Pregiudizi

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Arrivarono al castello in men che non si dica.
Il cielo era sereno e la natura uno spettacolo incredibile; gli umori, però, non erano dei migliori.

Aspen era irrequieto, si aspettava un qualche colpo basso da un momento all'altro. Sebbene Kaidon avesse accettato il piano, non riusciva ancora a convincersi che tutto potesse andar bene.

Temeva per Lucem, per la sua salvezza. Se il popolo avesse scoperto il suo bluff, si sarebbe diviso in due fazioni: c'era chi voleva davvero cambiare, chi voleva mettere la parola fine alla loro maledizione; ma c'era anche chi sapeva bene che con l'arrivo di Lucem ci sarebbe stata una terribile guerra, e non voleva farne parte.
La leggenda, infatti, parlava di uno sterminio senza precedenti, fine alla rinascita del buon popolo.

Più Aspen guardava la ragazza, ora intenta ad osservare il nuovo mondo circostante, più sentiva che il loro legame era indissolubile.
Se fosse caduta lei, lui l'avrebbe seguita pur senza volerlo, sarebbe stato inevitabile.

Finalmente le porte del castello si aprirono.

Lucem, viste le cose che aveva udito sul regno, si aspettava un luogo tetro, pieno di sguardi torvi e gente cattiva, invece ciò che l'accolse la lasciò di stucco: gente allegra, movimentata, sorridente; colori sgargianti, musica continua. D'istinto sorrise. Non aveva mai visto tanta felicità e tanto sfarzo nello stesso tempo e luogo.

Come poteva quella gente volerla uccidere?

Non appena entrò, delle donne coperte da semplici e inconsistenti veli le andarono incontro, porgendole dei calici, una coroncina di fiori e lasciandole qualche bacio casto sul volto.
Una di queste la guardò a lungo, e alla fine, sorridendo, le aveva detto che si sarebbe presto abituata.

Era così presa da tutto ciò che neanche si accorse del crescente e improvviso silenzio.
Quando finalmente se ne rese conto, tutti erano già inchinati.

- "Aspen, figlio mio, dove sei stato?"

Il Re aveva fatto il suo ingresso, con al suo seguito una delle donne più belle che Lucem che avesse mai visto: capelli corvini ed occhi viola, come quelli di Aspen, un corpo sinuoso e aggraziato, un abito degno di una regina; e sicuramente lo era, pensò la ragazza.

- "Gente del popolo fatato e non; sudditi provenienti dalle molteplici dimensioni, cuori crudeli e anime pie, inchinatevi al cospetto di Re Aaron e della Regina Mefesa."

Lo strano e minuscolo araldo aveva gli occhi puntati su Lucem, visto che era stata l'unica a non poggiare il capo a terra; perfino Aspen manteneva ancora una posizione di sottomissione.
Così, al massimo dell'imbarazzo, la ragazza finalmente comprese e si genuflesse.

- "Alzati, Aspen. Ora rispondi."

Il Principe si alzò, e guardando il padre dritto negli occhi avanzò verso di lui.

- "Ho partecipato ad un matrimonio, padre, quasi come fosse il mio."

Il Re, confuso, alzò un sopracciglio, segno che pretendeva ulteriori spiegazioni.

- "Il qui presente Kaidon, prima Guardia Reale, si è recato all'altare con questa giovane donna. Non volendo disturbare vostra altezza, ha pensato bene di infastidire me."

Kaidon, rimasto fino ad allora in un angolo buio in attesa, si fece avanti.

- "Avevo bisogno di un membro della famiglia reale, ma non volevo distoglierla dai suoi impegni."

Il Re, titubante, fece un cenno di congedo con la mano, sciogliendo tutti i presenti dall'obbligo di fermo; trattenne solo Aspen e la giovane.

- "E così tu devi essere la giovane sposa. Perché non ti ho mai vista?"

Lucem guardò a lungo Aspen, temendo di dire la cosa sbagliata; ma in fondo anche lei era una fata, anche lei non poteva mentire del tutto.
Ascoltando Aspen e Kaidon rimase affascinata; nulla di tutto ciò che avevano detto era completamente una menzogna, eppure avevano fatto in modo che passasse per una realtà diversa.

- "Ho vissuto a lungo sulla Terra, Sire. Non sono una vostra popolana, o almeno non lo ero fino ad un istante prima del mio matrimonio."

Il Re continuava a fissarla. Non aveva mai visto una fata così bella, così inconsciamente seducente.

- "Dall'aspetto e dal portamento, potresti essere un membro della famiglia reale, addirittura."

Lucem sorrise, sollevata di poter far sfoggio della sua astuzia.

- "Ed infatti il mio uomo ha giurato sarei stata trattata addirittura da Principessa, se non da Regina."

Se il Re si limitò ad un breve applauso seguito da un sorriso di accondiscendenza, la Regina, rimasta costantemente in silenzio, aveva compreso a pieno il significato di quelle poche parole. Era la prima del regno, era una donna; in astuzia non la si poteva di certo battere.

Sciocchi gli uomini - pensò - farsi prendere per i fondelli in modo così evidente.

Nessuno le dava dei meriti evidenti, tanto che in pubblico lei era solo un abbellimento per la figura reale; né nessuno era a conoscenza che era proprio lei la mente stratega, colei che decretava e comandava.

Mefesa si avvicinò a Lucem con sorriso amorevole. Non voleva smascherarla, non ancora; infatti aveva deciso di accettarla come figlia.
L'avrebbe istruita a dovere, l'avrebbe protetta, perché era certa della sua vera identità. Sapeva bene che lei era Lucem, e, stranamente, ne era felice.

- "Vieni cara, avrai tempo per stare con tuo marito. Prima vorrei sapere molte cose sul tuo mondo, specialmente sul modo in cui hai condotto la tua vita."

Aaron e Aspen la guardarono confusi. La Regina non parlava mai, non accettava mai, non simpatizzava mai.
Questo mise loro in allarme, fece loro comprendere che lei aveva un piano ben preciso in mente.
Ovviamente entrambi pensavano a qualcosa di differente; se, infatti, Aspen pensava che la madre avesse già capito tutto, il Re si era convinto del fatto che la volesse come nuora.

Ben fatto, pensò Aspen. Con lei dalla sua parte non avrebbe dovuto temere l'ira del Re.

Beh, che ne pensate? Kaidon e Lucem devono fingere di stare insieme, ve lo sareste mai aspettato?
La Regina a quanto pare è dalla parte del cambiamento, ma cosa dovrà fare veramente Lucem per cambiare il cuore del popolo fatato?
Lei ancora non è stata presentata proprio perché tutti conoscono la profezia, ma quanto prima dovrà farlo. Cosa pensate accadrà?

Naïve

P.s. In alto, ecco a voi Aspen II di Sahmra!

Lucem - The Prince  ~  Libro I (#Wattys2016)Where stories live. Discover now