Capitolo 4

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Un mese dopo

Un giorno come tutti gli altri.
Tutto uguale a sempre.
Non cambia mai niente nella mia vita, è sempre tutto così monotono e noioso.

Non capita mai qualcosa di divertente o comunque di diverso.
Succedono sempre le stesse cose.
È un noioso e monotono susseguirsi di eventi.

Sono giù di morale oggi.
Fuori ci sono brutte nuvole grigiastre che mi mettono tristezza.

Come ogni lunedì mi alzo dal letto più assonnata del solito, mi preparo, prendo una barretta ai cereali e la metto dentro lo zaino, tanto non la mangerò, come ogni mattina del resto.

Sempre tutto uguale.

Esco di casa e lentamente mi dirigo con le cuffiette nelle orecchie verso la scuola.

Incontro i miei amici, parliamo e dopo pochi minuti ognuno si dirige verso la propria classe.

Sto morendo dal freddo, l'inverno sta arrivando.

Come ogni lunedì il professore di scienze entra in classe e inizia a parlare, e come ogni lunedì mattina io ho troppo sonno per stare attenta.

Interroga qualcuno, spiega il nuovo capitolo e poi annuncia un nuovo progetto di scienze.

Io e la Marina ci scambiamo uno sguardo interrogativo.

Da quanto ho capito dovremmo costruire un circuito elettrico.
Comprendente interruttore, utilizzatore, filo conduttore e un generatore di energia.

Niente di così complicato.

Il professore sta estraendo i primi nomi e spero di vivamente di capitare con una femmina.

-Marco Castello con..-
-Giada Moscettoni-

-Luigi Calagna con...-
-Sofia Scalia-

-Marina Banfi con...-
-Giorgia Mattinia-

-Ginevra Bianchi con..-
-Lorenzo Ostuni-

Ovviamente.

Sento Lorenzo ridacchiare dall'altra parte dell'aula.

La mia monotona vita comprende anche un'altra fattore che non avevo ancora elencato: la sfiga.

Sia chiaro non ho intenzione di fare tutto il lavoro anche per lui. Non perché io voglia passare del tempo insieme a Lorenzo, ma perché non mi sembra giusto fare io il doppio del lavoro.

Il destino mi odia.

Sto tutta la giornata a pensare a quanto io sia sfigata e a quanto la mia vita faccia schifo.

Finalmente suona la campana dell'ultima ora. LIBERTÁ.

Recupero le mie cose e le infilo dentro lo zaino.

-Lorenzo- lo chiamo poco prima che esca dalla classe. Lui si gira e mi fissa, gli faccio cenno di avvicinarsi.

-Che vuoi- dice camminando verso di me

-Quando sei libero?- chiedo fredda

-Sarebbe un'appuntamento?- mi chiede credendosi molto spiritoso

-Ti piacerebbe- rispondo

-Intendevo per il progetto- continuo

-Il 31 Febbraio a casa mia-

-Ok- rispondo

Lui si gira e se ne va, senza manco salutarmi.

Prendo lo zaino e piano piano esco dalla classe.

Fuori dalla scuola mi avvicino a Sara e Marina che stanno parlando vicino al cancello

-Hei- dico

-Ciao- rispondono

-I ragazzi dove sono- chiedo

Stefano, Salvatore e Sascha frequentano l'ultimo anno.

-Non sono ancora usciti- risponde Marina

-Mari mi passi gli appunti di Francese su whatsapp?- chiede Sara

-Quando arrivo a casa- risponde lei

-Gine hai un'idea per il progetto di scienze?- mi chiede la Marina

-Avevo pensato a una pista per gli aerei, poi non so..-

-Sei felice del tuo compagno?- ridacchia ironica Sara

-Si guarda, faccio i salti di gioia- dico sbuffando

Loro ridono a crepapelle.

-Quando vi vedrete?- continua Sara

-Penso che ci vedremo il 31 Febbra..- solo ora mi sono accorta della stupidaggine che mi ha detto.

Lo ammazzo.

Mi giro e cerco con lo sguardo Ostuni che sta parlando con una ragazza molto più piccola di lui e molto poco vestita.
Ma non ha freddo?

Corro verso di lui.

-Ti piace proprio prendermi in giro- dico arrabbiata

Lui ride.

-Sei proprio stupida- dice continuando a ridere come un pazzo

-Lorenzo non ho voglia di scherzare, se vuoi puoi passare da me domani e..- mi interrompe

-Domani non posso, ma scusa perché devo esserci anche io, tanto sappiamo entrambi che farai tutto il lavoro tu, la mia presenza è inutile-

-Se svolgerò tutto il lavoro io firmerò il compito solo io, facile.-

Non mi risponde.
-Sei libero dopodomani?- continuo
Ci pensa qualche secondo
-Si- risponde -però facciamo a casa mia- continua lui
-Va bene- rispondo

Si gira e se ne va. A questo ragazzo non piace proprio salutare

Ciaooooo
Scusate per il capito lo so che è corto giuro che con il prossimo mi faccio perdonare.
Volevo comunque sapere se la storia vi sta interessando, siamo solo all'inizio ancora non avete visto praticamente niente..
Vi chiedo per piacere di lasciare un commento e farmi sapere cosa cambiereste della storia, se vi piace o non vi piace. Lasciate una stellina e al prossimo capitolo

~Ginevra

Resta||Lorenzo OstuniWhere stories live. Discover now