CAPITOLO 3

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La mattina mi sveglio con un'ampio sorriso sul volto.
Scendo dal letto e mi avvicino alla finestra sbadigliando. Sposto le tende e apro la finestra: il sole splende nel cielo e i colori del mio giardino sembrano più vivi che mai.
Non so perchè sono cosí felice; forse per il sogno che ho fatto stanotte?
Ero nel mio giardino ad ammirare come sempre il mio albero i cui rami creano dei giochi d'ombra sul prato. Ad un certo punto sentii la voce di Emma che gridava "Regina! Regina! Il signor Gold ci è riuscito Robin è tornato!"
Mi alzai di scatto e iniziai a correre verso il negozio del signor Gold. Robin era davanti all'entrata, mi venne in contro e mi abbracciò e disse che non mi avrebbe lasciato mai più e che saremmo stati per sempre insieme.
Questo sogno mi ha dato una speranza, forse il signor Gold può riuscire a far tornare Robin, o perlomeno può aiutarmi in qualche modo.
Indosso in fretta uno dei miei soliti abiti neri e scendo giù le scale quasi correndo.
Afferro una mela dal cestino che si trova sopra al tavolo della cucina ed esco dirigendomi verso casa di Emma per parlarle del mio sogno e per chiederle aiuto per convincere Gold ad aiutarci.
Può sembrare strano, ma ultimamente io ed Emma abbiamo legato molto, grazie anche ad Henry, e nonostante i nostri trascorsi poco piacevoli.
Emma mi accoglie sorridente nella sua nuova casa, nella quale vive ormai da tre settimane con Killian, e una volta entrata le spiego il mio piano.
<<Non credo sia una buona idea>> dice Emma <<voglio dire...lo sai che Gold ti chiederà sicuramente qualcosa in cambio e in questo caso sarà qualcosa di molto, molto grande>>
<<Lo so, ma farei qualsiasi cosa per riavere Robin...>>
<<Comunque non so se sarà disposto ad aiutarci>>
<<Tentar non nuoce>> cerco di assumere un'espressione convincente.
Emma annuisce <<D'accordo, andiamo>> fa una pausa <<Ma io ti ho avvertita>>
Usciamo da casa sua e percorriamo a passo veloce la strada principale di Storybrooke per poi svoltare a destra e trovarci difronte al negozio del signor Gold.
Faccio un respiro profondo prima di aprire la porta ed entro seguita da Emma.
<<Come posso aiutarvi>> Gold è dietro il bancone con un sorriso maligno.
<<Dovresti saperlo visto che sei un veggente!>> gli ringhio contro
<<Bè, mia cara, mi dispiace deluderti, ma ho perso questo potere tempo fa>> esce da dietro il bancone e si avvicina così tanto a me che quasi il suo naso sfiora il mio <<Come posso aiutarvi?!>> ripete poi si appoggia al bancone
io ed Emma ci scambiamo un' occhiata.
<<Vorrei chiederti se>> esito << potresti aiutarmi a far tornare indietro...>>
Non faccio in tempo a finire la frase che Gold mi interrompe << non se ne parla mia cara, potrei anche provarci, ma non lo farò....nessuno ci riuscirá mai!>>
<<Cosa vuoi in cambio?>> provo a convincerlo
<<Mi dispiace per te, ma non sprecherò la mia magia per uno stupido ladro!>>
<<Cosa hai detto?!>> sento dentro di me la tristezza e la rabbia che combattono tra di loro per uscire. La rabbia prende il sopravvento e senza che io me ne renda conto, prima che lui possa difendersi in qualche modo, alzo il braccio prendendo Gold alla gola <<Prova a ripeterlo se hai il coraggio!>> gli grido contro.
Emma mi guarda preoccupata e mi dice di lasciare andare il signor Gold, ma io non riesco a farlo. Mi sento come se qualcuno mi stesse controllando, come se non fossi io a decidere le mie azioni. Poi cerco di lasciarlo e lo scaravento contro una parete facendo cadere gli oggetti appoggiati su una libreria.
Mi studio la mano preoccupata. È come se facesse tutto da sola. Non sono stata io a strangolare Gold, no, non ero io; non voglio crederci, io sono un'eroina adesso...non faccio del male alle persone.
Emma, preoccupata,posa una mano sulla mia spalla, io la guardo negli occhi e scoppio a piangere mentre Gold si rialza dolorante.
<<Io...io non so che mi è preso. È stato come se un'altra persona mi stesse controllando. Ho paura che la regina cattiva riesca a tornare di nuovo e riesca a farmi consumare nell'oscurità ancora una volta.>> faccio una pausa <<Ho paura di perdere anche Henry, te, Mary-Margaret e tutti gli altri>>
Emma mi abbraccia <<Non lo permetteremo>> dice poggiando le mani sulle mie spalle e allontanandomi da se per guardarmi negli occhi.
Annuisco <<Grazie>> mentre mi asciugo le lacrime Gold si rialza e cerca di lanciarci un'incantesimo, ma io ed Emma unendo le nostre forze riusciamo a spingerlo indietro. Usciamo rapidamente dal negozio. Saluto Emma e mi dirigo verso casa, ma lei mi ferma <<Ti va di venire da me? Henry dovrebbe essere tornato, ti farà bene stare un pò con noi>> sorride
Annuisco e ricambio il sorriso, poi la raggiungo e andiamo insieme a casa sua.

A war inside of me: outlawqueenWhere stories live. Discover now