Chapter 1

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La storia non è mia, ma di lavaalampss che mi ha gentilmente concesso di tradurla. Spero vi piaccia. Xx

"Zayn, cos'è quella cosa che hai sulla nuca?"

Si voltò e le guardie si fermarono, ma continuarono a guardare fisso davanti a loro. Zayn si strofinò il retro del collo prima di sorridere a suo padre. "Nulla."

Yaser fece un passo verso di lui, le scarpe picchiettavano contro il pavimento di marmo del palazzo. Il sorriso di Zayn sparì e sbuffò prima di incrociare le braccia al petto. "E' un tatuaggio... nulla di importante."

"Me lo hai detto anche due anni fa quando ti sei fatto il primo. Ti avevo detto di smettere di farti tatuaggi e tu non mi hai ascoltato. Come potrai essere il sovrano di un paese e dare l'esempio quando hai il corpo ricoperto di tatuaggi?"

Zayn roteò gli occhi. "I miei tatuaggi dovrebbero essere l'ultimo dei tuoi problemi papà, o dovrei dire." Si inchinò. "Vostra maestà." Yaser scosse la testa. "Mi preoccupo per te."

Iniziarono di nuovo a camminare e le guardie li seguirono. "Perchè? Non c'è bisogno di preoccuparsi. Continuo a studiare, come mi hai chiesto."

"E continui anche ad essere imprudente, sei proprio come tua madre. L'immagine sputata. Vuoi sempre uscire ed esplorare, parli sempre di essere libero e tutte quelle cose hippie. La amavo, ma erano stupidaggini. Quella non è la nostra vita. La nostra vita è questa e ho bisogno che tu la prenda seriamente. Sarà meglio che non veda un altro nuovo tatuaggio sul tuo corpo."

A metà della conversazione l'attenzione di Zayn calò perché il padre gli ripeteva quasi sempre la stessa cosa, che aveva sentito ormai milioni di volte.

"Mi stai ascoltando?"

Zayn guardò suo padre, le guardie aprirono due grandi porte ed entrarono in una grandissima stanza con al centro un lungo tavolo con molti uomini e donne seduti attorno ad esso. Sussurrò a suo padre. "Sto ascoltando e sto capendo. Smetterò di aggiungere arte al mio corpo."

Yaser sospirò. "Arte? É così che li chiami?"

Zayn annuì. "Sì, perché è quello che sono."

Il re fece emise un suono di disprezzo prima di voltare il capo e sorridere, salutando il gruppo che avevano di fronte. Fece il giro del tavolo e prese posto a capotavola.

**

Zayn guardò le strade di Londra, guardando le macchine che passavano e alcuni turisti che passeggiavano sul marciapiede o che si fermavano per fare foto al palazzo, la sua casa.

Sentì la porta della sua camera da letto aprirsi e poi chiudersi e non si preoccupò di chiedere chi fosse perché di solito era sempre qualcuno dei suoi domestici.

"Signore?"

Zayn si voltò e vide Eloise che era in piedi accanto al suo letto con una pila di libri tra le braccia magre. "Sì?" Lei abbassò lo sguardo e posò i libri. "Dove volete che li metta?"

Lui si diresse verso di lei e guardò i libri prima di roteare gli occhi. "Buttali." Lei rise leggermente. "Signore, sapete che non posso fare una cosa del genere. Sono per i vostri  studi." Si sedette sul letto e poi si stese. "Mettili sula mia scrivania."

Eloise fece come richiesto poi iniziò di nuovo a parlare. "Vorrei farvi sapere che questo è il mio ultimo giorno qui."

Zayn si accigliò. "Davvero?"

"Sì, il mio debito è stato finalmente saldato e mi trasferirò lontano da questo palazzo... nessuna offesa, signore." Lui si tirò a sedere prima di guardare la sua domestica. "Beh, ci mancherai." Lei arrossì. "Grazie." Zayn borbottò. "Puoi fare un'ultima cosa per me?"

Lei annuì. "Certo, di che si tratta?"

