CAPITOLO 8

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<<Regina,tutto okay?>> chiede Emma; mi ero dimenticata che anche loro fossero qui.
Mi asciugo le lacrime e mi giro verso Emma e Mary-Margaret sorridendo <<Si, tutto a posto>> poi mi avvicino a loro, le abbraccio e le ringrazio per avermi accompagnata.
<<Ora penso sia meglio andare>> dico sciogliendomi dall'abbraccio <<Vi va di andare da Granny's a bere qualcosa?>> chiedo poi
Entrambe accettano, quindi ci incamminiamo verso il ristorante.
Una volta entrate ci sediamo ad un tavolo e ordiniamo tre cioccolate calde.
<<Allora Regina>> comincia Mary-Margaret <<Cosa ti ha detto Robin>> guarda prima Emma e poi me con una faccia da furbetta, ma poi vede la mia espressione triste e subito aggiunge<<Se non ti da fastidio parlarne, ovviamente>>
<<Come se non aveste visto tutto>> ricambio lo sguardo assumendo la sua stessa espressione.
<<non abbiamo visto ne sentito niente!>>dice Emma
Io la guardo dritto negli occhi <<Si certo, come no>> dico ironicamente, poi tutte e tre ci mettiamo a ridere
<<Comunque sono d'accordo con Robin>> dice Emma prima di bere un sorso di cioccolata<<Devi andare avanti ed essere felice. E so che ci riuscirai>> sorride e mi accarezza una mano con il pollice
<<Grazie Emma>>ricambio il sorriso
Poi Mary-Margaret prendendomi alla sprovvista allunga un braccio verso di me e rimuove il bracciale nero dal mio polso<<Penso che ora non serva più>>sorride insieme ad Emma
Io mi sfioro il polso con l'altra mano preoccupata<<Rimettimelo>> le ordino
Lei fa cenno di no con il capo
<<Dai rimettimelo, non è sicuro stare insieme a me senza che io abbia il bracciale>>insisto
<<Noi possiamo fidarci di te, ora che hai rivisto finalmente Robin e la situazione si è calmata...>> dice Emma
<<Emma, non dire sciocchezze! Sai che non è così>> insisto stendendo il braccio verso di loro per riavere il bracciale
<<L'unica persona che in questo momento non si fida di te sei tu>>dice Mary-Margaret spostandomi il braccio<<Devi solo credere in te stessa>>
<<E va bene, ma promettetemi che appena vedete che mi sto innervosendo o arrabbiando me lo rimetterete>> indico il bracciale
<<Affare fatto>> dicono loro in coro
All'improvviso le porte di Granny's si spalancano ed entra Tremotino infuriato.
Si guarda intorno poi viene verso di me e puntandomi un dito contro grida<<Sei stata tu vero?!>>
<<Non ho idea di che cosa tu stia parlando>> dico. Ma poi realizzo: si sta riferendo alla boccetta con il liquido magico.
<<Non mentire>> abbassa la mano che mi stava indicando lungo il fianco<<Chi altro poteva essere se non tu?! Sei tu l'unica che attualmente ha subito un lutto in tutta Storybrooke>> insiste
inizio ad innervosirmi, ma cerco di resistere
<<Sono stata io>>interviene Mary-Margaret
<<Non ci credo!>> sbraita il signor Gold<<L'unica che andrebbe a trovare quello stupido ladro che non è mai servito a nulla e lei!>> punta nuovamente l'indice contro di me.
Al suono di quelle parole la rabbia che aveva cominciato appena a ribollire dentro di me esplode e senza riuscire a controllarmi mi trasformo di nuovo in quel mostro che ero una volta<<Questo è troppo!>> urlo alzandomi dal tavolo e avvicinandomi così tanto a Tremotino che quasi i nostri nasi si sfiorano.
Mary-Margaret si alza allarmata e mi blocca un braccio per rimettermi il bracciale, ma io senza neanche rendermene conto mi divincolo e la spingo via.
Ormai è troppo tardi, sono di nuovo un mostro.
Vedo molta gente scappare via dal ristorante terrorizzata.
Prendo il signor Gold per la gola; non sono mai stata in grado di sconfiggerlo, ma la rabbia che brucia al mio interno mi da moltissima forza.
<<Cosa hai detto?! Ripetilo se hai il coraggio!>> rido malignamente
<<so...solo t..tu>> cerca di parlare anche se sta soffocando, ma poi si ferma per cercare di riprendere aria.
<<Oh, povero piccolo Tremo!>> lo prendo in giro <<E pensare che tu sei il signore oscuro! La persona che incute timore più di tutti!>>rido ancora
<<T...tu sai che>> riprende fiato<<n...non puoi ucci...dermi>>continua a parlare
<<Ne sei proprio sicuro?!>>lo scaravento contro il bancone del ristorante e faccio apparire nella mia mano destra il pugnale che serve per controllare il signore oscuro. Quella è l'unica cosa che può ucciderlo.
