Cuore di Crisalide

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Aspen portava al collo un ciondolo magico, preparato per l'occasione da un mago secoli addietro. Il Cuore di Crisalide pulsava e brillava incessantemente, dando sfoggio della sua moltitudine di sfaccettature.

Entrambi continuavano a guardarsi incessantemente, senza tuttavia attirare attenzione alcuna; infatti, sebbene l'incursione avesse sortito un'iniziale scalpore, oramai la cerimonia proseguiva tranquillamente, senza ulteriori intoppi.

Tu sai di essere destinata a me. Quando due anime vengono divise, ma sono unite dal fato, non possono far altro che riconoscersi e ricongiungersi.

Lucem cambiò espressione. Come poteva quel bellissimo uomo far sentire la propria voce solo a lei?
Era bella, giovane, ricca ed intelligente, ma certamente non conosceva nulla - ancora - riguardo quel mondo ricco di magia e stranezze varie.

Aspen avanzava lentamente verso l'altare, silenzioso, deciso, conscio del suo effetto.

Fuggiresti con me, se te lo chiedessi?

L'iniziale sensazione diventò così una certezza per quella giovane donna che aveva finalmente ritrovato la speranza, così non poté far altro che annuire, donando il suo destino nelle mani di quell'uomo, lasciandogli campo libero.

La madre della giovane, tuttavia, avendo già percepito ciò che stava accadendo, decise di alzarsi e di avvicinarsi ad Aspen, il quale, facendo segno ad uno degli uomini, la fece bloccare.

- "Cosa stai facendo, Principe?"

Aspen la guardò sbalordito. Lei sapeva, sapeva tutto. Il fatto che una semplice umana lo riconoscesse non era certo un buon segno; il mondo delle Fate di regola, così come ogni altro regno, doveva restare sconosciuto per loro, come aveva sancito un decreto del Patto Sacro dei Regni, con l'unico scopo di proteggerli.

- "Lei è mia, non puoi sottrarla al suo destino! Verrebbe comunque a reclamarla."

La madre si guardò attorno, ormai tutti gli sguardi erano puntati su loro, quasi sicuramente in attesa di risposte.
Lei purtroppo sapeva che ciò che diceva il Principe era vero, solo aveva tentato di evitarlo il più possibile, costringendola quasi ad unirsi ad un altro uomo.
Puntò di nuovo gli occhi nei suoi, e poi guardò la figlia.
Non poteva fare altro.

- "Ti prego solo di trattarla bene, di alleggerire l'enorme peso che porta con sé e di proteggerla, sempre."

Detto questo tornò al suo posto, tra i bisbigli e i mormorii confusi dei presenti.

Aspen annuì in modo impercettibile, per poi continuare la sua avanzata verso l'altare. Una volta giunto, chiamò a sé i pochi uomini che aveva portato e, senza dir nulla, prese il posto dello sposo sull'altare.

Gli unici che opposero quel minimo di resistenza furono i padri degli sposi e lo sposo stesso, che vennero fermati nell'immediato dalle guardie. Nessun altro osò dire qualcosa. Nessuno capiva, ma accettavano passivamente.

Lucem divenne la sposa più raggiante di tutte le dimensioni. Seguiva l'istinto, e questo le diceva che era la scelta migliore, la cosa più giusta da fare.
Non avrebbe mai immaginato tutto ciò che ne sarebbe seguito, ma probabilmente avrebbe accettato comunque di seguirlo.

La funzione terminò, e dopo l'euforia dell'unione, venne l'imbarazzo.
Entrambi erano consapevoli di non conoscersi affatto, e ciò che accadde non fece che aumentare il disagio.

Per portarla nell'altra dimensione, Aspen avrebbe dovuto tramortirla lievemente. Non conosceva la potenza dei suoi poteri, non poteva limitarsi a bendarla, né aveva intenzione di drogarla. Sapeva bene che Lucem aveva rapporti saldi nel mondo umano, e farle conoscere il portale d'ingresso per la propria terra sarebbe stato un passo falso. Era comunque il Principe, non poteva fidarsi.

Decise, però, di avvertirla.
Sebbene si fosse aspettato lamentele e cose del genere, la ragazza, comprensiva, annuì, stupendo così il suo sposo e le guardie.

Dopo poco ricevette un colpo secco al collo. Non fu tanto doloroso come si aspettava, forse perché sapevano dove e come colpire; così il viaggio ebbe inizio.

Quando, dopo molto, riaprì gli occhi ancora stordita dal riposo forzato, si ritrovò in una pianura verdeggiante, ricca di flora e fauna d'ogni tipo.
I colori, gli odori dolci e quelli pungenti la colpirono nel profondo, ristorandola nell'animo, donandole un intenso calore mai provato.

Non conosceva quel luogo, ma sentiva di appartenervi.

- "Dove siamo?"

Per la prima volta si rivolse apertamente ad Aspen, il quale sussultò. Non si era ancora reso conto che la donna aveva ripreso coscienza.

- "Ci stiamo dirigendo verso il mio Regno, o meglio, il nostro futuro Regno. Qui ancora dobbiamo unirci secondo le usanze del mio popolo."

- "Questo luogo è magnifico. Mi dona pace e mi fa sentire accolta, come se fossi tornata dopo molti anni di assenza. Ora che sono qui, che ne sarà di me?"

Era un pensiero profondo, nascosto, ma Lucem decise di dargli voce. Non poteva permettere che il dubbio affondasse di già le radici nella sua appena ritrovata felicità, deturpandola.

- "Sarai la Regina di queste terre, al mio fianco. Non voglio illuderti, avrai molto da temere quando non sarai con me, soprattutto a causa di mio padre. Con calma e pazienza ti informerò di ogni cosa, vedrai. Ora che ho te, mi sento completo, sebbene non ti conosca affatto."

Era raro che quella razza desse voce ai propri sentimenti, ma un po' per rincuorarla, un po' perché non poteva mentire del tutto per via della maledizione, si ritrovò a condividere con la sua prescelta ciò che gli girava per la testa.

Era una sensazione piacevole, si disse, parlare apertamente senza paura di esser feriti.
Non vedeva l'ora di arrivare a Palazzo, sebbene sarebbe stato molto complicato mantenere incolume Lucem; avrebbe avuto bisogno di tutto l'aiuto necessario. Di colpo però gli venne un'idea, così chiamò Kaidon, nella speranza che accettasse il piano.

Buonsalve ♥ come avrete già immaginato, amo la sera. Preferisco leggere e scrivere prettamente in questo momento della giornata, poiché mi dona una gran pace.
Dunque, ecco il nuovo capitolo! Finalmente stanno arrivando a Palazzo. Come sarà l'accoglienza? Qual'è il probabile piano di Aspen per salvaguardare Lucem?
Fatemi sapere!

E gente, visto che ancora siete in pochi, se vi piace ciò che leggete, supportatelo! :)

Un abbraccio,
Naïve

P.S. SPAZIO PUBBLICITA'

Avevo pensato, se la cosa non vi disturba, di dedicare parte dei capitoli alla pubblicizzazione di autori o di singoli libri che mi hanno colpita.
Visto che amo leggere potreste propormi i vostri libri, e, se mi colpiranno, dedicherò loro una buona parte del capitolo.
Voglio sottolineare che questo non accadrà per semplice richiesta, ma per amore dei libri. La pubblicità avverrà sia in questo libro che in "Ali di Polvere", nonché l'altro libro a cui sto lavorando.
Attendo le vostre proposte :)

Arisalve ♥


Lucem - The Prince  ~  Libro I (#Wattys2016)Where stories live. Discover now