CAPITOLO 5

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Sento suonare il citofono e prima che possa alzarmi dal divano per andare a vedere chi è,la porta si apre ed entra Robin.
Probabilmente ho di nuovo le allucinazioni, ma questa volta lui si muove e cammina sorridendo verso di me <<Regina!>>
Mi raggiunge e si siede accanto a me sul mio divano di pelle nera e mi accarezza dolcemente il viso.
Io gli prendo la mano con le lacrime agli occhi per l'emozione <<Robin, sei...reale?!>>
Robin annuisce poi mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Le sue labbra morbide e calde sfiorano, di nuovo dopo tanto tempo, le mie e mi sento di nuovo felice e il mio cuore riprende a battere come faceva ogni volta che Robin mi stringeva a se senza lasciarmi andare e come faceva ogni volta che lui mi baciava dolcemente.
Ammiro i suoi bellissimi occhi azzuri e piangendo appoggio la testa sul suo petto <<Non ho avuto il tempo di dirti una cosa importante prima che tu te ne andassi>>
Robin mi stringe forte a se e accarezza i miei capelli <<Cosa?>> sorride.
Mi tiro su e lo guardo dritto negli occhi <<Ti amo>> mi asciugo le lacrime e sorrido.
<<Anche io ti amo>> mi bacia di nuovo; poi come d'incanto sparisce nel nulla e al suo posto rimane il vuoto.
Rimango immobile cercando di capire ciò che è appena successo.
Dalla porta rimasta aperta entra zoppicando,come sempre, il signor Gold.
<<Come ti ho già detto,mia cara, non lo riavrai mai indietro!>>
<<Tu!>> mi alzo dal divano e gli vado in contro <<Sei stato tu a farmi credere che Robin fosse tornato! Sei stato tu a farmi credere di essere matta e di avere le allucinazioni>> inizio ad urlargli contro e gli punto il dito sul petto.
<<Ti sbagli mia cara, non ho idea di cosa tu stia parlando>> sposta il bastone da una mano all'altra.
La rabbia riprende a bollire dentro di me;cerco di scagliare una palla di fuoco a Gold, ma dalla mia mano non esce niente. Ci provo più e più volte guardando il sorriso maligno di Tremotino.
<<Non riesci ad usare la magia perchè stai sognando, cara>> dice lui
<<Cosa?!>>
<<Stai per svegliarti>> continua.
All'improvviso Gold sparisce la porta si richiude e io mi ritrovo sdraiata sul divano dove mi ero addormentata ieri sera pensando a Robin.
Sembrava tutto così vero.Perchè la vita deve essere cosí ingiusta?!
Come prima nel sogno la rabbia inizia a ribollire dentro di me e senza pensare a quello che sto facendo scaglio con violenza una palla  di fuoco sul muro antistante al divano che si incendia nel giro di pochi secondi.
Non appena realizzo che la mia casa sta per andare completamente in fiamme corro allarmata in cucina, prendo la prima cosa che trovo, in questo caso un'insalatiera, la riempio d'acqua e torno rapidamente in salone scagliando l'acqua contro il muro.
Niente, le fiamme non si spengono, anzi aumentano e iniziano ad espandersi anche sul pavimento. Provo a gettarci di nuovo l'acqua, ma ancora non funziona.
Se le fiamme continuano a bruciare presto mi ritroverò senza una casa.
Devo fare qualcosa,ma cosa?
Forse le fiamme dipendono da me; se riesco a calmarmi magari possono diminuire o addirittura sparire!
Mi siedo di nuovo sul divano appoggiando i gomiti sulle ginocchia e il viso tra le mani e cerco di calmarmi pensando ad Henry e a come si preoccuperebbe per me in questo momento e una lacrima mi riga una guancia. Ultimamente sono molto debole, piango facilmente e non ho voglia di fare niente.
Alzo lo sguardo verso il muro: le fiamme sono sparite, non ci sono più.
Mi alzo dal divano e mi avvicino soddisfatta alla pozza d'acqua che ho lasciato sul pavimento.
Allungo le braccia verso il basso e asciugo il pavimento di marmo attirando con i miei poteri l'acqua che sale verso di me come un'enorme bolla per poi scoppiare e sparire nel nulla.
Sono stanca di soffrire, sono stanca di comportarmi da eroina perchè anche così ho perso il mio lieto fine. Sono stanca degli stupidi discorsi di Mary-Margaret sulla speranza e sono stanca di lasciarmi bruciare all'interno dalla regina cattiva che cerca di uscire e tornare in azione: è tempo di ritornare ai vecchi tempi, di utilizzare l'oscurità come uno scudo, come una protezione dalla sofferenza e dal dolore.
Cammino verso il muro opposto alla porta d'ingresso e mi fermo davanti allo specchio.
Con un gesto delle mani i miei vestiti spariscono e al loro posto appare uno dei miei vecchi abiti.
Mi guardo di niovo allo specchio e con un sorriso maligno dico<< la regina cattiva è tornata>>

A war inside of me: outlawqueenWhere stories live. Discover now