Capitolo 9.

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Scorpius's Point Of View.
Erano le sette, ero al campo per le selezioni di Quidditch. Non avevo ancora visto la rossa, e la cosa mi sembrava strana.
Mi era sembrata abbastanza intenzionata a volermi dimostrare di saper giocare.
Non me la ricordavo così agguerrita e competitiva.
Non era del tutto vero che avrebbe dovuto partecipare per forza, insomma, non avevo idea del perché Lumacorno avesse voluto la lista, ma ero più che sicuro che a lui non sarebbe cambiato nulla se qualcuno non si fosse presentato.
Erano passati ormai dieci minuti e non potevo più aspettare. Così decisi di iniziare.
«Bene ragazzi, è ora di iniziare, dividetevi-»
«Aspetta!», urlò una voce interrompendomi.
Mi voltai e vidi due ragazze, Amanda Dolohov e al suo fianco la Weasley.
E così aveva deciso di presentarsi.
Ero davvero curioso di vederla giocare.
«Siete in ritardo, ma per questa volta farò finta di niente.», dissi con aria di sfida verso la Rossa.
Le due si unirono al resto degli alunni.
«Bene, ora dividetevi in gruppi da dieci e fate un giro di volo del campo, dopodiché tornate a terra e dividetevi in quattro gruppi, uno per ogni
ruolo.».
Fecero come avevo detto, eseguendo il giro. Per la maggior parte fu una passeggiata, tranne che per alcuni ragazzini del primo anno, che caddero subito della scopa.
Subito dopo scesero e si divisero in quattro gruppi.
Ero convinto che la Weasley avrebbe provato ad entrare in squadra come portiere, invece andò nel gruppo dei cacciatori.
«Iniziamo con il portiere. Nott e Zabini vi lanceranno la pluffa quindici volte e voi dovete pararne il più possibile.
Bene iniziamo!», dissi.
Dopo un'ora avevo già formato più di metà squadra.
Amelia Wood aveva ottenuto il ruolo di portiere, Albus aveva riconfermato il ruolo di cercatore e, con mia grande sorpresa, l'amica della Rossa si era dimostrata davvero brava ed aveva ottenuto il ruolo di battitore. Ora mancavano solo la prova dei cacciatori, che avevo lasciato per ultima apposta.
Bene, ora passiamo ai cacciatori. Wood in porta.
Visto che erano nove li divisi in gruppi da tre.
«Iniziamo con Mulciber, Zabini e Jungson.», dissi indicando il terzo gruppo.
Partii quello perché vidi che lei era nel primo.
Ero intenzionato a farla giocare per ultima.
Proseguii con il secondo gruppo, fino a che, quasi mezz'ora dopo, arrivai al suo.
Vidi la Weasley alzarsi in volo.
«Iniziate pure.», dissi lanciando la Pluffa in aria.
Vidi che lei era un po' incerta, infatti se le lasciò sfuggire e al suo posto l'afferrò Theodore Nott, ma fu solo un attimo.
Infatti dopo quella esitazione partì a razzo, soffiando la pluffa al ragazzo.
Schivò tutti fino ad arrivare in porta, dove la lanciò facendo punto. Proseguì così per il resto della prova, sicura e fiera, con quella chioma rossa al vento e lo sguardo concentrato, era talmente veloce che la Wood, che era davvero brava, non aveva nemmeno il tempo di vedere la pluffa, che era già in uno degli anelli.
«Okay, basta così», urlai per farmi sentire dai ragazzi in volo.
Fecero come avevo detto, ed io non avevo dubbi sui tre futuri membri. «Bene, dopo averci pensato, ho deciso. Entreranno in squadra Damian Zabini, Mary Rosier e..»
Vidi la Weasley deglutire.
Era nervosa, ma cercava di non darlo a vedere.
«Rose Weasley», dissi infine.

Rose’s Point Of View.
«Rose Weasley», disse Malfoy, dopo un po' di esitazione.
Amanda corse ad abbracciarmi.
«Io lo sapevo che eri bravissima! Vinceremo di sicuro!», esclamò. Ricambiai l'abbraccio.
«Grazie per aver scritto il mio nome su quella lista senza dirmi niente!», dissi ridacchiando.
«Cosa? Ma come fai a saperlo..?», domandò staccandosi.
«Me l'ha detto Malfoy questa mattina..».
«Cosa? Quando avete-», iniziò a dire, ma venne interrotta dal Albus, che venne e mi abbracciò, facendomi girare.
«Sei stata fantastica, ci porterai alla vittoria.», urlò.
Risi.
«Grazie Al, ma non sono poi così brava.»
«Su questo mi trovo costretto a dissentire.».
Mi girai e dietro di me c'era Malfoy, che aveva parlato.
«Come, scusa?», domandai incredula. «Sei stata brava, congratulazioni, Weasley.», continuò.
Non sapevo se fosse sincero no, avevo notato che era bravo a mantenere un'espressione neutra nelle situazioni, nascondendo ciò che pensava davvero.
