Capitolo 12

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Rimasi lì sotto le coperte a nascondermi e a soffocare quel pianto infinito che ancora non voleva lasciarmi andare.

Stavo soffrendo molto per colpa di Jungkook e la cosa più brutta per me era il fatto di essere stato usato.

Io gli avevo concesso il mio corpo e la mia anima perché lo amavo e perché volevo essere una cosa solo con lui per una volta.

Non pensavo potesse farmi questo, sapevo com'era il suo carattere ma sicuramente non percepivo come anche solo una persona riuscisse a usufruirsi tanto di un'altra.

Mi sembrava inconcepibile, ma forse la pensavo così solo perché io non lo avrei mai fatto a nessuno.

Mentre questi pensieri mi tormentavano la mente, le lacrime continuavano a scorrermi sul viso implacabili.

Questa volta non potevo dire a me stesso che stavo ingigantendo la questione, Jungkook aveva esagerato e io ci ero rimasto davvero male.

Ad un tratto qualcuno aprì la porta della mia stanza e io mi rannicchiai ancora di più nel letto cercando di nascondermi.

« Tae? » chiese una voce chiudendo la porta e sedendosi affianco al mio corpo.

Io non risposi semplicemente rimasi immobile senza voler togliere quelle coperte che coprivano il mio volto avvolto dal dolore.

« Tae ti prego sono io ... lo hyung » disse di nuovo quella voce per poi spostarmi il lenzuolo e guardarmi.

In quell'istante aprii leggermente gli occhi gonfi e arrossati per le lacrime così vidi Jimin di fronte a me che sorrideva dolcemente.

« E-ei ....» risposi con voce spezzata.

« Mi spieghi cos'è successo Tae? Sei scappato via piangendo ... cosa ti ha fatto Jeon ? » chiese con tono fermo e leggermente agitato.

Il fatto che lo chiamasse in quel modo mi preoccupava perché voleva dire che sicuramente non lo sopportava davvero.

Subito mi misi piano piano a sedere e mi asciugai le guance bagnate per poi guardarlo negli occhi anche se lo vedevo un po' offuscato.

« Lui ... mi ha ... non posso dirtelo » dissi abbassando lo sguardo con le lacrime che premevano di nuovo per uscire.

« Tae ti prego ... siamo migliori amici ... se ti succede qualcosa io devo essere il primo a saperlo, poi beh mi preoccupo per te ovvio » rispose Jimin mettendo una mano sulla mia guancia e accarezzandomela.

« Lo so ma ... » non riuscii a finire la frase perché in quel momento entrò Jungkook spalancando la porta.

Io mi immobilizzai e lo fissai con sguardo omicida, non volevo né vederlo né sentirlo né niente, la sua presenza era troppo per me.

« Levagli subito quelle mani di dosso Park » disse Jungkook avvicinandosi e spostando Jimin lontano da me.

« Ma bene, aspettavo tanto di parlare con te Jeon, sai chi fa del male al mio Tae poi ne subisce le conseguenze » rispose Jimin con sguardo di sfida.

« Il tuo Tae? Ma allora non hai capito proprio niente caro, non sarà mai tuo » puntualizzò il piccoletto mettendosi di fronte allo Hyung.

« Ah davvero? E tu chi sei per dire una cosa chi mh? Poi di certo non sarà tuo puoi scommetterci » disse Jimin incrociando le braccia al petto.

« Tu non devi toccarlo perché lui è mio ed è già stato mio perciò le tue luride mani tienile in tasca nanetto capito? » chiese Jungkook con tono deciso.

In quell'istante mi alzai preso dalla rabbia e spostai Jimin poi mi misi di fronte a quello che fino a poche ore fa avrei definito ragazzo.

« Non dire più una cosa del genere, tu mi hai usato, hai fatto quello che ti pareva ... senza pensare a me ... senza pensare a niente! » gridai sentendo di nuovo le lacrime scendermi calde sul viso.

« Non è come pensi ... io ... non è quello che sembra » rispose lui guardandomi negli occhi.

« Tu dici? Io invece so benissimo cosa sembra! Sei solo uno stronzo approfittatore ecco cosa sei! » urlai stringendo i pugni.

« Dio mio ti ho detto che non è così! Mi dispiace okay!? » gridò a sua volta Jungkook con gli occhi lucidi.

« Mi spieghi perché cazzo ti comporti in questo modo allora? » chiesi cercando di stare calmo.

« Perché io ... perché io ... vieni con me » rispose abbassando lo sguardo e trascinandomi via dalla mia stanza e da Jimin.

Lui camminò per il corridoio poi mi fece entrare nella sua camera e chiuse la porta a chiave guardandomi.

« Adesso mi spieghi per piacere? » chiesi di nuovo incrociando le braccia al petto.

« Mi ... mi sono sempre comportato così con te ... perché ... io non volevo farti soffrire, ti amo da tanto anche se tu non lo sai ... » rispose passandosi una mano tra i capelli e sospirando.

« Jungkook parla una buona volta » dissi avvicinandomi a lui e guardandolo negli occhio con sguardo deciso.

« Mio padre mi vuole far sposare con quella ragazza che baciavo l'altra volta, me l'ha promessa in sposa da quando sono piccolino ... è una cosa che ormai i miei genitori e i suoi organizzano dalla nostra nascita ... ho cercato di odiarti per tenerti lontano da me ... ma non posso ... perché io amo te » disse camminando avanti e indietro per poi fermarsi e mettersi le mani sul viso.

Quello che avevano sentito le mie orecchie mi fece sussultare il cuore, non poteva essere vero, non era possibile.

« Ma ... cosa ... tu ... dovevi dirmelo prima di venire a letto con me non credi? » chiesi in un mezzo sussurro.

« Kim Taehyung, tu sei la cosa più bella che io abbia mai desiderato in tutta la mia vita e questo lato dolce lo conosci solo tu ... perché ti amo e voglio mostrarti tutto me stesso ... » rispose prendendomi i polsi e tirandomi verso di lui facendomi sbattere contro il suo petto.

« Ma ... quella ragazza ... dovrai stare con lei ... » dissi abbassando lo sguardo.

« No, io combatterò per te, per noi e per il nostro futuro, sono stufo di nascondermi e di obbedire, per una volta voglio fare ciò che voglio » rispose sfiorandomi le labbra per poi baciarmi.

Io chiusi gli occhi e ricambiai il suo bacio, infondo sentirmi dire quelle parole mi rassicurava ma il fatto che avremmo dovuto affrontare più problemi del previsto mi agitava parecchio.


Spazio autrice:

Salve!!

Ecco il nuovo capitolo!

Spero tanto che vi sia piaciuto e come al solito se volete lasciate un commento per dimri cosa ne pensate!

Bacie e alla prossima!<3

Don't let me fall: Un amore proibito || Vkook [In revisione]Where stories live. Discover now