<<Regina!>> grida Emma preoccupata mettendosi tra me e il signor Gold<<Non farlo! Non macchiare la tua anima con un'altro omicidio>>
Le sue parole cominciano a farmi pensare di nuovo lucidamente.
<<Regina>> continua Emma<<Ricorda chi sei e dammi il pugnale>> ha il fiatone ed è molto preoccupata<<Puoi farcela, abbi fiducia in te>>
Tende una mano verso di me per prendere il pugnale ma io faccio un passo indietro <<Ma lui merita di morire per quello che ha detto!>> se si potesse uccidere con uno sguardo penso che il signor Gold sarebbe già un cadavere
<<No! Nessuno lo merita! Neanche lui che ha fatto cose terribili>>continua Emma
Cerco di distruggere la regina cattiva e di far riemergere la vera me.
Ricomincio a pensare alla prima volta che ho deciso di redimermi e a come la mia vita sia migliorata da quel giorno: ho molti amici che sono come la mia famiglia, ho Henry e sono in pace con tutto e con tutti.
È tempo di ritornare a quella vita, quella nella quale riuscivo a controllare la malvagità della regina e a vivere felice.
Porgo il pugnale ad Emma che lo afferra e aiuta subito Tremotino ad alzarsi il quale poi esce subito dal ristorante.
Poi torno ad essere Regina con i miei abiti, la mia vita e i miei amici.
<<Io ve lo avevo detto!>> rimprovero Mary-Margaret <<Avete troppa fiducia in me>>
Mary-Margaret si avvicina a me e prendendomi per un braccio mi mette il bracciale <<Mi dispiace Regina>> si scusa
<<Riportatemi al commissariato>>gli chiedo <<Perfavore, se non volete farlo per voi almeno fatelo per me>>
Emma e Mary-Margaret si guardano dubbiose, poi Emma dice<<D'accordo, andiamo. Ma questa volta lasciami stare un pò con te>>
<<Ok, puoi stare>>sorrido, ma poi dico<<Ma perchè siete ossessionate dal fatto che dovete stare insieme a me?! Io so badare a me stessa!>> le guardo entrambe
<<E solo che...>>comincia Mary-Margaret<<Pensavamo che visto che ora Robin non è più con te avresti avuto bisogno di un pò di compagnia>>sorride tristemente
<<Scusami>> dico io sfiorandole una spalla <<Non volevo offenderti>> le sorrido e lei ricambia il sorriso <<Grazie>> dico poi rivolta a tutte e due.
Usciamo insieme, ma poi io ed Emma ci dirigiamo a sinistra per andare verso il commissariato e Mary-Margaret va verso destra per tornare a casa.
Una volta arrivate prendo subito la chiave dal solito cassetto, apro la porta della cella e prima di entrare porgo la chiave ad Emma per poter chiudere.
Mi siedo sul letto e tengo lo sguardo fisso sul muro che ho davanti, poi dopo un pò che mi sento osservata mi giro verso di Emma, che era rimasta ferma con la chiave in mano, e dico<<Che c'è?! Perché non chiudi?>>
Allora lei spalanca di più la porta della cella, entra e si siede accanto a me.
Io le lancio uno sguardo interrogativo e lei sorride.
<<Hai detto che sarei potuta rimanere!>>dice poi
<<Ah giusto>> dico io quasi scocciata
<<Hai bisogno di parlare vero?>> mi chiede<<Riesco a capire quando ti senti così. Fissi sempre il vuoto quando hai qualcosa che ti passa per la testa>>dice fissando anche lei il muro davanti a noi
Mi giro verso di lei e la guardo sbalordita<<Da quando mi conosci così bene?!>>
<<Da quando siamo diventate amiche>> mi spiega<<Anche se non sembra, passo molto tempo a studiare i comportamenti dei miei amici>>
<<Oh>> dico ammirata
<<Quindi di cosa vuoi parlarmi?>> chiede
<<Vorrei che ci fosse qualche modo per eliminare per sempre la parte cattiva di me>> inizio<< qualcosa che mi separi da essa come se fossimo due persone diverse>>
Emma mi guarda pensando a qualcosa.
<<Ho un'idea!>> dice alzandosi in piedi di scatto. Lancia la chiave sul letto e si avvicina rapidamente alla porta d'entrata <<Tornerò oggi pomeriggio>>
<<Ma, Emma cosa vuoi fare!>> cerco di fermarla <<Emma!>>
Mi avvicino anche io alla porta d'entrata continuando a chiamarla, ma lei già se ne è andata.
Quindi poi ritorno nella mia cella e mi sdraio sul letto senza chiudere la porta.

A war inside of me: outlawqueenWhere stories live. Discover now