Bohemian like you

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Jane tornò al suo appartamento stremata dal viaggio

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Jane tornò al suo appartamento stremata dal viaggio. I mici non erano stati collaborativi come all'andata e l'alzataccia per prendere l'aereo alle prime luci del mattino non aveva contribuito a rendere il tragitto migliore. Trovò tutto come aveva lasciato, liberati i gattini e sistemato il minimo indispensabile, si buttò sul letto a faccia in su e le braccia spalancate. Le troppe cose che avrebbe dovuto affrontare da lì a breve le fiaccavano il cervello. Le aspettava un lungo giro per lasciare nuovi curriculum, oltretutto doveva anche cercarsi una nuova casa perché 'il bassista del mistero' le aveva fatto disdire il suo contratto. Le venne da ridere: era un sacco che non lo chiamava così; ripensò a quando appena due mesi prima aveva fra le mani quel pezzo di carta con il suo numero e a tutte le menate che si era fatta sul suo conto, ma alla fine desiderava essere esattamente dove era arrivata. Voltò istintivamente la testa verso la libreria e incrociò lo sguardo di Mark, avrebbe dovuto fare i conti anche con lui prima o poi.

Il messaggio di Nef non tardò ad arrivare. 'Ciao monella, mi stai già aspettando nel letto?'

Una volta si sarebbe indispettita per un messaggio del genere, ma si limitò a lasciar scappare una risata arrendevole.

'Certo, ci sono anche i petali di rose.'

Lo sapeva, era una risposta stupida, ma non le importava, voleva godersi la scemenza di quella parentesi di vita invece di preoccuparsi di quando tutto sarebbe inesorabilmente finito.

'Dovrai aspettare domani. Ho modo di liberarmi nel pomeriggio.'

La ragazza sentì sciogliersi un nodo: la pausa che li aveva separati non aveva segnato la fine di... qualunque cosa fosse nata fra loro. Non voleva smettere di pensare che fosse solo una storiella passeggera. Tanto valeva passare il resto della giornata a sognare come si sarebbe svolto il giorno seguente.

Frattanto che Nef guidava verso casa della rossa, ripassava tutti gli avvenimenti accaduti nei giorni che li avevano separati. Paradossalmente, la consapevolezza che Lewie sapesse delle sue scappate lo spingeva a perseverare, quasi la trovasse un motivo di giustificazione. Arrovellandosi sui suoi pensieri giunse alla convinzione che stesse davvero tornando quello di un tempo, o solo che è impossibile scappare da quello che si è veramente. In realtà trovava quasi ingiusto dover cambiare, anche se per diventare qualcuno di migliore. Gli ritornò subito in mente come avevano trasformato la Fade che conosceva in una persona del tutto diversa, una persona che lo attraeva, ma pur sempre qualcuno che non era più colei con cui aveva mischiato un po' di vita insieme.

Parcheggiata come al solito la macchina qualche isolato più distante, si alzò il bavero del giaccone e calzò la visiera del cappello per avviarsi a passo svelto verso il portone, che la ragazza aveva nel frattempo aperto col citofono per agevolarlo.

Con l'avvicinarsi dei passi sulle scale, la ragazza sentì riaffiorare il batticuore. Pensava fosse una sensazione che si era lasciata alle spalle, invece era tornata incontrollabile, sfociando al culmine quando vide la figura di lui apparire da dietro l'ultima rampa: che se ne voglia dire, la materializzazione in realtà del proprio idolo fa sempre il suo effetto.

Le Ceneri della Fenice 2 - Living Hell - CompletoWhere stories live. Discover now