CAPITOLO 14

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Una volta che io e lei siamo tornate ad essere la stessa persona, cado in ginocchio tenendo una mano sul mio petto dolorante.
I miei amici accorrono da me preoccupati <<Va tutto bene, Regina?>> mi chiede Emma tendendomi una mano per aiutare ad alzarmi
<<Si>> accetto il suo aiuto e afferrandole la mano mi rimetto in piedi.
Tutti mi guardano interrogativi senza dire niente.
<<Non potevo lasciarla fare del male alle persone che amo>> spiego <<E poi lei è, e sarà sempre, una parte di me non importa quanto questa cosa possa non piacermi. L'unico modo per sconfiggerla davvero è seppellirla nei brutti ricordi e, quindi, lasciarla nel mio passato>>
Tutti annuiscono capendo la situazione.
<<Ora non ci aspetta che ritrovare Robin!>> Sorride Henry <<Ma come facciamo a salvarlo se l'unica a sapere dov'è era la regina cattiva?>> chiede poi
<<Ora che lei è tornata in me....>> dico <<Penso di saperlo anche io>> sorrido.
Inizio a camminare rapidamente, seguita dalla mia famiglia, verso il parco che si affaccia sul lago. Una volta arrivati li mi avvicino alla cantina esterna della vecchia casa di mia sorella, Zelena. Ormai lei non abita li da più di un anno.
Con i miei poteri distruggo la catena che serra la porta d'accesso alla cantina, poi scendo la scaletta ripida accompagnata dai miei amici.
Trovo Robin seduto atterra chiuso in una gabbia come un animale allo zoo.
I vestiti che aveva questa sera, e che indossa ancora, sono in parte strappati.
Noto delle ferite profonde su entrambe le braccia.
<<Regina!>> grida non appena mi vede
Io gli corro incontro, apro la gabbia, distruggendo la catena che la serrava, e mi getto atterra accanto a lui preoccupata per il sangue che esce ininterrottamente da una ferita sulla spalla.
Gli accarezzo dolcemente il viso e lo bacio.
David si avvicina silenziosamente a noi <<Tieni la sua giacca>> dice porgendomela <<Vi lasciamo un pò soli>> sorride. Poi rivolto a Robin dice <<Riprenditi presto amico. Ci si vede in giro>>
Robin gli sorride senza dire niente e David esce seguendo gli altri.
Rimaniamo per un pò in silenzio: io seduta e lui sdraiato con la testa appoggiata sulle mie gambe. Gli sfioro i capelli e di tanto in tanto strappo dei pezzi di stoffa da una coperta che ho trovato li atterra per fermare il sangue che esce dai tagli sulle sue forti braccia.
<<Sono felice che tu sia qui>> Robin sorride dolorante poi  mi sfiora una guancia con la sua mano destra. Io mi piego e avvicinando il mio viso al suo lo bacio di nuovo.
Lui si mette a sedere accanto a me e mi passa un braccio attorno alle spalle, quindi io appoggio la testa sulla sua spalla.
<<Come è possibile che la regina cattiva sia ancora viva?!>> mi chiede all'improvviso
<<Lei ora è tornata ad essere una parte di me>> dico timidamente <<Era l'unico modo per eliminarla>>
Robin mi guarda senza capire
<<Se non l'avessi costretta a tornare in me avrebbe continuato a farti del male>> lo guardo <<E non potevo permetterglielo>>
Robin sorride <<Grazie>> e mi bacia prendendomi il viso tra le mani <<Ma ora sarai costretta a soffrire!>>
<<No finchè tu sei con me>> sorrido poi aggiungo <<Credo sia meglio andare via di qui>> dico
Lui annuisce e prima di alzarsi preme nuovamente le sue labbra sulle mie, mi tende una mano per aiutare ad alzarmi e si infila la sua giacca verde strappata.
Usciamo dalla cantina e ci dirigiamo verso casa mano nella mano.
Mentre camminiamo lo guardo in continuazione: è bellissimo nonostante i suoi vestiti distrutti rendano il suo aspetto un pò trasandato e nonostante i suoi capelli siano spettinati.
Una volta arrivati a casa lo invito a sedersi su una delle sedie che si trovano intorno al tavolo del salone.
Io mi siedo accanto a lui pronta a guarire le sue ferite.
Robin si sfila la giacca di dosso e la appende sullo schienale della sua sedia. Io gli tolgo delicatamente i frammenti di stoffa con i quali gli avevo fasciato le ferite in precedenza e dico <<Ti avviso>> lo guardo seria <<Farà un pò male>>
Lui rimane impassibile.
Tendo la mano destra verso di lui e la passo delicatamente sulla sua spalla. Non appena lo tocco Robin geme di dolore.
<<Mi dispiace>> mi scuso allarmata
<<Non preoccuparti>> fa una pausa <<È tutto a posto>> cerca di sorridere ancora dolorante.
Lo guardo, come per cercare assenso, per poi avvicinare nuovamente la mano al suo braccio.
Lui ricambia lo sguardo ed annuisce, quindi lo sfioro delicatamente e più in fretta che posso per non farlo soffrire. Lui si morde il labbro inferiore per soffocare un gemito.
Una volta curate tutte le ferite sul braccio destro passo a quello sinistro, poi, una volta terminata la cura, lui si avvicina quasi di scatto a me e incorniciandomi il viso con le sue mani mi bacia <<Grazie>> sorride.
Lo guardo piena di gioia poi, notando il suo volto pallido e stanco, gli dico <<Forse è meglio che tu vada a dormire>> guardo l'orologio appeso al muro alle mie spalle e continuo <<Anche perchè ormai è molto tardi>>
Lui annuisce sbadigliando. Si alza e si trascina ciondolante fino alle scale <<Tu non vieni?!>> chiede sbadigliando di nuovo
<<Arrivo tra poco>> sorrido
Robin comincia a salire i gradini lentamente e sbattendo i piedi.
Rimango per una decina di minuti a fissare il cesto pieno di mele davanti a me; sono felicissima che Robin sia finalmente insieme a me senza alcun intralcio. Sono felice che la regina cattiva sia tornata in me cosicché io possa controllarla tranquillamente, senza che qualcuno venga ferito; e, nel caso lei dovesse ritornare, so che Robin mi starà accanto e mi aiuterà a controllarmi come ha sempre fatto.
Guardo nuovamente l'orologio.
Mi alzo dalla sedia e una volta arrivata davanti alle scale mi sfilo le scarpe per evitare di fare rumore nel caso Robin stia già dormendo; poi lentamente e in punta di piedi salgo al piano superiore.
Apro cautamente la porta della mia camera, senza fare alcun rumore. Robin è sdraiato sotto le calde coperte del letto e sta dormendo, come suo solito, sul fianco destro.
Entro nella stanza sempre in punta di piedi, poso le scarpe accanto alla scrivania e dopo aver indossato il pigiama mi sdraio vicino a Robin.
Passo un pò di tempo a guardarlo, poi prima di addormentarmi gli stampo un bacio sulla fronte.

A war inside of me: outlawqueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora