Capitolo 27

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È sabato finalmente.
I miei amici mi stanno praticamente costringendo ad andare a una stupida festa.

Vogliono che io mi distragga.
Questa settimana è stata pesante, ho pensato tanto, e il mio passato è tornato a torturarmi.

Ho avuto e ho tutt'ora un senso vuoto devastante. Il buio si è di nuovo impossessato dei miei sogni e della mia felicità.

Sta sera non so cosa mettere, mio fratello non dorme a casa, fa un 'pigiama party' con i suoi amici del liceo. Anche se lui continua a dire che non è un pigiama party sono sicura che staranno in pigiama si confesseranno segreti e si scambieranno figurine.

Mia mamma in questo periodo esce spesso. Sono felice che si sia fatta delle nuove amiche con cui uscire.

Opto per una gonna nera che arriva alle ginocchia e una maglietta bianca in pizzo. Indosso delle scarpe nere con un minimo di tacco e mi trucco.
Finito di prepararmi mi guardo allo specchio.

Oggi sono più accettabile del solito.
Però i miei grandi occhi verdi non esprimono affatto felicità.

-BLUP- mi arriva un messaggio di Sascha che mi chiede gentilmente di scendere.

Prendo la borsa e scendo.

Appena salgo in macchina Sascha mi fissa. Non dice nulla. Mi fissa e basta.

-Ciao anche a te- lo saluto

-Sei splendida- mi dice con gli occhi a cuoricino

Arrossisco violentemente e borbotto un flebile grazie.

Lorenzo non mi ha mai fatto un complimento. A parte dirmi che ho un bel culo.

Passiamo a prendere tutti gli altri e ci dirigiamo alla festa. Odio quando siamo in macchina tutti assieme, si sta strettissimi e poi c'è un casino bestiale.

Siamo arrivanti davanti il luogo della festa. È una casa davvero grande, la musica è fortissima.

Scendiamo dalla macchina e non appena mi volto verso l'entrata delle casa vedo Lorenzo (che ancora non mi ha restituito gli appunti) che mi fissa, si è accorto che mi sono accorta che mi sta fissando ma continua a farlo senza problemi.

Qualche secondo dopo la ragazza accanto a lui grida -Ei Loryyyy! Ma mi stai ascoltando?!- è Quella creatina di Giulia.

Lui si gira verso di lei e sbuffa.

Nel frattempo sento due braccia stringermi da dietro: Sascha mi sta abbracciando, mi volto e ricambio l'abbraccio.

Lorenzo mi sta fissando di nuovo.

-Vogliamo entrare o dobbiamo stare qua fuori ancora per molto- dice ironica la Marina

Io e Sascha ci stacchiamo e seguiamo gli altri all'interno della casa.

❤️

Appena entrati come sempre c'è un odore di fumo insopportabile e la musica così alta che non riesco a sentire manco i miei pensieri, tossisco un paio di volte e seguo i miei amici verso il tavolo degli alcolici.

Voglio tornare a casa, stare in pigiama sul letto a guardare tutte le stagioni di una serie tv.

Salvatore mi porge un bicchiere con all'interno una sostanza rossa.

-Cosa è?- chiedo a Salvatore urlando a causa della musica troppo alta

urla qualcosa a sua volta che io non riesco a comprendere, per poi allontanarsi verso la gente che sta ballando.

Guardo il mio bicchiere indecisa se berlo oppure no.
Non reggo affatto l'alcol, ma questa settimana (come tutto il resto della mia vita) è stata pesante.

Voglio solo dimenticare per qualche ora.

Avvicino il bicchiere alla bocca e bevo il suo contenuto tutto d'un fiato.

Mi brucia la gola, ma è una sensazione piacevole.

Mi giro per cercare i miei amici, ma sono spariti, c'è solo Roberta che però è impegnata a fare altre cose schifose con un ragazzo del quinto anno.

Mi siedo su uno dei sgabelli vicino al banco delle bibite.

Non ho assolutamente voglia di cercare i miei amici oppure di mettermi a ballare. Voglio solo tornare a casa. Odio questo tipo di feste.
Ma non so come fare.

Prendo il mio telefono e apro instangram, vorrei mettere le cuffiette, ma con la musica così alta non sentirei nulla.

Scrollo la home di instangram annoiata e ogni tanto alzo lo sguardo per vedere se c'è una qualcuno che conosco.

-BUAAAA- grida qualcuno alle mie spalle facendomi saltare in aria.

Caccio d'istinto un urlo girandomi di scatto e vedo Simone che ride come un pazzo..

Simone era un mio compagno di classe solo che al terzo anno è stato bocciato.

-SIMONEE!! UN INFARTO!- grido con ancora il cuore che batte a mille.

Lui continua a ridere e poi inizio a ridere pure io.

-Cosa ci fai qua tutta sola?- mi chiede

-I miei amici mi hanno scaricata qua e sono spariti- dico sbuffando per la trecentesima volta questa sera.

-Oh cucciola..- dice Simone e io gli sorrido imbarazzata

-Di cane si intende- continua lui scoppiando a ridere.

-Cagna ci chiami tu madre!- dico ridendo anche io

-Posso offrirti qualche cosa- dice continuando a ridere

-Si dai- dico io

Simone si avvicina al bancone e dice qual cosa al barista che gli prepara due bicchieri con una sostanza azzurra.

Simone li afferra e torna verso di me porgendomene uno.

Non mi curo manco di chiedergli cosa sia che lo bevo tutto d'un fiato.

Inizio a perdere il conto, ne ho bevuti 8 o 4?
Il fatto che io non riesca a ricordare mi fa ridere tantissimo.
Rido
rido
Rido

SALVEEEEEEEEE

AAAAlloraaaaaa scusate l'assenza solo che è iniziata la scuola (du palle) e ho meno tempo e voglia di scrivere i capitoli. Grazie sempre per le così tante visualizzazioni

Lasciate una stellina se ne avete voglia e commentate il capitoloo

Ci vediamo presto promesso.

~Ginevra

Resta||Lorenzo OstuniWhere stories live. Discover now