«Grazie, Malfoy.».
«Bene, tra dieci giorni ci sarà la prima partita contro Corvonero, quindi non possiamo perdere tempo. Ci alleneremo tutti i giorni alle sette. A domani.», ci congedò, prima di avviarsi verso gli spogliatoi.
«Io vado.», disse Al abbracciandomi.
In quel momento vidi Dominique e Lily venirmi incontro.
Erano venute per vedere le selezioni mie e di Albus.
Salutarono anche loro Albus, che se ne andò.
«Sei stata fenomenale!», esclamò poi la rossa, abbracciandomi.
Dominique si uní all'abbracciò, facendomi anche lei i complimenti.
«Ti va di stare con noi stasera?», disse Lily sciogliendo l'abbraccio, «pensavamo di andare nella stanza delle necessità per una serata tra ragazze e rimanere a dormire là.» «Certo!», esclamai.
«Fantastico!», esultò la piccola Potter.
«Emh..io vado.. ci vediamo domani mattina, Rose..», disse Amanda.
Stavo per rispondere, ma venni interrotta.
«Perché domani mattina? Vieni anche tu!», esclamò Dom.
Amanda rimase abbastanza sorpresa, come me e Lily, d'altronde.
Non che non volessi Amanda, ma mi era sembrato strano che a fare la proposta fosse stato Dominique, me lo sarei aspettato da Lily, ma non da lei. Era molto dolce e gentile, ma anche molto gelosa e chiusa alla 'gente che provava a infiltrarsi tra noi', come diceva lei, soprattutto dopo aver lasciato Beauxbatons.
«Ma non vorrei disturbare..», disse Amanda, arrotolandosi una ciocca di capelli con il dito.
«Non sarebbe un disturbo.», la rassicurai,
«Vieni anche tu!», esclamò Lily.
«Va bene, verrò.», rispose timidamente.
«Benissimo, ora voi due andate a darvi una lavata e noi vi aspettiamo qui.», disse la biondina.
«Certo, a tra poco.», risposi.
Presi Amanda per un braccio ed andammo verso gli spogliatoi femminili.
Ci facemmo una doccia calda.
Mentre ci stavamo vestendo lei mi ringraziò.
«Grazie di cosa?», chiesi sorpresa.
«Nulla, lascia stare.», rispose finendo di abbottonarsi la camicia ed andando via.
Finii di vestirmi anche io e la seguii Trovammo le mie cugine ad aspettarci.
Arrivammo davanti al portone della sala grande.
«Andiamo!», esclamò Lily.
«Ma non volete prima cenare?», domandai sentendo brontolare il mio stomaco.
«Già, in effetti sto morendo di fame.», disse Amaanda.
«Va bene, allora andiamo a cenare.
Ci vediamo direttamente al settimo piano o qua fuori?» domandò Dom.
«Troviamoci qui alla fine della cena.», risposi.
Le altre annuirono ed entrammo nella sala.
Le mie cugine andranno a sedersi al tavolo dei Grifondoro mentre io e Amanda andammo al tavolo verde-argento.
Vidi Albus alzare una mano per farmi segno di andare da lui.
Vicino c'erano i suoi amichetti- e purtroppo anche le sue amichette-, quindi all'inizio esitai, poi però pensai a quella settimana, al fatto che mi ero scoperta capace, con mia grande sorpresa, di tenere testa sia alle oche, sia a Malfoy, e soprattutto pensai al fatto che Albus era sempre uno dei miei migliori amici ed io non l'avrei allontanato solo per le persone che frequentava.
Con questi pensieri, presi Amanda per il polso e la trascina e con me da mio cugino.
«Ciao, Al!» esclamai sedendomi di fronte a lui.
La mia amica si sedette al mio fianco. «Ehi, Rosie!» ricambiò il saluto.
Vidi le oche guardarmi dall'alto in basso.
«E voi che ci fate qui?», esclamò la Parkinson, che era seduta accanto ad Albus.
«Se non l'hai capito, è ora di cena.», dissi con il suo stesso tono saccente. Malfoy ridacchiò.
Lei lo fulminò con lo sguardo.
«Siete  state davvero brave oggi.», disse Zabini, che era seduto accanto alla mia amica.
«Dolohov, come mai non hai provato ad entrare in ssquadra gli altri anni?», le chiese poi.
«Io non ero sicura di potercela fare..». rispose Amanda.
Con me era così esuberante, che mi sembrava strano vederla così timida. La cena proseguì tranquillamente, chiacchierai prevalentemente con Albus, scambiai qualche parola con i suoi amici, tranne che con le oche, che blateravano su discorsi futili.
Per quanto riguarda Malfoy, beh, lui non diceva niente, si limitava ad ascoltare.. ad osservarmi.
Non sapevo perché lo facesse, sapevo solo che la cosa mi metteva a disagio. Avevo anche ricambiato il suo sguardo, una volta.
