Capitolo 36.

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«Buongiorno.», dissi, una volta che Scorpius fu arrivato.
«Buongiorno.».
«Sei pronta?».
«Non tanto, abbiamo fatto tutto troppo di fretta.».
«Andrà bene. Su, andiamo.».
Ci avviammo verso l'aula di pozioni.
Era il giorno in cui avremmo dovuto presentare il progetto.
Fortunatamente avevamo convinto Lumacorno a non farci presentare tutte le pozioni create da noi, ma solo quattro, come per quelle che dovevamo ricreare.
Avevamo decisamente sottovalutato la difficoltà di quel lavoro.
Nelle ultime due settimane io e Malfoy ci eravamo trovati tutte le sere, prima degli allenamenti, eppure non ero per niente soddisfatta del nostro lavoro.
Sarà stata la pressione, i troppi impegni, il poco tempo rimasto, ma non avevamo dato il massimo.
"O forse sarà che eravate talmente freddi l'un l'altro, talmente in imbarazzo e alle volte talmente arrabbiati per via della situazione tra di voi.", disse Dolores.
Forse.
Arrivammo nell'aula di pozioni, che era affollatissima.
Lumacorno aveva chiesto a tutti professori di prestargli le ore.
Quel giorno ne avremmo avuto cinque ed erano presenti tutte le casate del sesto anno.
«Buongiorno, ragazzi! Non perdiamo tempo, ognuno ai propri posti.»
Facemmo come aveva detto, andando alla nostra postazione.
«Inizieremo dai Corvonero, poi i Grifondoro, i Serpeverde ed infine i Tassorosso.
Bene, iniziamo!».
***
Erano passate due ore e mezzo ore ed i Grifondoro avevano appena finito.
Inizialmente ero abbastanza ansiosa, ma quando iniziarono a presentare le pozioni creative mi tranquillizzai, perché in fondo era divertente.
Il professore, infatti, aveva deciso che delle pozioni "standard" di tanto in tanto ne avrebbe testate alcune, le migliori, mentre, ovviamente, quelle create da noi venivano provate tutte.
Quelle di Corvonero erano venute quasi tutte benissimo, Grifondoro invece un po' meno, alcuni avevano totalmente sbagliato, tanto che McLaggen, provando la sua stessa pozione, era diventato rosso come un peperone, gli era uscito fumo dalle orecchie ed aveva iniziato a tossire in modo compulsivo.
In teoria non avrei dovuto ridere, ma lo feci comunque, perché era così sicuro di sé che vederlo sbagliare era stata una goduria.
In un lampo anche metà Serpeverde finì, e toccò a me.
L'ansia ritornò.
Ci avvicinammo alla cattedra e Scorpius iniziò a parlare.
Le pozioni che tutti noi avremmo dovuto riprodurre erano il distillato di morte vivente e il suo antidoto, cioè la pozione occhiopallato, la pozione obliviosa e la pozione scacciabrufoli.
Quelle erano le più semplici, la mia paura erano le nostre pozioni.
E se avessi dato spettacolo come McLaggen?
«Signorina Wesley.», mi richiamò il professore.
«Si?», dissi spaesata.
«Il suo compagno ha appena finito di esporre due delle pozioni assegnate, tocca a lei.».
«Oh s-si, certo. Emh si, allora..», respirai profondamente ed iniziai ad esporre i passaggi del distillato di morte vivente e del suo antidoto.
Gli demmo le provette.
«Ovviamente le dovrò esaminare bene, ma già dall'aspetto sembrano ottime.», disse soddisfatto il professore, «Continuate.».
Era arrivato il momento di esporre le nostre creazioni.
Ci saremmo alternati.
Iniziai io
«Le pozioni che abbiamo scelto di presentare oggi sono: la pozione copiativa, la pozione cambiaspetto, la pozione memoria  ed infine la pozione meliusaudiendum.
La prima pozione fa sì che, chi la beve copi, in tutto e per tutto, la persona che gliel'ha somministrata. Ciò vale a dire che ogni singolo movimento sarà ripetuto, fino ad una distanza di duecento metri.».
«La pozione cambiaspetto, invece, permette di cambiare l'aspetto fisico a proprio piacimento, tuttavia l'effetto dura solo quindici minuti, stiamo lavorando per prolungarlo.», continuò Scorpius.
«La pozione memoria eidetica, invece, permette di ricordare qualsiasi particolare, quasi come se il cervello scattasse una fotografia e potesse riguardarla, avendo così un quadro della situazione limpido e chiaro.
Ovviamente non è solo memoria visiva, ma vale per tutto.».
Infine Scorpius spiegò l'ultima.
«La pozione meliusaudiendum, permette a chi la beve di sentire tutto fino ad un raggio di cinquecento metri.
Il fruscio delle piante, il sospiro di qualcuno.
Insomma, tutto amplificato.».
«Interessante! Proviamole.»
Prese una fiala della pozione copiativa e me la porse.
Subito iniziai a sentirmi strana, la testa più leggera.
Ad un certo punto il mio braccio scattò in aria, senza che io potessi fare niente.
Il professore iniziò a fare movimenti strani e a parlare, ed io ripetevo tutto, senza poter fare nulla per oppormi.
Dopodiché mi diede l'antidoto e passò alla pozione cambiaspetto.
La somministrò a Scorpius.
Lui prese un respiro profondo, chiuse gli occhi e due secondi dopo aveva i capelli neri ed era più basso di una quindicina di centimetri.
Il professore era euforico.
Gli disse di rimanere così fino alla fine dell'effetto, mentre a me somministrava la successiva.
«Bene, ora leggi la pagina di questo libro e recitamela a memoria.», disse, dandomi un manuale di storia della magia, vecchio e polveroso.
La lessi attentamente, come era mio solito fare, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno, considerata la pozione.
Restituii il libro al professore.
«La rivolta dei Goblin cominciò nel 1612, quasi all’improvviso. Convinti di non aver abbastanza territori per loro, dichiarano guerra al Ministero della Magia.
Quest'ultimo inizialmente non mosse un dito, convinto che fosse solo un fuoco di paglia.
Iniziarono così piccoli assalti a villaggi magici e ci fu un’occupazione ad Hogsmeade..», iniziai, raccontando tutta la rivolta dei goblin, parola per parola, ricordando ogni punto ed ogni virgola.
Infine, il professore provò la pozione meliusaudiendum.
Riuscì a sentire tutto quello che diceva la professoressa McGranitt nella sua classe.
«Bravissimi! Ben fatto, ragazzi.», ci premiò.
Andammo a posto ed ero molto più rilassata.
«Non è andata tanto male.», disse Scorpius.
«Già. Meglio di McLaggen sicuramente.».
Restammo in silenzio per il resto delle presentazioni.
A fine lezione, mentre andavamo via, venimmo chiamati da Lumacorno.
«Volevo congratularmi con voi per le pozioni. Devo ammettere che non sono molto creative, mi aspettavo di più, ma queste non sono male, anzi, ho in mente una mezza idea, un progetto, se così si può definire. Non vi anticipo nulla, sappiate solo che ve ne riparleró in seguito.».
«Va bene, professore.», lo ringraziammo.
«Vede, signorina Weasley? Avevo ragione, voi due siete un'accoppiata perfetta!», continuò poi, alludendo al giorno in cui avevo chiesto di cambiare compagno, dopo la nostra sconfitta a Quidditch e le parole che Scorpius mi aveva rivolto.
Io arrossii e Scorpius tossì.
«Comunque, lezione a parte, domani sera sto organizzando una piccola festicciola di Natale con tutti i membri del LumaClub per salutarci come si deve, prima delle vacanze.
Sarei felice se partecipaste.».
«Certo professore.», dissi io.
«Con piacere.», rispose Scorpius.
«Ovviamente potete portare un accompagnatore.», disse facendo un occhiolino.
Io arrossii di nuovo.
«Grazie dell'invito, professore. A domani.», risposi.
«A domani!», disse euforico.
Ci congedò e noi andammo via.

•||Dirty love.||•Where stories live. Discover now