Light Blue Line

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Il lunedì successivo segnava l'inizio di una settimana pesante sia per Jane che per Nef

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Il lunedì successivo segnava l'inizio di una settimana pesante sia per Jane che per Nef. La prima si preparava per arrivare in perfetto orario al suo colloquio di lavoro, il secondo era già in piedi da un paio d'ore in viaggio con tutta la band verso il set fotografico che doveva promozionare la loro immagine e quella del brand di vestiti.

Erano in leggero ritardo a causa del mancato appello di Jag alla partenza. Rebecca si era subito attivata tempestandolo di chiamate per sapere dove fosse, ma il suo cellulare era spento. Partirono, quindi, senza il moccioso, cosa che a Nef non poteva far altro che piacere, mentre Rebecca era estremamente irritata, vuoi perché non era stata avvisata in tempo, ma soprattutto perché il sorriso di soddisfazione del bassista, in quei casi, la mandava in bestia. Sapeva che c'era sotto qualcosa fra lui e il ragazzino, ma non capiva cosa. Li aveva visti confabulare parecchie volte e anche gli altri del gruppo le avevano confermato che la prima volta che era apparso nella loro vita portandosi appresso Fade, c'era stato un attimo in cui i due si erano allontanati per discutere di qualcosa.

L'ultima volta che Nef era 'sparito' dando una giustificazione vaga, in lei era nato il tarlo che ci fosse qualcosa che non andasse.

La giornata procedette per loro fra sala trucco, stage e le prese per il culo che i quattro componenti si scambiavano a vicenda ogni volta che si presentavano con un nuovo capo di vestiario 'alla moda', che per la maggior parte dei casi significava 'dagli accostamenti improbabili'. Rebecca si metteva spesso una mano sulla faccia sperando che la griffe non si offendesse per quel comportamento, ma in fin dei conti era divertente constatare che, quando sei famoso, puoi permetterti dei lussi non concessi ad altri.

Nello stesso momento, Jane si trovava nell'anticamera dell'agenzia in cui doveva fare il colloquio. Si era vestita con i suoi abiti migliori e perfino truccata per fare bella figura, ma era timorosa di fallire. L'ambiente sembrava davvero di alto livello, con parquet marrone chiaro che si disperdeva in un lungo corridoio e arredamento di acciaio satinato e vetro.

Venne convocata dopo quindici minuti e invitata a entrare in una stanza da un ragazzo più grande di lei. "Benvenuta alla Light Blue Line, io sono Ed, il product manager. Mi hanno parlato molto bene di te, Jane" disse cordialmente, stringendole la mano.

Parlato bene di lei? Possibile che Nef si fosse esposto così tanto? Divagò un attimo per poi riconcentrarsi sul ragazzo che gesticolava di fronte a lei, spiegando gli obiettivi dell'azienda, cosa che si era già premunita di studiare attraverso il web.

Dopo una breve intervista, in cui lei mentì sulla maggior parte delle cose che era 'esperta' a fare, si fece scortare in un tour negli uffici per capire meglio come fossero strutturati. Non le importava di aver spudoratamente dissimulato, avrebbe imparato sul campo il lavoro: rispondere al telefono e prendere appunti lo sapeva fare, il caffè le veniva bene e per quanto poteva, si comportava amabilmente con tutte le persone che le venivano presentate, mentre cercava di memorizzare i loro volti e nomi. Quel lavoro doveva essere suo, si ripeteva concentrata come un guerriero in battaglia, equipaggiato solo di un coltellino.

Le Ceneri della Fenice 2 - Living Hell - CompletoWhere stories live. Discover now