I nostri occhi si erano incontrati ed avevo cercato di chiedergli silenziosamente cosa volesse.
Lui si era limitato a fare un sorrisetto. Dopo che anche i dolci furono spariti, io ed Amanda ci alzammo, salutando agli altri.
Ero molto sorpresa. Dovevo ammettere che Damiano Zabini e Joshua Parkinson non erano tanto male.
Non che stravedessi per loro, ma me li ricordavo peggio.
In quegli anni erano cambiati.
Peccato che la stessa cosa non valesse per le sorelle dei due e per la Bulstrode, che erano sempre le stesse, se non peggio.
Arrivamo fuori dalla Sala Grande ed aspettammo le mie cugine, che arrivarono poco dopo.
Arrivammo al settimo piano e Dom passò tre volte davanti al muro, facendo apparire la porta.
Entrammo e trovammo un'accogliente stanza, con le pareti e rosso-oro e verde-argento, un caminetto acceso, due divani, un tappeto rosso, un tavolino con diversi giochi di società babbani (come Monopoly) e quattro letti a baldacchino.
Lily si buttò sul divano, poi prese il Monopoly, aprì il tabellone ed iniziò a disporre le pedine.
Io mi andai a sedere vicino a lei e Dom ed Amanda andarono all'altro divano.
«Allora, che mi raccontate?», domandò la rossa.
Nessuno parlò.
«Andiamo, che mortorio! Parlate di qualcosa, non so.. Tu, Amanda, ci conosciamo così poco, raccontaci un po' di te.». continuò a dire.
«Ecco, io non ho niente da raccontare non sono una figa con una vita sociale alle stelle. Sono una normale ragazza.».
«La famiglia? Hai fratelli o sorelle?», domandai.
«Si, una sorella, ha undici anni più di me ed è già sposata e con figli.».
«E con i tuoi vai d'accordo?», domandai.
«Mia madre è morta quando avevo sette anni e con mio padre no, non vado d'accordo. Diciamo che sono tutto il contrario di quello che vorrebbe come figlia.», rispose fingendo un sorriso.
«Ma-», iniziò Dominique, ma le lanciai uno sguardo talmente glaciale che tacque.
«Bene, ora parliamo di qualcosa di più piccante..parliamo di ragazzi!», disse Lily battendo le mani, «mi ero dimenticata di quanti bei bocconcini ci fossero ad Hogwarts.».
«Già, peccato per voi, però. Avete legami di sangue con molti dei ragazzi più belli della scuola.», disse Amanda.
«Ma la bellezza è un gene di famiglia!», esclamò Dom.
«Avete visto quant'è bello Malfoy?», disse Lily.
La guardai sbarrando gli occhi.
«Non è poi così bello.», dissi con indifferenza.
Bugia.
«Andiamo, Rose, posso capire che non ti è simpatico, ma sii obiettiva, è un gran bel pezzo di-»
«Ho capito!», la interruppi, «Okay, è un bel ragazzo, ma non è così bello!».
Bugia.
«Vuoi dire che se ci provasse lo respingesti?», chiese la piccola rossa, alzando un sopracciglio.
«Certo che sì.», risposi sincera.
BUGIA!
‘Se non taci subito ti ammazzo!’, sibilai alla stupida vocina nella mia testa.
‘Io sono te, intelligentona!’
Shh
«Tu gli piaci, Rose.», disse Amanda, riportandomi alla realtà.
«Ma cosa dici?!», dissi sorpresa.
«La verità! Non hai visto come ti guardava a cena? Ti mangiava con gli occhi!», esclamò.
«Non è vero, Amy, per lui sono indifferente, anzi, penso che mi odi. È sempre così glaciale..».
«Lo conosco da tanti anni, volte me lo sono ritrovato anche a delle cene dove ero costretto a partecipare con mio padre, non ci ho mai parlato, ma una cosa che ho capito è che lui è sempre così.», rispose.
«Sentite, non posso negare che è un bel ragazzo, ma a me non piace, anzi, il contrario. È arrogante, saccente, troppo sicuro di sé, un pallone gonfiato, pensa di essere migliore di tutti. Poi cambia le ragazza come fossero mutande. È un grandissimo puttaniere, tutte caratteristiche che non cerco in un ragazzo.».
«Però sembra quasi fatto apposta..», mormorò Dom.
«Cosa?», domandai non capendo.
«Il fatto che vi trovate sempre insieme. Era lui il prefetto assegnatoti dalla McGranitt, è capitato con te in coppia a pozioni, Lumacorno vi ha mandato insieme non so dove, ora sei nella squadra di cui è il capitano.. quasi una scelta del destino..», rispose la bionda maliziosamente.
«Sentite, aprite bene le orecchie e capite cosa sto per dire: a me non piace Scorpius Malfoy, non mi è mai piaciuto e non mi piacerà mai.».
Quella è stata la più grossa bugia della serata.

•||Dirty love.||•Where stories live. Discover now