Capitolo 5

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Due giorni dopo.
GINEVRAAA- sento gridare mia mamma e mi sveglio di soprassalto

Ma che ore sono?

Mi stropiccio lentamente gli occhi e sbadiglio.

Mia madre sta continuando a gridare e io non riesco ancora a connettere il cervello.

Quando sono completamente lucida prendo il telefono per controllare l'orario

Le •7:42•
Coooosa?!

Sono in mega ritardo per la scuola.

-GINEVRAAAAA- grida mia madre di nuovo

-ARRIVO- le urlo in risposta

Mi alzo velocemente e ho un forte giramento di testa che però passa velocemente.

Vado in bagno, mi lavo velocemente la faccia e le ascelle, mi vesto con un jeans a vita alta e una felpa blu della Vans, mi metto un po' di fondotinta, un filo di eyeliner e in fine il mascara, pettino i miei lunghi capelli e decido di lasciarli sciolti.

Che ore sono?
•7:56•

Ho fatto più in fretta possibile.
Prendo lo zaino e corro al piano di sotto, saluto frettolosamente mia mamma. E corro verso la scuola. Per fortuna non è tanto lontana, camminando ci metto circa 10 minuti, di corsa molto meno tempo.

Eccomi finalmente qua. Che ore sono?

•8:05•

Non entro a seconda ora per 5 minuti di ritardo.

Vado verso la mia classe. Busso, ed entro.

I miei grandi occhi verdi incontrano gli occhi color ghiaccio della professoressa più odiosa di tutta la scuola, per non dire di tutto il mondo.

-Scusi il ritardo professoressa- dico davanti alla porta

-sono le 8:06 Bianchi, mi dispiace ma deve aspettare fuori fino alla seconda ora- dice categorica.

Ma va sparati.

Esco dalla classe e chiudo la porta.

Odio la Palmeri.

Mi siedo a terra e poggio la schiena contro il muro, metto le mie cuffiette e faccio partire la mia playlist.

Almeno mi sto risparmiando una noiosissima lezione inutile di diritto.

La musica continua a scorrere nelle cuffiette e io sono troppo concentrata ad ascoltarla.

Io ascolto la musica perché pensare uccide più del fumo.

Dopo circa 15 minuti la porta della classe si apre e Ostuni esce dall'aula.

Mi dice qualcosa ma non lo sento, quindi mi tolgo le cuffiette

-Cosa hai detto?- chiedo

Sbuffa sonoramente - Ho detto che abito in via Monteverdi n 7-

Oddio vero, oggi devo andare a fare il circuito elettrico da Ostuni.

-e a che ora devo venire?- continuo io
-quando ti pare- dice, e procede lungo il corridoio.
-Dove vai?- gli chiedo
-al cesso- mi risponde

Sempre con i suoi modi gentili.

Rimetto le cuffiette e mi immergo di nuovo nella mia musica

Resta||Lorenzo OstuniWhere stories live. Discover now