza. I Saggi mi avevano preparata ad una simile evenienza."

Lucem non attese. Aveva bisogno di un'immediata risposta, o quasi sicuramente la testa le sarebbe esplosa.

- "Mi aiuterai, Lohana? Mi aiuteranno i Saggi?"

La donna si limitò ad aprire le porte dinnanzi a loro, conducendo Lucem verso il Tempio e mantenendo quell'aria silenziosa e tranquilla, che al momento tanto snervava la Principessa.

- "I Saggi sono esseri antichi e potenti, mia Primizia. Loro sapevano ciò che sarebbe accaduto, sanno tutt'ora cosa accadrà. Cosa pensi, che ti abbiano tenuta in vita solo per misericordia? L'immortalità fa svanire questa virtù, Lucem. Loro vogliono da te un accordo di pace, un atto di remissione. Loro vedono in te ciò che esisteva prima della Guerra dei Troni."

La Principessa la guardò esterrefatta. Non aveva idea se provasse maggior felicità o incontrollabile frenesia; l'unica cosa certa è che voleva correre in quella Terra che non conosceva neanche.

- "E allora perché stiamo perdendo tempo?"

- "Shh!" - la zittì di colpo; così dolce e così ferrea al contempo.

Entrarono entrambe nel Tempio. La luce era inesistente, il freddo era tangibile e l'aria sapeva di morte. Lucem tremò. La paura l'investì in pochi attimi, ma mantenne un'apparente calma.

Avanzarono verso quello che era il tavolo dei Sacrifici, ma si fermarono al limitare degli scalini che portavano ad esso, visto che una figura incappucciata avanzava lentamente.

- "Chi siete voi? Cosa volete?" - avanzò furente Lucem.

Lohana la prese per un braccio per fermarla.

- "Lui è un Saggio, Lucem. Guarirà Aspen e ti dirà cosa fare, se tu ora gli giurerai pace eterna e futura alleanza. Loro temono Kafas e il Re, ma con la loro conoscenza e la nostra forza e astuzia riusciremo a fermarli."

- "È davvero questo ciò che chiedi in cambio?" - si rivolse direttamente all'uomo, che annuì.

Si abbassò il cappuccio, mettendo in mostra il suo volto spigoloso e scavato. Gli occhi erano di un bianco così sfolgorante da dare essi stessi piena luce al Tempio, la bocca era circondata da tatuaggi tribali, la pelle del naso era piena di cicatrici verticali.

- "È solo questo che chiediamo Principessa, nessun inganno. Vogliamo la pace che il vostro Re ci ha tolto. Vogliamo vincere la guerra e rimettere in sesto l'equilibrio dell'universo. Vi unirete a noi?"

Lucem - The Prince  ~  Libro I (#Wattys2016)Where stories live. Discover now