Zayn scese dal letto. "Beh, mio padre ha deciso di assegnarmi più guardie per controllarmi e ho bisogno d'aiuto per sgattaiolare via." Eloise si morse il labbro inferiore. "Oh, vostra maestà non credo di poter fare questo per voi .. voglio dire, non sono mai stata brava a sgattaiolare via."

Zayn sorrise. "Va bene, ho un piano. Tutto quello che devi fare è seguirlo."

Lei giocherellò con le sue dita. "Beh, okay allora. Mi dite il piano."

**

Zayn si mise il cappuccio della felpa sulla testa mentre camminava tra un gruppo di ragazzi che gironzolavano intorno ad una macchina bianca, ammaccata e sporca.

Girò velocemente l'angolo e i suoi stivali calpestarono i vetri frantumati di una bottiglia di Snapple. Andò verso una porta rossa e bussò prima di fare un passo indietro e mettersi le mani in tasca.

La porta si aprì e fu immediatamente chiuso in un abbraccio caldo, il suo corpo era premuto contro il petto caldo e nudo del ragazzo.

Zayn ridacchiò. "Beh, ciao anche a te."

Il suo amico Niall si staccò prima di sorridere, i suoi occhi blu brillavano. "Mi sei mancato." Zayn annuì. "Anche tu, per questo sono qui." Niall si fece di lato e Zayn entrò nella casa calda e accogliente.

"Louis è nel salotto a giocare con i videogiochi, come sempre. Vuoi una birra?"

Zayn si tolse le scarpe. "Certo." Niall andò in cucina mentre Zayn si recava verso la direzione da cui proveniva il suono di un'esplosione e dei colpi di pistola, chiaramente frutto dalla TV. Entrò in una stanza piccola e incasinata con una TV gigante a schermo piatto. Un'enorme collezione di DVD era accanto ad essa, un tavolino da caffè un po' sporco e per ultimo il divano floreale su cui Louis era seduto.

Si avvicinò silenziosamente al suo amico dagli occhi blu e i capelli color miele, poi si abbassò e gli urlò nell'orecchio. "Boo!"

Louis fece un salto e gettò il controller da qualche parte nella stanza. Zayn rise non appena Louis si voltò e lo guardò. "Coglione." Zayn gli fece la linguaccia prima di saltare dal retro del divano e sedersi accanto a lui. "Quindi, che dici?"
"Uh... niente, come al solito. Che mi dici di te?"

Zayn fece spallucce. "Sono annoiato."

Niall entrò in salotto e diede a Zayn una birra fredda. "Sei sempre annoiato, amico." Sospirò e mise i piedi sul tavolino da caffè. "La vita reale è noiosa e mio padre ce l'ha con me."

Louis ridacchiò. "Quando non ce l'ha con te?"

Zayn storse il naso. "Mai."

Niall si sedette sul pavimento, appoggiando la schiena al divano. "Beh, dal momento che sei qui e già nei casini con tuo padre, mi servirà il tuo aiuto con una cosa e per aiuto intendo alcuni soldi e una mano."

"Fammi indovinare, farai uno scherzo alla casa della confraternita, di nuovo?"

Niall si alzò. "Diavolo sì, lo faremo! Nessuno mi fotte e poi la fa franca." Louis ridacchiò. "Beh continuano a fotterti anche dopo i milioni di scherzi che abbiamo già fatto." Niall tirò un cuscino addosso a Louis. "Zitto." Louis gli tirò un cuscino. Iniziarono una lotta mentre Zayn guardava la scena, ridendo e bevendo la sua birra.

Gli piaceva sempre scappare e andare dai suoi amici.

Prima che fosse portato via dalla sua vecchia casa per andare a vivere al palazzo, viveva anche lui in un posto del genere. Gli mancava molto, ma non poteva farci nulla. Non sarebbe mai tornato ad essere normale, sarebbe sempre stato conosciuto come il Principe Zayn, figlio del grande Re Yaser.


Salve! Avevo detto che sarei ritornata ad eccomi qui. Spero che questa storia vi piaccia quanto la precedente. Che dire, spero che la continuiate a leggere e che vi piaccia. A presto. Xx

Tangled up in you -Ziam (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora