Capitolo 29.

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«Rose, mi raccomando, stai attenta.», disse Fred.
«Sì, Freddie, tranquillo.».
«Rose, non puoi sbagliare, gli effetti sono diversi da quelli che erano quando tua madre l'ha accidentalmente “testato”.».
Mi avevano proposto tanti scherzi, ma quello che mi aveva colpito di più era stato quello del Cannocchiale Tirapugni dei Tiri Vispi Weasley. Quando lo aprivi tirava un pugno sull'occhio, che lasciava una macchia nera-violacea.
Era un giochino creato da zio George e nostro zio Fred, solo che negli anni era stato migliorato, soprattutto da Fred Junior.
Zio George aveva sempre detto che dopo Hogwarts Fred avrebbe dovuto andare a lavorare con lui al negozio, ma zia Angelina l'aveva sempre minacciato, dicendo che non doveva assolutamente deviare Fred dagli studi.
Questo aveva portato tante volte a litigi tra loro, una volta zio George se n'era anche andato di casa, perché era stanco che Angelina considerasse inutile il suo lavoro.
Tutta la famiglia aveva parlato con la zia, facendole notare che era stata molto insensibile.
Alla fine la zia si era scusata e zio George era tornato a casa.
Quella cosa era successa solo un anno e mezzo prima.
Avrei voluto esserci anche io.
Era successo durante le vacanze di Pasqua, ma io ero rimasta in Francia. «Rose, mi hai sentito?,», chiese Fred.
«Cosa? No, scusa, ero immersa nei miei pensieri. Cos'hai detto?».
«Ho detto che ho modificato gli effetti, sono ancora più potenti e se tutto va come previsto, per almeno quattro o cinque giorni nemmeno Madama Chips riuscirà a togliere la macchia. Però attenta.».
«Sarà lui ad avere quel cannocchiale.», dissi.
Avevo deciso di giocare sporco anch'io.
Sarei stata la sua compagna di astronomia, poi avrei scambiato il cannocchiale normale con quella dei Tiri Vispi, lui avrebbe avuto un bel livido sul suo bel faccino.
Era tanto attaccato all'aspetto fisico, che per lui sarebbe stato davvero grave.
Per certi aspetti era peggio di una ragazza.
«A che ora avete astronomia?», chiese Fred.
«A mezzanotte.».
«Bene, a mezzanotte saremo lì, io distrarrò tutta la classe e Fred, sotto il mantello dell'invisibilità, scambierà i cannocchiali.», disse Louis.
«Il mantello dell'invisibilità?», ripetei. «Sì, ce lo ha prestato James.».
«Ragazzi, sapete che non voglio il suo aiuto.».
«Non sa che serve per te, stai tranquilla.», disse Louis.
Sospirai.
«Dai su, ora non pensarci, preparati.», disse Fred.
****
Arrivai nella torre di astronomia con qualche minuto di anticipo.
Malfoy era già lì.
«Buonasera, Malfoy.», dissi, avvicinandomi a lui.
«Buonasera, Weasley. Come mai sei così allegra?».
«Per nulla in particolare, solo, mi piace astronomia. Il cielo, le stelle, le galassie. Tutto così lontano, tutto così misterioso.
A volte mi domando se tutto quello che conosciamo sia vero.
Chi ci dice che è così? Chi ci dice che non esiste dell'altro, che nessuno ci ha mai detto o che l'uomo non ha ancora scoperto?», dissi, dando voce ai miei pensieri.
«Wow, Weasley, siamo profonde stasera.».
«Lo sono sempre, Malfoy.», dissi, sorridendo.
Lo lasciai lì ed andai verso la mia postazione.
Finsi di guardare attentamente il cannocchiale.
Sentii la sua presenza al mio fianco.
«Ti serve qualcosa, Malfoy?», chiesi, fingendomi irritata, per far si che si mettesse affianco a me.
«Stasera sto qua.», rispose, facendomi l'occhiolino e chinandosi a guardare nel cannocchiale accanto al mio.
Trattenni un sorriso, pensando al fatto che, qualche minuto dopo, lo avrei reso ridicolo davanti a tutti.
Mano a mano l'aula si riempì, e fummo tutti.
«Buonasera, ragazzi, oggi studieremo il moto di Giove e dei suoi satelliti.», disse la professoressa Sinistra.
Iniziò a spiegare, ma io non ascoltai niente di quello che stava dicendo.
Iniziai a pensare alla reazione di Malfoy, ma soprattutto al prossimo scherzo che avrei dovuto fargli.
Perché lui avrebbe contrattaccato, ed io dovevo essere pronta.
Guardai l'orologio.
Era mezzanotte e mezzo e dei miei cugini nemmeno l'ombra.
Che fosse successo qualcosa?
Nel momento in cui lo pensai, bussarono alla porta.
«Avanti.», disse la professoressa.
La porta si aprì ed ecco Louis.
«Buonasera, professoressa.», disse Louis, «disturbo?».
«Weasley, sto facendo lezione, ma mi dica.».
«Sono qui per Malfoy e Weasley, mi dispiace disturbare per questo ma è urgente.».
«Cosa succede?».
«Possono uscire un attimo?» chiese Louis, indicandoci.
Malfoy andò verso di lui, con me al seguito.
Mentre uscivamo, Louis ci tenne la porta aperta. Aspettò qualche secondo e poi la richiuse.
Fred era entrato.
«Si tratta della ronda di sabato.»
«Io sabato sono stato sostituito, ero in punizione.», obiettò Malfoy.
«E al posto tuo c'erano Amanda e Rose, giusto?».
«Si.».
«Rose, sabato sono rimaste scoperte alcune aree del castello, che dovevano controllare i prefetti di Serpeverde. A questo punto non so se sei stata tu o Amanda.».
«È impossibile, noi abbiamo controllato e la zona che Molly ci aveva assegnato. Non so perché queste aree sono rimaste scoperta che poi, cosa è successo?».
«Molly.», disse Louis, alzando gli occhi al cielo, «Ha trovato degli effetti personali intimi in uno stanzino delle scope, ed ovviamente ha sclerato. Quella ragazza dovrebbe scopare di più.»
«E questo cosa c'entra con noi?», chiese Scorpius.
«Ovviamente a chi ha dato la colpa? A voi. Ha detto che se non scopro di chi si tratta va dalla McGranitt.».
«Ma i cazzi suoi mai?», chiesi io sbuffando.
«Signor Weasley non posso non spiegare tutta l'ora, ha finito?», chiese la professoressa, sporgendosi un attimo fuori dalla porta.
«Sì, professoressa, un attimo e glieli ridò.»
La professoressa annuì e rientrò.
«Bene ragazzi, cercherò di parlare con Molly. Vedrò di convincerla, ora tornate a lezione. Poi riprenderemo il discorso.», disse Louis.
Aprì la porta.
«Bene, professoressa, grazie della sua disponibilità e buon proseguimento.», disse mio cugino.
Mentre salutava la professoressa, fece come aveva fatto prima, tenne la porta aperta dietro di lui, per far uscire Fred.
Sperai che lo scambio fosse andato bene. Tornammo a posto.
La professoressa parlo per altri dieci minuti, poi disse di utilizzare il cannocchiale per vedere il moto di Giove.
Respirai profondamente, per non scoppiare a ridere già da quel momento.
Presi il cannocchiale, lo aprii e lo puntai verso il cielo. Aspettai tre secondi, e..
«AHHH.», urlò Scorpius, accanto a me. Mi girai di scatto e lo vidi a terra, con un occhio nero-violaceo.
«Che succede?!», sbottò la professoressa.
«Brucia!», disse Scorpius.
«Cos'è stato?, chiese ancora.
«Il cannocchiale mi ha colpito!»
«Cosa?!».
La professoressa e Scorpius si voltarono ed osservarono il cannocchiale, che era fisso sul treppiedi, dal quale però pendeva un pugnetto rosso, con una macchia violacea al centro.
«Cos'è questo orrore?!», urlò la professoressa.
«Malfoy, è uno scherzo di cattivo gusto.».
«Scherzo? Professoressa, ho un occhio nero. Che scherzo vuole che abbia fatto io?».
«Chi è stato allora?», chiese lei, voltandosi verso il resto della classe, che guardava la scena attonita.
«È stata Weasley.», disse Malfoy puntando il dito contro di me, che stavo lottando per non scoppiare a ridergli in faccia.
«Io?», chiesi, fingendomi incredula.
«Sì, lo so che sei stata tu.».
«Come avrei dovuto fare, scusa?». «Mentre tuo cugino è venuto per distrarmi.».
«Ti devo ricordare che ero lì con te?». «In qualche modo avrei fatto.».
«Basta, smettetela! In punizione, tutti e due!», urlò la professoressa.
«Cosa?! Ma sono io che ho subito uno stupido scherzo da quattro soldi.».
«Non mi importa, avete disturbato la lezione prima ed anche adesso. Ora verrete qui ogni notte dopo la mia lezione, pulirete tutta la torre e metterete a posto tutto quanto. A partire da domani sera. E il giorno dopo andrete a lezione normalmente.».
«Ma-»,dicemmo in coro.
«Ma niente! Ora uscite da questa classe.».
Abbassai lo sguardo.
«Ci scusi professoressa, buon proseguimento.», dissi uscendo dalla classe.
Scesi di qualche gradino prima di sbattere con la schiena contro il muro.
«Non è stato per niente divertente, Weasley.».
«Io mi sono divertita, Malfoy.», dissi, ridacchiando.
Mi spinse ancora più in avanti, schiacciandomi.
«Aspettati la mia vendetta, tesoro.», sussurò al mio orecchio.
Mi guardò profondamente, poi si voltò e sparì in fondo alle scale. ‘Weasley 1-Malfoy 0’, pensai soddisfatta.

•||Dirty love.||•Where stories live. Discover now